L'Inafferrabile Sé

Post N° 145

Due sono i modi di percezione dei fatti.
Uno è il modo fisico oggettivo
l'altro è il modo ideale
ed entrambi vivono separati
da barriere di incomunicabilità totali.
La maggior parte dei conflitti tra opinioni
oggi avviene tra questi due mondi.
Il romanticismo ideologico prevede
giudicare formalmente seguendo
etiche pertinenti al tessuto sociale
nel quale il giudicante sia inserito,
e nel nostro mondo è quello cristiano socialista
mentre il giudizio pratico non tiene conto affatto
della moralità scritta ma agisce partendo
dall'interesse per l'oggettiva sensazione
dei fatti patiti ed osservati nel proprio esperire.

I due mondi risulteranno sempre conflittuali
prorpio perchè gli interessi non possono collimare
in un giudizio realmente oggettivo
mancante di soggettività coerente nel  tempo
percettivo.

Non puoi conoscere un problema prima che esso
sia sulla tua pelle vissuto e questo mi fa preferire
di non tenere piu di tanto conto delle ideologie.
L'approccio ideologico è perdente e crea altre ingiustizie
proprio perchè pretende eliminare ogni problema
delegandone la risoluzione alle verbali considerazioni
pur giuste e corrette nella forma etica ma
che non hanno riferimento con la realtà.

Potremmo disquisire filosoficamente
sul giusto ma se quel concetto contrasterà
con i fatti percepiti sulla propria pelle
allora quel concetto di giusto è sterile e
non serve ad altro che ha creare divisioni tra
chi  spacci virtù  solo perchè del problema
non ne ha mai patito la realtà.

Il mondo è concreto e reale
le ideologie sono il paravento
di una strada percorsa
dai cinismi di chi nel mondo non vive.

Diceva il Manzoni
" -prima di essere padre avevo mille maniere
di pensare al giusto modo di esserlo,
ossia avevo tante teorie sulla
corretta forma educativa e nessun figlio,
poi nel tempo ho avuto invero tanti figli
e nessuna teoria sul modo di educarli
giacchè la realtà le aveva spazzate via tutte ".

Post N° 146

L'interesse per il frammento
diviene l'incoscienza del globale
e la qualità dell'essere abita sempre
nell'olistico e mai nel particolare.
E dà quasi fastidio notare
quanta disumanità si noti negli esseri
umani sempre manipolati dagli istinti primari agganciati alla separazione dal tutto che li contiene comunque e
che sono in realtà la prova della loro
incontrovertibile resa all'egoismo  che li ottunde nello smarrirne la vastità .
Se questo è l'uomo , ebbene si rinneghino tutte le teorie
che vorrebbero elevarlo ai ranghi superiori
e lo si ammetta immediatamente
la razza umana è la malattia del pianeta.
Non siamo esseri superiori 
e ci difendiamo da questa amara realtà
usando la menzogna della logica concettuosa.
Occuparsi del particolare di turno
magari cercando di migliorarlo
non puo affatto migliorare la totalità del se
in quanto essere completo.
L'osservazione totale non puo passare dal particolare
non puoi essere bravo a nord e pessimo a sud
mediocre ad est e sublime a ovest
è nella completezza omnidirezionale
che troverai il bene del tuo percorso di virtù.

Post N° 147

Premiare l'egoismo e la ricerca del proprio tornaconto
non fa bene allo spirito del mondo , e da un anima collettiva
corrotta dalle separazioni individual egotiche
nasce solo miseria e conflitti eterni.
Si cominci a rinnegare nel piccolo noi stessi
questa miserabile tendenza ; nessuno potrà modificarne
le energie partendo dalle teorie sociali
ma sarà dalla presa di coscienza individuale
vissuta come colpa e disgusto del falso se, che
forse un uomo nuovo potrà germogliare
dal depurato spirito del mondo.
Così come deve essere avvenuto quando
la prima scimmia risvegliata iniziò a provare
orrore per il suo esserlo influenzando
tutte le altre, una semplice lampadina
accesa nel buio dell'egoismo forse
potrà influenzare tutte le altre a
contaminare il buio con la luce di un
altra evoluzione questa volta spirituale.

Post N° 148

Ad un certo punto qualcosa si rompe
nell'equilibrio dell'organismo e si smarrisce
la salute.Essa non è condizione da raggiungere
anzi essendo naturalmente
imposta da ciò che non fai contro essa,
se la perdi è perchè qualcosa hai fatto di sbagliato.
Ma sembrerebbe che preferiamo ricorrere ai medicinali
piuttosto che modificare i nostri abitudinari
regimi di vita.E' molto piu forte l'abitudine del consueto
piuttosto che la novità della malattia.E alla fine avviene
che diventiamo schiavi della abitudine delle cure
e l'inflazione chimica nel nostro organismo crea altre malattie
e altre dissonanze nell'equilibrio del nostro corpo.
In questo processo si inserisce l'industria e la scienza
che lavora con caparbietà la sua lotta contro
le conseguenze delle malattie indotte dai farmaci.
Un processo inarrestabile e corrotto da un vizio
comportamentale che alla fine destabilizza pesantemente
anche l'equilibrio psichico e da lì agli psicofarmaci
e alla mille evasioni di un mondo basato sulla cura
dei dolori il passo è solo conseguenziale.
Tutto è collegato su questa terra
e come un corpo unitario i guasti di uno
sono i peccati dei tutti.Ecco perchè dovremo considerare
individualmente la nostra salute e il nostro equilibrio
psicofisico, l'infezione singola diviene sicuramente
un infezione globale, e la cura di un solo singolo attraverso
la cessazione del peccato potrebbe influenzare la cura
della malattia del mondo intero. E allora forza ognuno
per se rendiamoci equilibrati cessando lo squilibrio
che identificheremo nei nostri errori e da lì chissà
piano piano influenzeremo la cura del mondo intero.

Post N° 149

L'anima gemella è la parte inespressa
dell'essere globale  che viene sottratta
alla fruizione della nostra consapevolezza
nel momento che si forma  l'io a creare
l'immagine del "noi"  usando il pensiero
e le sue verbali identificazioni con una
identità illusoria costituita di parole e concetti
che per forza è frammentaria e divisa
dalla consapevolezza della realtà dell'essere.

Se sei totale ogni donna è gemella
se sei completo qualsiasi schermo è unito a te
e rappresenta sempre la tua totalità.
Siamo come delle macchine fotografiche
con l'obiettivo mezzo chiuso.
Il mondo è visto  a metà.
Questo crea insufficenza e dolore
ecco che sogniamo la parte mancante
e la chiamiamo gemella sperando di trovare
una macchina fotografica che sia priva proprio
della parte mancante a noi ,di modo che le due
immagini possano combaciare perfettamente,
ora se potessimo capire il meccanismo che crea
il nostro essere orbi, forse potremo capire come
riconquistare la totalità  del vedere e l'anima gemella
non sarebbe piu un problema vero.
Cosa succede quando percepiamo ?
Non collochiamo il percepito dentro ad una scatola
preconfezionata dalle memorie del nostro esperire?
Non sottoponiamo al giudizio del noi ogni percepito ?
Se vedo un albero , subito qualcosa mi dice che quello è
un albero, se non sapessi dargli un nome e non potessi
avere un immagine di esso, che  cosa vedrei ?
Nulla diventerei io stesso l'albero !
Allora ogni percezione è mediata dalla ragione
ma cosa è la ragione e come si forma ?
Fin da piccoli ci insegnano a chiamare le cose
per nome e a dirci a cosa servono.
Ebbene la descrizione rende le cose incomplete
poichè usando la mente che è prodotta dal passato ormai
acquisito alle memorie ce le presenta 
sempre un passo dietro al presente.
Ci sono due percezioni che avvengono
contemporaneamente se ad esempio batto le mani
prima c'è la reale percezione fisica del rumore e del movimento
ma subito dopo , arriva la descrizione del fenomeno.
Quella descrizione è figlia del tempo e del passato
e affrontando il reale con l'immagine ecco crearsi
la realtà astratta ossia descritta,
quella descrizione è la separazione dalla realtà.
Ecco che la realtà demandata alla descrizione
perde la realtà stessa, e la mancanza di realtà
è in pratica la nostra cecità .
Così in amore se incontro una femmina o un uomo
debbo descriverne sempre il percepirli
e se li descrivo non posso incontrarli realmente
questo processo non puo mai dare  modo di incontro
perche io stesso mi separo dall'oggetto percepito.
E la continua delusione mi porta a chiedermi se mai
incontrerò quell'essere che possa sanare questa
incompletezza.Non è possibile finchè continueremo
a funzionare come siamo abituati a fare.
Cosa facciamo di solito per tutto il tempo ,
pesiamo no ? Pensiamo continuamente
lo si osservi.Di fatto siamo sempre a ruminare
concetti idee e tramite loro si forma il concetto del noi.Io sono
sono cosa ? un immagine ?
e come si può immaginare la realtà ?
è un assurdo non vi pare ?
se immagino, cosa è la realtà ?
Allora la felicità non esiste perche non c'è colui che
dovrebbe essere felice, non essendoci,
nessuno la troverà mai.E allora diciamo che la felicità
è sempre presente ma noi con il nostro pensarci su
la allontaniamo fino alla fine dei nostri giorni.
Perchè il pensiero non è agganciato al reale
Il pensiero è un filtro che media i fatti
rendendoli non fatti e l'insoddisfazione nasce
dal non poter incontrare ciò che darebbe sazietà al
nostro agire.Mille immagini sono uguali a una ,
ecco perchè i ricchi non sono felici,
è il percepente che difetta non la quantità delle immagini
catturate percepite.Puo capitare durante l'assenza
di ogni desiderio o tensione che l'inconoscibile
entri in te senza parole e senza immagini
e lì potrai trovare l'anteprima di cosa significhi
percepire senza creare immagini.
Smetti di inseguire la felicità e forse nel silenzio degli
scopi essa troverà te.
Come la brezza d'estate se vuoi che ti raggiunga
tu limitati solo a tenere la finestra aperta
prima o poi essa potrà raggiungerti e sorprenderti.

Post N° 150

Un cuore che pompa sangue solo su metà del suo
vivere, è incompleto e proietta ciò di cui
si priva sull'idealità di un percorso immaginario.
L'amore parziale non esiste.
Si ama con tutto il cuore oppure
ci si potrà solo illudere che un giorno
avverrà quell'incontro che potrà redimerne
la divisione.La mente ha costretto il cuore
alla sua incompletezza e in cambio
ci paga con l'illusione di un incontro
domani ,in un tempo impossibile.

Post N° 151

La mente si ciba di illusioni
causa la necessità intrinseca di dare corpo
alle descrizioni di cui si nutre.
Possibile che Cappuccetto Rosso
non si fosse davvero accorta
che il lupo e non sua nonna
indossava quella vestaglia così
mansueta e confortevole nella sua dolcezza ?
Possibile che nonostante i messaggi ripetuti
della sua "non mente" essa rimane totalmente
priva delle percezioni piu sane del suo osservare?
Che peli lunghi che hai
che mani grandi che hai
che bocca grande che hai oh nonnina...
eppure , la sua mente , ahimè mentiva
e non sempre ci sono cacciatori benevoli
e protettivi che possano venire a salvarci.

Post N° 152

Ebbene , non si sa cosa sia ma c'è dentro ogni uomo
una parte importante di Dio.Permettere che
questa energia possa esprimersi prevede che si lavori
su di se onde fornirgli quel corpo vibrante
che per assonanza e struttura ne fornisca le armoniche
costituzionali della materia non assemblata
per scopi dozzinali.Rinunciare al peccato non tramite il suo
rifiuto morale ma attraverso la sua visione immediata,
rende il corpo attinente a quella musica divina.
Il corpo è un mezzo attravverso il quale le energie pure del
divino riescono, trovando le sequenze giuste, ad incarnarsi.
Arrivare ad essere strumenti di quelle energie superiori
renderà lieto il vivere e dei dolori dei mille percorsi
non resterà davvero nulla piu.
Un salto nella consapevolezza divina  chiarirà i motivi
le cause e i percorsi.Da allora la luce e non le tenebre
accompagneranno il nostro cammino.
Il piacere ed il dolore viaggiano sullo stesso binario
non puoi avere l'uno senza l'altro.
E alla fine l'abbruttimento fisico conseguenza
di questa tenaglia mortale creando disgraziati
percorsi sarà purificata solo dalla morte personale.
E l'inferno  davvero sarà l'unico mezzo che potrà risanarci.
Ma perchè non cercare altri percorsi ?
Perchè il dolore quando esiste la strada della gioia ?
Il cambiamento arriverà senza l'uso della volontà
tuttavia bisognerà lavorare per rendersi puri e forti.
Non c'è altro da fare.Come ci si può rendere puri se viviamo
nella impurità ? Se noti che sei impuro quella consapevolezza
troverà la strada per risanarsi.
Nessuna tecnica nessuna legge nessuna teoria lo farà per te.
Tu sei maestro di te stesso.Nessun altro può darti
ciò che non vuoi se non impari a volerlo col cuore.

Post N° 153

"La notte ha mille occhi

il giorno solo uno,

eppure la luce del mondo luminoso muore

col sole che muore. La mente ha mille occhi,

e il cuore solo uno,

eppure la luce di un'intera vita muore,

quando l'amore è finito."

Francis Bourdillon,

Popolo

Una storiella Sufi narra a proposito di un pastore
avido gretto e cattivo che per risparmiare i soldi
della costruzione di un recinto veramente
necessario, dato che le pecore di notte fuggivano e non tornavano piu
decise di spaventarle per ridurle all'obbedienza 
ammonendole della possibilità dell'incontro con un lupo cattivo
che abitava dietro la collina,e che le avrebbe divorate
se si fossero azzardate a varcarne i confini.
Promise loro  che se gli restavano accanto  non dovevano temere
alcunchè poichè sarebbero state protette per tutta la vita .
Alcune si convinsero  e smisero di superare la collina
ma altre continuarono a scappare
incuranti o non convinte dei messaggi ricevuti ;
ed  allora il pastore cattivo ordì uno stratagemma,
travestendosi da lupo sbranava
le piu coraggiose mostrandone i resti come   monito alle altre.
Così facendo riuscì a impedirne le fughe convincendole
sull'incontravertibilità  dei suoi moniti ,
mentre naturalmente, le povere pecore continuarono
ad essere squartate e vendute al mercato del paese.

 

Post N° 155

Quando il cervello si rende conto che  entropicamente vive di immagini
preconfezionate e indotte dalla sua disattenzione alla realtà,
ossia che l'idea imposta  crea l'importanza dei fatti,
senza peraltro che i fatti stessi ne abbiano alcuna,
ecco che subentra qualcosa nella consapevolezza del se stessi
che davvero fà male e rende attoniti
e assolutamente
alieni dai percorsi abituali.Tutto perde importanza,
nulla ha piu senso  e resta una strana sensazione
di inutilità in fondo al cuore che si puo assopire
solo annullando completamente "quel vecchio se stessi "
dai suoi percorsi abituali.
Improvvisamente ci si accorge che ci si comporta
come un cane che si autolancia il bastoncino di legno
per credere che sia importante andare a riprenderselo
per poi rilanciarselo e così  via per tutta la
vita stimando che quell'atto onanista sia sacro e piacevole..E' un gioco stupido e rendersene conto
è assolutamente deprimente.Da quel vuoto
improvvisamente ecco la domanda :
ma in pratica chi è che se ne stà rendendo conto ?
Cosa è quell'entità che ha visto e realizzato la
totale inconsapevolezza del proprio vivere ?
Non è l'io con i suoi contenuti empirici o etici o educativi,
non è il domani con i suoi falsi dei e nemmeno lo ieri con
le sue obsolete moralità , no è qualcosa d'altro.
Qualcosa o qualcuno vede se stesso e prova senza parole
un grande disagio .Falsità e menzogne , assurde pretese e
bieche finalità smascherate finalmente ,arrivano a
sviluppare quella coscienza.
Ma di quale coscienza si tratta ?
E' qualcosa che è sempre stata là presente  in noi fin da piccoli,
qualcosa che il mondo ha cercato di
distruggere da sempre,
un bagliore  mai domo che come luce personale
sempre in fondo ad un sè naturale
faceva capolino dentro il noi stessi.
La chiesa le consuetudini i genitori gli educatori in genere
la scuola la politica hanno creato la frammentazione dell'anima che incompleta vive nel dolore della privazione e che si cura con il piacere indotto dall'orrendo e bieco consumismo  che conduce
alla ottusità del cuore e dello spirito e tutto ciò
ha concorso ad uccidere e ad impedire
l'armonico  tragitto verso la propria libertà individuale.

Trasformando la naturale tendenza del conoscere,
partendo dallo sconosciuto,ecco che invece si è preteso
infilare un conosciuto assiomatico e perciò privo di vita,
in una testa nata senza pregiudizi ma pronta allo stupore del conoscere,
rivelando tramite l'esperienza personale le corrette sequenze del vivere.
E allora si comincia a capire che
quel qualcosa o qualcuno che sente disagio
è un entità incorrotta  che  per troppo tempo è vissuta
assopita all'ombra di un suo negato fiorire.
La divinità personale negataci per sostituirla con quella dogmatica
scolpita nella pietra , ci ha reso ottusi stupidi e incapaci
di gioire di questa opportunità all'eterno che
fin dalla nascita ci era stata concessa.

I tiranni esistono e non sono quelli che siamo
abituati a considerare come  tali.
Il vero tiranno non si lascia svelare e anzi si traveste
da benefattore , ed è formato dalla coscienza imposta dalle regole
di un potere malvagio che pretende soggiogare lo spirito umano
per poterlo sfruttare a vantaggio
della sua  intrinseca malvagia natura .
Ma si può arrivare a smascherare questo gioco non appena
si riesca a trovare il coraggio di mettere tutto in discussione
usando il dubbio come apriscatole della sola verità possibile:
il potere corrompe e rende avidi e cattivi,
è tutto scritto chiaramente dentro noi ,ognuno può
vederlo se ne avrà la forza ed il coraggio ,
e da quel momento, la mente ormai svuotata del suo contenuto
attraverso questa presa di coscienza individuale,
come una folgorazione sulla via personale
vedrà  i fatti per come si presentano
e non piu per come siano stati descritti dagli opportunismi
di un mondo che pare si cibi delle nostre qualità migliori
senza peraltro regalarci altro che false sicurezza
e falsi piaceri.Dal  dubbio inizia la saggezza.

Post N° 156

Ma se una dottrina pur olistica e sacra abita un cervello diviso
e frammentato possibile sia così difficile da capire
che anche la più saggia delle ideologie
è per forza settaria divisa e incompleta ?
E allora come si può continuare a combattere
per affermarla senza mentire a se stessi ?
Sembra evidente che colui che combatte per imporre
la sua giusta idea usando perdippiù spesso la violenza
stia in realtà cercando di rendersi completo
identificandosi con le sue idee e concetti
che guarda caso vengono scelti laddove più
forte se ne sia imposta la credibilità etica.
Purtroppo quella mente resterà frammentaria ed
incompleta e regalarerà sempre  dolore.
Si lavori per rendersi completi stanando tutte le menzogne
da allora si potrà scegliere una ideologia davvero coerente
con lo stato di una mente che vive con ,e non si oppone all'Essere.

Post N° 157

Dolci son le femmine
al ricevere  emozioni
onorate ne son grate
gestendone il fiorire.
Tenaci son le femmine 
guardiane d'un vibrare
in seno conservato
Pazienti son le femmine 
foriere di  scintilla
che confermi ogni creato
Sorridono le femmine
alla morte del compiuto
felici di un regalo
che vita ha generato.
Amare son le femmine
per un regalo mal donato
ferocemente giudicando
ogni sterile peccato.

Post N° 158

La commedia dei rapporti con l'altro sesso
si volge in un terreno noto pieno di variabili
immutabili nel quale gli scenari si modificano
seguendo schemi archetipici e ben noti qualora
l'uomo abbia smesso di rendersene incosciente.
Immagini continuamente trasformate dalla percezione
animistica rendono l'altro a volte sexy altre romantico
odioso o indifferente.Tutti rivolti a colmare vuoti
ancestrali tendiamo a seconda delle lacerazioni
personali a riempire quei vuoti con l'idea degli
attributi che il proprio sogno lasci vestire o colmare.
Come fili di fumo intrecciamo relazioni dentro ad un aria
alle volte ventosa altre afosa e ferma fredda o tempestosa
e seguirne il contatto con questi fili che o si perdono
nell'etere oppure intrecciano rapporti così intensi da togliere
ogni volontà .Tutto si muove dentro alla staticità del reiterato nulla
che ci comprende e che solo la nostra bisognosa
fissazione si ostina a non voler perdere.
E nel caleidoscopio del mutare i sensi si fanno trasportare
sentenziando che nulla è per sempre a parte la pazzia di una
nevrosi da fame d'amore.

Post N° 159

C'è un fuoco sempre acceso  dentro ad ogni cuore
che brucia alimentato dalle incombuste energie di ogni anima.
E' dentro  e pare non potersi spegnere nemmeno
quando il corpo che lo  contiene si sottragga isolandosi.
Non emana calore ne odore ne può essere adoperato
e risulta impalpabile e inosservabile.
Eppure il suo invisibile radiore distrugge il  personalismo
del buio della  incosciente forma umana.
Lo lasciamo ardere così senza motivo senza scopo
tal che della sua energia come un fiore dimenticato
non pretenda niente che possa corromperlo.
E la creazione  usando quella energia testimonia
l'esistere del suo ardore in una dimensione  che
mostra nei cieli notturni l'infinito spreco
che si può permettere la forza dell'eternità.
Il tempo non misura tempo  senza limitare il suo scorrere
così l'energia non può esaurirsi fuori dalla gabbia
di un sè costruito sulla convenienza dei limiti di uno spazio
troppo angusto per contenerlo .
L'amore incede come un fiume alimentando
ogni pala del nostro vivere e il volerlo catturare per
farne strumento personale lo distrugge corrompendone gli attributi
fermandone l'incedere.
Siamo non lo scopo di questo amore ma il tramite.
Solo allora i nostri cuori si offriranno
a far nascere quel pane che ogni anima alimenta.

Post N° 160

Il pensiero astratto non è solo forma

qualora colui che lo esprima

abbia raggiunto l'Essere.

La parola può essere ripetuta

mistificata o plagiata oppure usata

ma la purezza di un Essere

la renderà sempre vera.

Capire chiede tempo onde intepretare

i simboli delle equazioni letterarie

ma la comprensione dell'Essere

è immediata e non lascia spazio per

dissertazioni o fraintendimenti di comodo.

La parola il cuore i nervi il significato

sono allora tuttuno con il principio da cui

originano.Solo la purezza di un Essere

ormai spurgato dalle menzogne della parola

incatenata alla formalità della convenienza

può comunicare l'incomunicabile.

E tutto ciò che non si comunica nel tempo

è la fiamma di una passione immediata

e senza analitiche interpretazoni della ragione,

allora la creazione coinvolge due tre quattro mille cuori

a vibrare all'unisono navigando su quel bel mare

a cui potremo dare la parola Amore

riconoscendo che Amore non è la parola

ma che esiste prima e nonostante il suo nominarlo.

Post N° 161

i

Ogni anelito vitale è una somma di energia biologica
condita da ombre psichiche che sono conseguenziali
alle realtà vissute.Purtroppo la mente
in mancanza di realtà proietta la parte mancante
nell'immaginario e dal suo punto di vista
i fatti sono reali pur non essendolo affatto.
Come riflesso condizionato da cane di Pavlov
ecco che un ingannevole tintinnio
riempie la bocca di saliva e stimola la secrezione gastrica
ormai pronta al succulento pasto di una orrenda scodella vuota.
E così gli umani  vivono di immagini e di sogni e spesso
affini privazioni possono farli incontrare
ed innamorare senza peraltro che essi lo siano
di fatto.Oggi che il mondo vive nei riflessi del virtuale
vediamo questa abberrante malattia esprimersi
con grandi sfoggi di fantasia psicotica farsi
giogo di ogni più assurda repressione
della propia anima incarnata.
Come quando si osserva un sognatore abbracciare un cuscino
dichiarando il suo amore totale così la stessa sensazione
emana nell'osservare la vita degli umani ormai
privi di ogni vibrazione che leggittimi la libertà del cuore .
Il cuore non è la fantasia della mente
il cuore è passione sangue e materia
senza sangue il cuore è solo sterile castrata idealizzazione .

Post N° 162

Siamo ectoplasmi in divenire e ogni minimo spostamento
delle alchimie chimico fisiche determina variazioni
nel percepimento della realtà psichica.
Non siamo coerenti non potremo esserlo
vivendo un continuo trasformismo
 materico , solo l'idea pregiudiziale
formata dalle statiche memorie irrigidisce  ogni cuore.
Fermare con l'idea questo incedere rende l'essere
una cariatide di pietra arroccata in un  mare di violenza
figlia della mancanza di spazio nel tempo .
Ed ecco i conflitti e la nevrosi apparire
laddove si cerchi di assoggettare l'idea al divenire.
La coerenza pregiudiziale è la farina degli stupidi
le idee sono la realtà degli illusi e
la vita se non è sempre nuova
conduce alla morte di ogni energia creativa.
Cavalcare l'infinito significa vivere il presente.
Ogni altra possibilità non può e non dove esistere.
Ognuno accetti la vita e la morte sarà sconfitta
per sempre.La vita è un incedere la morte è un fermarsi
la scelta tra vita e morte assume significati
molto chiari attraverso il dolore
se soffri sei morto al divenire
e nessuna pasticca ti renderà mai la vita.
Il sesso senza amore è il vizio di un anima morta
e un anima morta nella lussuria trova i fiori
della sua tomba.

Post N° 163

C'è un nulla attorno agli scopi e ai desideri di questo
periodo .Si stà ascoltando il mondo e nulla pare
catturare l'attenzione al punto che ogni cosa è uguale
ad ogni altra.La musica suona ma pare non appartenerci;
il cibo sfrigola nelle pentole violentato dal fuoco amico
ma il suo aroma non stimola secrezioni alcune.
Le femmine tutt'attorno spandono le loro polverine magiche
foriere di solazzi orgasmici messaggere di stimoli
piacevoli e coinvolgenti, tuttavia il corpo pare non subirne
gli invitanti messaggi.Il cielo è azzurro mostra spazio ed
immensa progettualità nel tempo  ma le gambe non trovano  percorsi nel  cuore.
Si stà ,non come foglie d'autunno ma primaverili,
eppure il concerto del vivere suonando privo ormai di
spartiti prescritti, non trova righi coerenti sul pentagramma
dell'anima.
Che sia la fine ?
che sia la partenza di qualcosa d'altro ?
che sia questo tutto quello che si è cercato ?
Un respiro mi fa compagnia e subito un altro
in sequenza ancora un altro ed un altro
il cuore batte i polmoni come mantici alimentano
con grazia l'esistenza in vita ed il percettore
osserva ,osserva come se questo fosse estraneo al suo pensarlo.
E improvvisamente ogni parola muore al divenire
scomparendo dalla coscienza senza lasciare altra traccia
che un solco in un mare ormai privo di rive...

Post N° 164

Piccoli buchi neri stanno assorbendo l'anima
di grandi buchi di materia nel cosmo
contemporaneamente la razza umana ormai priva
dello spirito originario cerca ristabilire le sue spettanze
acquisendo quella materia rubata da un super ego
collettivo imperniato sull'approfitto materiale
di cui il mondo umano ormai ha saturato gli equilibri.
Razza affamata predona di speranze
sottratta ai bisognosi ,del troppo che stroppia
farai della tua tomba la maledizione eterna .
Il denaro non è mai buono essendo la droga dei cattivi
e dei poveri di spirito.
Una piccola bocca sfoga la sua avidità con tanti piccoli bocconi
facendo un grande peccato davanti al mondo
mentre la grande bocca divora  gli uni e gli altri
e chiama questo onore e rispetto.
E il mondo dei divorati passa il tempo a mangiucchiare
e chiama questo felicità nella speranza che " io me la cavo".