IN PUNTA DI PIEDI

A volte è strano come si guardano le cose con occhi diversi quando hai fissa nella mente l’idea che potrebbe essere l’ultima volta che lo fai…

A volte è strano il pensiero di quanta poca importanza si  da ai piccoli dettagli della nostra vita, quelli più veri e quelli che ti accompagnano nel quotidiano di ogni tuo giorno…

Una notte bianca…doveva essere una festa…e in un certo qual senso lo è stata.

I soliti amici, le solite facce, le espressioni di sempre, le stesse risate, lo stesso modo di scherzare e prendersi in giro…ma questa notte non era una notte come le altre, non per me.

Ho passato le ultime ore ad osservare uno ad uno le persone di cui mi circondo…e ho scoperto che non sono “le solite”. Di ogni uno di loro io ne ho un pezzo…un ricordo vicino o lontano, un particolare da raccontare…eppure, questa notte, li ho conosciuti davvero.

Ho scoperto sfumature che non avevo mai notato…particolari dei loro visi, cadenze nelle loro voci…profumi…

Ho impresso nella memoria un altro pezzo di ognuna di quelle vite. Come se fossero abiti da mettere in valigia: uno per ogni occasione

Cosa sto facendo…sto cercando in ogni particolare un senso che mi aiuti ad affrontare quello che potrebbe essere. Sto cercando un motivo reale…qualcosa che la mia mente recepisca come forza per non lasciarmi andare…un punto d’appoggio…quello che non riesco a trovare in me stessa.

Guardando i volti della gente che passava, assaporavo i loro sorrisi, cercavo di leggerne i pensieri da un’espressione, ascoltavo le loro note stonate che seguivano la musica sparata dai palchi…era tutto così pieno di vita, così pieno di energia.

I miei sensi sono stati come spugne per tutta la notte. Ricostruivo nella mente ogni sasso di questa città in questa notte esplosa…l’ho riscoperta bellissima. Una vecchia signora seduta sulle rive di un fiume. Gambe raccolte al petto.  Minuta. Dolcissima. Ferma li ad osservare questi suoi figli che questa notte hanno deciso di non farla riposare…e lei magnanima e stanca li ha lasciati fare regalando loro la solita protezione e nuovi colori e odori…nuove luci.

E’ così che me la sono immaginata in questa mia notte bianca.

Guardandomi intorno, mi sono resa conto di quanto della storia si sia fermata qui…un tempo lontano…secoli che hanno resistito alla natura, alle guerre, ai cambiamenti…all’uomo. E sono li…tutti racchiusi in mura e cortili e cornicioni. Vittoriosi.

Ho letto i sogni questa notte, ho letto parole d’amore scritte sulle pareti di un cortile e ho cercato di immaginare i volti, e le mani nelle mani, gli sguardi addolciti che si incrociavano. Mi sono seduta li…appoggiata a quel muro di parole, volevo assorbirne la forza, la passione , l’amore che ne descrivono…volevo farle mie…volevo riviverle…in questa notte bianca.

Questa è stata la mia notte, una notte di scoperte e di appunti per la mente e il cuore.

Una notte bianca…una notte sospesa nel tempo dove, per ciò che mi ha circondato, le ore che passavano non avevano nessuna importanza… eppure per me…quelle ore avevano un senso…mi avvicinavano, o allontanavano dalla mia vita. Anche queste…in questo istante.

Sono qui a chiedermi se vivrò ancora una notte così…

Sono qui a chiedermi quale sarà…la mia notte bianca…quella in cui rivedrò tutto questo come in un film e mi ritroverò a sorridere ancora per quello che o vissuto e scoperto in queste magiche e strane ore…