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Post n°129 pubblicato il 13 Marzo 2015 da angiolhgt

L'assoluzione e l'amnesia

di EZIO MAURO

 

 

Silvio Berlusconi non ha commesso i due reati del caso Ruby per cui era stato condannato a sette anni in primo grado, poi assolto in Appello. La concussione non esiste, dopo le modifiche introdotte dalla Severino, la prostituzione minorile nemmeno, perché manca la prova che l’imputato conoscesse l’età della ragazza. La vicenda giudiziaria è dunque chiusa, con la pronuncia della Cassazione che assolve in forma definitiva l’ex presidente del Consiglio.

Si capisce la soddisfazione di Berlusconi e dei suoi seguaci dopo la fine di un incubo per due accuse infamanti per chiunque e insopportabili per un leader politico. Si capirebbe di più se si accompagnasse ad una riflessione: la “giustizia a orologeria” della magistratura italiana, una “metastasi” che agisce “a fini politici” è semplicemente una stupidaggine trasformata in arma ideologica. Come ogni imputato, Berlusconi ha potuto sostenere le sue ragioni nei tribunali, ottenendo soddisfazione in due sentenze su tre: come nessun altro imputato, ha potuto usare il potere esecutivo per far pressione sul giudiziario, chiedendo intanto al potere legislativo di deformare la procedura penale per sfuggire al giudizio.

Questo è ciò che è successo negli ultimi cinque anni. Ripetiamo qui quel che abbiamo sempre detto: la cosa per noi importante era che l’accertamento giudiziario della verità potesse compiersi fino in fondo, come accade per tutti i cittadini, senza contemplare un’eccezione per un cittadino più potente degli altri, dimostrando che davvero la legge è uguale per tutti. Questo è accaduto, dopo che Berlusconi ha provato a incendiare il sistema pur di nascondere lo scandalo.

Oggi l’assoluzione viene trasformata in una sorta di amnistia personale o di amnesia nazionale, come se non esistesse una condanna definitiva dell’ex Cavaliere a 4 anni per frode fiscale, e soprattutto come se non rimanessero in campo le bugie manifeste sul caso Ruby: bugie irrilevanti giudiziariamente, pesanti politicamente. Nell’ultimo paradosso berlusconiano, il tentativo è quello di recuperare dalla vicenda giudiziaria quella forza perduta nella vicenda politica. E invece, Berlusconi oggi non ha più alibi davanti alla sua leadership, esaurita benché assolta.




Però ..a differenza di quanto dice mauro, il dubbio che sulle sue vicende giudiziare abbia pesato il fattore politico è forte; è mia opinione che sia stato oggetto di "particolare attenzione" con inusitato accanimento.

Alla fine dai oggi dai domani qualcosa verrà fuori, sembra così svolgersi una lotta tra poteri..e non solo politici. 

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Commenti al Post:
lorifu
lorifu il 13/03/15 alle 08:37 via WEB
Propendo anche io per la tua ipotesi. Accanimento giudiziario c'é stato, le procure se lo sono conteso al di là della sua controversa, non limpida figura.
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 13/03/15 alle 12:25 via WEB
al di là della sua sicuramente "non limpida figura" lo vedo come un populista confusionario che ha trovato avversari vari (e non solo nell'opposizione politica italiana -forse la meno pericolosa-) ma in certi poteri "forti" che qualcuna nega esistere ancora ma esistono e come! e sono radicati in europa e usa. Il suo essere vicino a Putin riguardava anche pare una sua propensione a fare affari anche in russia ....e meglio integrarla nel sistema economico seppur di scambio con l'europa. Un incomodo facilitatore troppo amicone di tutti, un vero venditore. Come persona lo ritengo un uomo seppur superficiale, leale e generoso con gli amici, simpatico , intelligente nel fare affari e anche nel gestire congerie politiche, come politico e figura moralmente esemplare ..una frana!
 
ziryabb
ziryabb il 13/03/15 alle 19:42 via WEB
Ezio Mauro, senti chi parla o per dirla alla "loro", Mauro chi?
Dove sono finite le dieci domande?
Non c'è niente da dire su Berlusconi. Basta il nome. Non è Rossi o Bianchi. Ce n'è uno solo.
C'entra c'entra la politica e c'entrano i poteri forti. Ed è questo l'errore della sinistra italiana che ha affidato il suo compito al gruppo repubblica l'espresso a cui interessava soltanto il processo Mondadori e si sa che la tessera numero 1 del PD appartiene al signore De Benedetti. Non capisco perché non siano state mediatizzate i più recenti successi di Berlusconi grazie al Natto del Pazareno che serviva a rallentare le riforme che riguardano le sue aziende :vendita del 8% di mediaset, l'abolizione del reato penale del 3% di evasione, OPA su Rizzoli e infine Raiway (telefonia mobile in prospettiva), "sconti alimentari" nella causa di divorzio da Veronica Lario, ma soprattutto la responsabilità civile dei magistrati che è la più bella vittoria di Silvio ciò che non è riuscito a fare. Ora i giudici lo rimpiagono...
A Berlusconi non frega un ca**o l'Italicum. E a Ezio Mauro interessava solo Ruby. Già allora fu D'Alema (e non l'osservatore romano) ad annunciare per primo l'esistenza della D'Addario. Come è andata a finire? Berlusconi non è uscito di scena perdendo elezioni ma è stato buttato fuori prima dallo spread (un vero bluff) poi dal senato perché non è stata convalidata la sua elezione nel seggio in Molise! Accipicchia! Questo signore è veramente unto da se stesso: uscendo dal senato ha intascato 180 000 euro.
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 14/03/15 alle 00:32 via WEB
S. essendo un venditore "perfetto" deve guadagnare manovrando e contrattando, era giusto che uscisse dalla politica ma con la politica e il pd ha solo saputo negoziare contrastandolo forse solo per finta, goffamente e inefficacemente poi il colpo di grazia dello spread, penso da oltralpe e forse suggerito dalla regia di oltreoceano .lo spread è stato un vero bluff rivelatore di quanto si può fare colà dove si puote ciò che si vuole per scavalcare ,seppur provvidenzialmente, il verdetto democratico delle urne, scavalcandolo " a fin di bene" nascondendo che ciò viene fatto sulla nostra pelle di sudditi coglioni; dovremmo per lo più essere grati allo scorticatore di turno . Forse la democrazia non è tanto in pericolo quanto "un pericolo". Ho smesso di pensare la democrazia come quella cosa sacrale che ci vogliono far credere...è affidata nelle mani di troppi malfattori nemmeno eletti da noi nel senso che mettiamo solo la croce su un nome che ci propone chi compila il menu..ovvero il padrone del ristorante quando per risparmiarci la farsa non lo nomina direttamente lui stesso. Col voto legittimiamo semplicemente il malaffare. Appaltare il sistema politico ad un amministratore condominiale o farci invadere dalla Svezia dichiarandole guerra? Ma ho pur sempre dei dubbi: se volessimo far fare la pace tra Obama e Putin basterebbe affidare ad uno la gestione dell'italia e all'altro il controllo gestionale , alla fine di buon accordo ci spelerebbero comunque....forse un appalto per un governo tibetano ma sino a quando non assaggiano i bucatini all'amatriciana... la causa principale del nostro declino....solo brodini per favore!
 
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