Viaggiando e...

Le notizie che arrivano sono sempre meno confortanti, una classe politica mangiona e mentitrice, l'insicurezza dei cittadini alle stelle, da quella di arrivare a fine mese a quella di camminare tranquillamente in mezzo alla strada. Le notizie sui giornali sono diventate un misto tra necrologi, nefasti finali di storie che sembrano romanzate ma che sono realtà, e turbanti previsioni per il futuro. Tra tutta questa cloaca di avvenimenti che non ripeto ma che tutti sapete benissimo, mi ha lasciato non pochi strascichi una notizia letta in un trafiletto in uno dei tanti giornali che quotidianamente affollano la mia scrivania. Un fatto che sarebbe successo a Modena (vado a memoria), dove alcuni ragazzi avrebbero filmato con un telefonino la decapitazione di un coetaneo in seguito ad un incidente stradale per poi riderci sopra e sperare che quel video potesse fare il giro del mondo. Qui la pausa è dovuta perché le parole vorrebbero prendere forma di improperi, ma cerchèrò di restare calmo. Faccio sbollire le domande e ne rimane solo una: ma che cazzo sta succedendo? Scusate ci sono certe parole che non si possono scrivere ma che solo scrivendole si può rendere un tantino l'idea della debolezza di chi scrive di fronte a fatti così. Dopo aver letto più volte il trafiletto ho fatto una ricerca per trovare un riscontro su internet, per fortuna non ho trovato questo video ma ho trovato ben altro. Il mio viaggio in rete è stato sconcertante, si trova tutto quello che era impossibile fino a qualche tempo fa pure immaginare. Mi sono imbattuto in video che simulano orge, decapitazioni, sesso orale, altri invece non simulano ma ritraggono ragazze che si spogliano in classe, dei disperati (perché altro non sono) che entrano a scuola con il motorino, c’è addirittura un ping pong sulla testa di un professore. A questo punto mi interrogo: ma che speranza c’è? Dove tutto è permesso e l’educazione è lasciata al caso che speranza c’è per il nostro popolo e per la nostra patria? Non vi sembri troppo esagerata questa domanda, perché non è l’unica domanda di chiarezza, in Italia sta succedendo di tutto e non si riesce a svegliare le coscienze per scendere in piazza gridando che il problema educativo è la prima cosa da affrontare nel nostro paese, dall’educazione nasce il bene più grande, nasce la ripresa del nostro popolo. L’educazione è una presa di coscienza che la realtà, che non facciamo noi, è più grande dell’insieme di pensieri che ci possa venire in mente e che per essere educati (e questo è un lavoro di chi insegna) bisogna vivere intensamente questa realtà. Stefano il Grande (Stefan cel mare), in un discorso al suo popolo, prima di una battagli disse: Sono ferito e stanco, ma combatterò con voi affinché il mio nemico sarà doppiamente sconfitto quando saprà del mio trionfo, della mia stanchezza e delle mie ferite. Quindi anche se feriti e stanchi non smettiamo di gridare che un mondo migliore è possibile, il nemico sarà cento volte più deluso della nostra vittoria.