Libera nos a malo

Il senso della vita


Tanti anni fa, quando per televisione passavano Happy Days e quel Fonzie sembrava un Dio, quando il problema più grande sembrava essere distinguere Mazinga Z da Goldrake. Quando si facevano i salti mortali per arrivare a casa e vedere gli ultimi dieci minuti dei Simpson. Negli anni in cui non c'erano tutte le macchine di adesso, l'aria sembrava bruciare un pò di meno. Nemmeno i vicini erano uguali ad oggi, molti meno stranieri illegali occupavano questo territorio, e c'era l'unico rischio di sentirsi chiamati "terun"... (ancora oggi esistono certe teste di formaggio, nemmeno troppo lontane da me).. in quegli anni sono cresciuto al riparo dei problemi, mi nascondevano muri enormi fatti di buon senso e protezione familiare.    Poi sono arrivati gli anni del rock'n roll, gli anni in cui due bacchette di legno ed una chitarra scassatissima in un garage pre-alluvionato sembravano uno stile di vita e ci facevano camminare per il mercato con le gambe che un pò andavano a stortarsi (boh, allora sembrava figo camminare cosi...).Ne è nata una persona molto chiusa, istintivamente portata al pessimismo e che per necessità ha imparato a tirarsi le cosiddette da solo. Una persone che nessuno è più stata in grado di sopportare fino in fondo. In un dicembre di speranze perdute però conosce una donna in un balcone di una facoltà universitaria. Gli argomenti trattati in quei primi discorsi erano beceri ed effettivamente un pò tetri. Ne nascono passaggi in macchine, km e km solamente per stare un pò a guardare la riga dei pantaloni sulle gambe. Per studiare quello che dice, come si atteggia, come la pensa. Allora ci prova. Forse, tante volte se lo ripete, avrebbe dovuto lasciarla perdere. Avere una vita in cui mai avrebbe scoperto cosa voleva dire "amare" ma non rovinare la sua, che già aveva scoperto cosa voleva dire "odiare" e cosa voleva dire "amare". Forse avrei dovuto semplicemente correre a casa, riprendere le due bacchette e tornare a strimpellare l'unica canzone che ci riusciva (beh non eravamo professionisti eh *_*) .  Eccone il testo:Ci han concesso solo una vitaSoddisfatti o no qua non rimborsano maiE calendari a chiederci sestiamo prendendo abbastanza abbastanzaSe per ogni sbaglio avessi mille lireChe vecchiaia che passereiStrade troppo strette e dirittePer chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po'Che andare va bene peròA volte serve un motivo, un motivoCerti giorni ci chiediamo è tutto qui?E la risposta è sempre sìNon è tempo per noi che non ci svegliamo maiAbbiam sogni però troppo grandi e belli saiBelli o brutti abbiam facce che però non cambian maiNon è tempo per noi e forse non lo sarà maiSe un bel giorno passi di qualasciati amare e poi scordati svelta di meche quel giorno è già buono per amare qualchedun'altroqualche altrodicono che noi ci stiamo buttando viama siam bravi a raccoglierci.Non è tempo per noi che non ci adeguiamo maiFuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori daiAbbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guaiNon è tempo per noi e forse non lo sarà maiNon è tempo per noi che non vestiamo come voiNon ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voiForse ingenui o testardiPoco furbi casomaiNon è tempo per noi e forse non lo sarà maiGrazie Luciano