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Post n°177 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da loredanafina1964
11^ PUBBLICAZIONE Dire, chioccando le dita: Go, Stop, quando un ascensore sta per partire o fermarsi, e io sono solo nella cabina; dirigere con entrambe le braccia un attacco d'orchestra invisibile che s'ascolta davanti alla radio....sono debolezze che ho dall'infanzia, m'è sempre piaciuto, per scherzo o rivalsa, fingere di condurre chi mi trascina. E invece ora, rientrato alla Rocca, che sentimento m'aveva invaso, di delega totale che si veniva via via rinfrescando, un bisogno di addolcire in qualche maniera le ustioni a cui avevo esposto senza pensarci mente e sensi nelle ultime settimane. Certo ora mi attraeva qualunque specola da cui si potesse passivamente osservare il guazzabuglio del mondo e riderne e piangerne con misura, come si conviene quando si fa eco alle risa e alle lacrime degli altri. Nemmeno al futuro pensavo più; nè a governare i maneggi nella fantasia. Oppure esso era sul mio capo un cielo chiuso da una cerniera lampo inceppata; un disco che s'incanta e sotto la puntina replica la stessa inerte risposta. In quanto a Marta, era abbastanza saperla a due passi, se ne sarebbe riparlato domani, secondo gli sbalzi della mia terzana d'amore. Più bello era per ora starsene a riposo dietro la ringhiera della veranda, nella sedia a dondolo che avevo ereditato dal frate, mirando in giardino le opere del giardiniere, o i giochi che i fanciulli malati improvvisavano sotto una pianta. Amavano essi giocare sopratutto nelle ore vietate, quelle che secondo la legislazione del luogo i dovrebbero dedicare all'ozio in corsia. I fanciulli, da parte loro, da quando s'erano confusamente accorti di vivere sul rovescio della vita, e di possedere nel corposolo un servo mancino e infedele, avevano provato a inventare un gioco in cui importasse correre poco e senza furore, una sorta di sfilata e gavottina d'angeli, che ballavano tenendosi per mano, quasi da fermi, attorno a tronchi di pini a ombrella. Pure, anche così, qualcuno si stancava presto, si slacciava dalle mani degli altri, si andava a sdraiare in disparte. Infine si arrendevano tutti, e insieme, sottovoce, discorrevano di misteri. ______________________________ PROSSIMA PUBBLICAZIONE AL PIU' PRESTO. |
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