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Sonetto VIII - Shakespeare

Post n°3 pubblicato il 07 Giugno 2012 da LuciaPinto

Perchè,tu che sei musica a chi t'ode,ascolti la musica con tristezza?Eppure le dolcezze non sono nemiche alle dolcezze;la gioia si compiace nella gioia.Perchè ami ciò che non ricevi con piacere,o ricevi con piacere ciò che t'infastidisce?
Se la verace armonia di ben contemperati suoni insieme sposati offende il tuo orecchio,gli è ch'essi non fanno che rimproverarti dolcemente perchè tu riunisci in un "a solo" le parti diverse che dovresti sostenere.
Osserva come ogni corda,dolcemente sposandosi all'altra,vibra secondo il suo turno secondo un ordinamento d'accordo prefissato,a simiglianza di un padre,col figlio e la felice madre,i quali,tutti in uno,cantano la stessa piacevole nota.
E il cui canto senza parole,multiplo nell'essenza,unico nell'apparenza,ti dice:"Tu non sarai nulla se rimarrai senza sposa".

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Un blog di: LuciaPinto
Data di creazione: 02/01/2009
 
 

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