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« L'ECRI Weekly Leading I...MIsery Index:nuovo aggiornamento »

Analisi Intermarket settimanale al 09/07/2011

Post n°640 pubblicato il 11 Luglio 2011 da Lucky340
 

Settimana che  AVEVA  visto  la prosecuzione dell’inversione dalla fase  ribassista  sulle borse mondiali prima che il deludente il report occupazionale riaffossasse  i listini di Wall Street e di mezzo mondo, in questo quadro c'è stato il crollo del FTSEMIB sotto un  violento attacco speculativo. La tendenza di fondo, comunque, per noi  rimane long in accordo con il quadro MACRO globale. Il dollaro in leggera risalita a causa delle turbolenze valutarie in atto (vedi Dollar index a 75,13) ma per noi la tendenza di fondo rimane sempre short , anche  i  tresaury   che  da tempo hanno lanciato il loro warning   ora appaiono di nuovo in rialzo  di prezzo  in chiara  correlazione inversa quindi con azionario e commodities . Nei prossimi mesi i mercati, che sono gli unici ad avere sempre ragione, ci diranno chi sta mentendo  e chi deve tornare alla realta: o siamo in ESPANSIONE, e allora le borse devono  continuare a salire ma i bonds cominceranno a scendere (cioè i tassi a salire); o riandiamo verso un DOUBLE DIP RECESSIVO, e allora la bolla della leva finanziaria scoppierà e le borse saranno le prime a risentirne duramente .

"Da un punto di vista ciclico osserviamo come nel 2005 il bull market fosse iniziato da circa 3 anni, e attualmente abbiamo un mercato rialzista con 2 anni di vita. Generalmente, i bull markets ciclicamente hanno una durata media di 4 anni. Un’altra considerazione che si può fare, e che attiene sempre all’aspetto finanziario, è che attualmente le curve dei rendimenti, negli Usa come nell’area euro, sono decisamente “steep”, cioè inclinate positivamente: i tassi a lunga sono molto superiori a quelli a breve. Se andiamo ad osservare , in passato, come erano orientate le yield curves all’inizio dei bear markets, scopriamo che nella maggior parte dei casi questi ultimi hanno inizio quando le curve sono “flat”, il che si verifica generalmente alla fine di un prolungato rialzo dei tassi a breve. Anche da questo punto di vista quindi la situazione attuale somiglia a quella del 2005, e sembrerebbe indicare che c’è ancora spazio per un recupero delle quotazioni azionarie. _DAOLIO".

Ricordiamoci che il bull market ciclico delle azioni entra in crisi quando :

Conclusioni

IL LEI del conference Board, continua a dare   indicazioni per una buona espansione del PIL USA nel 2011 al 2,5-2,8 %, supportato dall' ECRI .

Quindi, per noi la view di medio-lungo rimane rialzista nel settore azionario salvo gravi shock socio-politici (target SP_500 a 1600 ed oltre entro metà del prossimo anno - fine fase 3 modello intermarket di Martin Pring; con nuova fase recessiva con possibile  hard bear market al seguito, collocabile non prima degli inizi del  2013) e nelle commodities (svalutazione del dollaro e ripresa economica, ove tra i metalli non ferrosi sarà il  dottor rame a darci il segnale di esaurimento dell’attuale fase di vendite, nel senso che anticiperà la ripresa del ciclo degli acquisti rispetto ad altre commodity, l’importanza di questo metallo è nota: fornisce un’indicazione anticipatoria sull’andamento dell’economia cinese, all’origine di molti rialzi dei prezzi di tutte le commodities. Prudenza nel comparto dei metalli preziosi dopo lo scoppio parziale della bolla sull'argento ove ora è da preferire l'oro  proiettato ai 2000  usd/oz.

Siamo positivi anche sul crudo anche se nel breve-medio gravitèrà o sarà costretto a gravitare nel range 90-110 $ al barile, appare evidente il controllo “politico” del prezzo stesso: un repentino aumento potrebbe strozzare la fragile ripresa, vedi La recente notizia che l’International Energy Agency (IEA), aumenterà l'offerta di greggio riversando sul mercato scorte per un ammontare di 60 milioni di barili, spinge al ribasso il greggio e migliora l’outlook sulla ripresa economica.

Meno positivi sui Bond nel medio-lungo l'aumento dei rendimenti ci darà anche qui il segnale di esaurimento della correzione  , in basso continuiamo a monitorare il grosso supporto sullo SP_500 a 1265-1275 circa (MM200), sul DAX a 6980-7015.

Sul mercato USA    ora siamo lontani da condizioni di ipervenduto o ipercomprato  sullo SP_500:

"Una delle mie guide preferite per suggerire il grado in cui il mercato azionario è in una condizione di ipercomprato o ipervenduto è la percentuale di azioni che sono sopra la loro media mobile a 50 giorni. Dato disponibile via stockcharts.com (SPXA50R) ora a 69,40. La mia interpretazione è che se oltre l'80% dei titoli quotati  sono scambiati sopra la loro media mobile a 50 giorni una condizione di ipercomprato è "suggerito". Al contrario, se il dato è inferiore al 20% dei titoli quotati una condizione di ipervenduto è suggerito, vedi questo recente post.

Comunque “qualunque correzione – da ora e per tutto il 2011 in coerenza con il modello intermarket di Martin Pring – andrà considerata come normale comportamento fino a che i due indici-leader, S&P500 per gli USA e Dax per l’Europa, resteranno come sopra visto al di sopra dei loro Major Pivor Points e punti di controllo strategici, a ridosso delle loro MM200 ( meglio evidenziati   da uno degli indicatori di trend a cui presto maggiore attenzione, cioè la media mobile a 10 mesi. Quando i prezzi scendono sotto tale media, il trend è ribassista, viceversa, quando i prezzi sono sopra il trend è rialzista. Il trend è anche accentuato dalla direzione del  movimento stesso della media. Se la media è crescente, il trend è positivo, se è decrescente è negativo. Gli indicatori principali di sentiment sono in regresso   vedasi  Conference Board Consumer Confidence Index  di giugno  che è stato pari a 58,5 . Ma ciò ci fa capire  che non vi è carenza di pessimismo là fuori, non mancano le cose di cui preoccuparsi, ed è difficile trovare segni di "esuberanza irrazionale" ai prezzi di mercato attuali. Questo dà un vantaggio ai tori, fintanto che l'economia evita un peggioramento significativo.

I nuovi dati del COT settimanale (Si tratta di un "report" pubblicato dal CFTC -Commodity Futures Trading Commission, ovvero l’organismo federale indipendente preposto al controllo del corretto funzionamento del mercato dei futures e delle opzioni, sul quale sono riportate le posizioni long e short rimaste aperte sui futures azionari, obbligazionari, valutari e delle materie prime.e relativi alla sommatoria delle net position sui futures e sulle options) sullo E-mini Sp_500*, configurano la seguente situazione :

Commercial  Traders  + 144034

Large  Traders     -100012

Small Traders :      -44022

la situazione fotografa I  piccoli speculatori ora prudentemente short , large trader   che stanno aumentando le posizioni Short, commercial sempre  Long.

 

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Lucky340
Lucky340 il 11/07/11 alle 07:23 via WEB
Bangkok - Listini asiatici in calo. Tornano i timori sullo stato di salute dell’economia globale, dopo i dati deboli giunti dagli Stati Uniti e dalla Cina. Venerdì i dati sull’occupazione Usa hanno registrato solo 18.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto le aspettative. Durante il weekend, la Cina ha registrato una crescita dei prezzi al massimo da 3 anni (+6,4%) e un rallentamento delle importazioni, che sono andate ad aumentare l’avanzo commerciale del dragone. Montano inoltre i timori che la crisi del debito europea si stia allargando anche in Italia, la terza più grande economia della regione. Continua il calo dell’eurodollaro a $1,4187.
 
Lucky340
Lucky340 il 11/07/11 alle 12:19 via WEB
Milano - Niente da fare. I titoli di stato italiani continuano a essere oggetto delle vendite, Consob o non Consob. I decennali sono infatti in calo prima dell'apertura degli scambi sull'azionario: si tratta del sesto ribasso consecutivo, che dopo l'apertura di Piazza Affari porta i rendimenti del decennale a balzare fino al 5,419%, nuovo record assoluto di 11 anni, cioe' dall'introduzione dell'euro nel 1999. Il BTP 4 3/4 21 quota 95.360. Scambi con volumi molti alti, e dopo l'apertura il differenziale tra il bond Italia e il benchmark tedesco sale ai nuovi massimi, a 264 punti base. Per il titolo che e' il benchmark del debito sovrano dell'Italia prezzi ai minimi assoluti e nuovi massimi dei rendimenti a causa dell'attacco speculativo dall'estero, dovuto alla sfiducia che all'estero si nutre sulla capacita' del governo italiano di fra fronte alla crisi.
da wall street italia
 
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