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Wall Street avanza. Ecco "cosa farà la Fed a settembre"

Post n°1580 pubblicato il 22 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Wall Street in rialzo, grazie alle ultime notizie, che lasciano pensare a un miglioramento dei fondamentali dell'economia globale. Indicazioni confortanti anche dagli Stati Uniti, con la pubblicazione delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione. Il dato generale è cresciuto +13.000, attestandosi a 336.000 unità. Tuttavia, la media delle ultime quattro settimane, un indicatore più attendibile in quanto non soggetto alla volatilità dei mercati, è scesa e si è attestata al valore più basso dal novembre del 2007, un mese prima dell'inizio della Grande Recessione.

Bene anche il Superindice di luglio, cresciuto +0,6%.

Passate le 16 ora italiana, il Dow Jones +0,20% a 14.927,30 punti; S&P +0,52% a 1.651,37, S&P 500 +0,76% a 3.627,17. Gli acquisti sui Treasuries a 10 anni portano il rendimento a calare al 2,88%.

Lo S&P 500 punta verso l'alto dopo le perdite degli ultimi giorni, che ieri lo hanno portato a scivolare al livello più basso dallo scorso 8 luglio. Il Dow Jones, sempre alla vigilia, era sceso per la sesta seduta consecutiva, confermando la fase ribassista più lunga in 13 mesi.

Importante ricordare come gli stimoli monetari della Fed abbiano permesso allo S&P di balzare +143% dal minimo testato nel marzo del 2009.

"Gli investitori presteranno attenzione ai dati economici Usa nella giornata di oggi - ha detto nel corso di una intervista rilasciata a Bloomberg Pierre Mouton, gestore di portafoglio presso Notz, Stucki & Cie, a Ginevra - Ritengo che i dati confermeranno il momentum positivo della congiuntura americana. I fondamentali stanno migliorando, le aziende versano in una buona condizione di salute e la politica della Fed rimane benigna. Su un orizzonte che va da tre a sei mesi, il mercato degli Stati Uniti continuerà a crescere rispetto ai livelli attuali".

A prescindere da quelle che saranno le prossime mosse di tapering della Fed, è importante ribadire inoltre che la Banca centrale americana ha già manifestato nettamente l'intenzione di lasciare i tassi sui fed funds al minimo storico, vicino allo zero, almeno fino a quando il tasso di disoccupazione rimarrà al di sopra del 6,5% e l'inflazione non superereà il 2,5%.

Wall Street è sostenuta oggi anche dai dati macro europei. Di fatto, grazie al balzo della produzione manifatturiera tedesca, l'attività economica dell'Eurozona è salita questo mese ai massimi di oltre due anni, stando a un report del settore privato reso noto oggi. E' la conferma che un'espansione timida è in atto nell'area della moneta unica.

Espansione anche in Cina, con il dato preliminate Purchasing Manager's Index reso noto congiuntamente da HSBC Holding e Markit Economis avanzato a 50,1 contro i 47,7 di luglio. Comunicato l'equivalente dato americano, relativo al PMI manifatturiero degli Stati Uniti, e relativo al mese di agosto, che è avanzato a 53,9 punti dai 53,7 di luglio.

I numeri hanno contribuito ad alleggerire il peso generato dai timori circa una riduzione del programma di acquisto di titoli di stato Usa da parte della banca centrale americana entro la fine dell'anno. Un'ipotesi che ha preso piede dopo la pubblicazione delle minute della Fed.

Nel tenere conto di quando ritirare le misure di rilancio economico ancora in vigore, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve si è detto d'accordo con il calendario fissato dal presidente Ben Bernanke nel caso in cui l'economia dia ulteriori segnali di rafforzamento. In pochi invece - come rivelano le ultime minute della riunione di politica monetaria - hanno consigliato di staccare la spina prima del previsto.

Una cosa è certa: il tapering diventa sempre più una realtà: semmai l'incertezza è sul modo in cui gli acquisti di titoli legati ai mutui e i Treasury - al momento per un valore di $85 miliardi - verranno smorzati.

da Wallstreetitalia

 
 
 
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Data di creazione: 04/05/2010
 

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