loredanafina

Cosa succederebbe se per assurdo, un bel giorno facendo la spesa al supermercato ci accorgessimo che il solito flacone di bagnoschiuma che usiamo sempre contiene ..olio extravergine, .. se nel pacco di fusilli ci trovassimo bigodini per capelli, .. nella bottiglia di candeggina ci fosse acqua da bere, ..se il brick del latte fresco contenesse latte detergente e ancora..... se nel sacchetto dei panini ci trovassimo le spugnette naturali, quelle gialle che usiamo per fare il bagnetto ai bambini piccoli...ecc. ecc.???

NIENTE PAURA

NON FACCIAMOCI PRENDERE DAL ....CAOS..!

Sicuramente dopo un primo momento in cui chiunque in una situazione del genere sarebbe preso da una sorta di sconcertato smarrimento e forse anche da un pò di rabbia, si riuscirebbe comunque ad adeguarsi a questo "nuovo" ed insolito stato di cose e, nonostante tutti ammettessero che, in questo ..."SUPERMERCATO" nulla, ma proprio nulla stà ..."al posto giusto" e tutto sembri veramente una "stranezza", tutti quanti comunque, si abiuterebbero alle "assurde novità", pur di portarsi a casa la propria sacrosanta spesa quotidiana.

A questo punto, è lecito chiedersi: "ma noi persone....., da dove attingiamo questa nostra capacità di accettazione alle situazioni più strne? Dove e quando abbiamo imparato ad adattarci alle circostanze più bizzarre?

Sicuramente si tratta di una primordiale ed innata capacità che ci portiamo dentro fin dai tempi più atavici e che ci aiuta a cavarcela sempre, anche in svariate situazioni "limite" che nel corso della vita incontriamo.

Se trasferiamo ora, la nostra attenzione, dalla "ipotetica ed estrema" situazione del "supermercato strampalato" verso moltissime altre situazioni reali in diversi ambiti della nostra quotidianità, notiamo che "L'ASSURDO CAOS" si ripropone spesso e continuamente alla nostra esperienza tanto da lasciarci ...esterefatti...!

Basterebbe osservare in ambito familiare...dove spesso possiamo notare che il "caos" ha la meglio in particolar modo quando si perdono di vista i "giusti" ruoli e con molta superficiale facilità, si tende a sconfinare nel ruolo di qualcun altro. Cosi spesso possiamo notare, "mariti" che si comportano come se fossero "figli" delle proprie mogli....., "figli" che tendono ad assumere un atteggiamento morboso verso le proprie madri, ....."mogli" che sono costrette a diventare mamme dei propri mariti...., le "suocere" che si divertono a fare da ..mogli ai propri figli sposati, cercando cosi di spiazzare le nuore..., le "cognate"...ambivalenti e spietate con tutti, i .."nonni e le nonne" nel frattempo staccano la spina e vanno a ballare...finchè ce la fanno... e fanno benone perchè hanno capito che il tempo è prezioso.

Poi ci sono gli zii e le zie...quelli che ...ci si ricorda di loro e loro si ricordano di noi solo durante le ricorrenze comandate (Natale ecc.) . E i fratelli e le sorelle? non saprei proprio cosa dire riguardo a loro, anche perchè penso anzi mi auguro che non sia per tutti ...la stessa realtà anche se spero che la storia di Caino e Abele non si ripeta mai, mai, mai nemmeno per scherzo. Tutto questo infine, ci viene proposto e spennellato da una ...."splendida" pubblicità televisiva che vorrebbe farci credere in una "famiglia sana"..dove parole come "amore" e "rispetto" regnerebbero sovrane.

Forse dovremmo andare tutti un pò più spesso dall'OCULISTA.. e se serve, dovremmo cominciare ad usare un bel paio di occhiali a lenti ultradoppie per vederci un pò meglio, a patto che però si sia veramente disposti a voler vedere la REALTA' così com'è, semplicemente per quella che è , e quando questa, ci appare caotica e strampalata, proprio come il nostro "supermercato"...per favore, non voltiamoci dall'altra parte facendo i fintitonti ma, guardiamola in faccia con coraggio, altrimenti le lenti spesse cosa ce le siamo messe a fare??

Loredana.            2-11-2011

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CITAZIONE: Il filosofo Socrate, saggiamente diceva ai suoi discepoli:

"IL VERO SAPIENTE E' COLUI CHE SA DI NON SAPERE" 

E' perciò consapevole della propria condizione di "ignorante", umilmente si mette alla ricerca della VERITA' (archè), quella verita' sana e profonda che non si accontenta di limitarsi alla semplice apparenza. Quella verità ottenuta da una sempre rinnovata e attenta ricerca capace di abbattere ogni sorta di presunzione assolutistica.

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