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Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi agisce a proprio rischio e pericolo.
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Stati Uniti : Il LEI (Superindice) aumenta Il Conference Board Leading economic Index (LEI) per il Stati Uniti è aumentato dello 0,3 per cento in giugno a 115,3 (2004 = 100), dopo un aumento dello 0,8 per cento in maggio , e un declino del 0,3 per cento in aprile. Dice Ataman Ozyildirim, economista del Conference Board:"Il LEI Stati Uniti ha continuato ad aumentare nel mese di giugno, ma i punti di forza degli indicatori principali sono stati bilanciati con i punti deboli negli ultimi mesi. Il Coincident Economic Index , una misura mensile delle attuali condizioni economiche, ha continuato a crescere lentamente. I principali indicatori segnalano una lenta espansione della l'attività economica nei prossimi mesi . " Dice Ken Goldstein, economista del Conference Board: "L'economia ha dovuto fronteggiare alcuni recenti inattesi venti contrari, tra cui una carenza di auto e di parti elettroniche dal Giappone dopo il terremoto, dannosi tornado e alluvioni di attività produttive negli Stati Uniti. Un altro potenziale vento contrario è la questione del tetto del debito , che potrebbe tradursi in una crisi finanziaria nel breve termine, se non risolto. Se diminuissero questi venti contrari, la tendenza di crescita lenta, come suggerito dal LEI, dovrebbe diventare più evidente nei prossimi mesi. " Il Conference Board Coincident Economic Index ® (CEI) per gli Stati Uniti un aumento dello 0,1 per cento ingiugno a 102,9 (2004 = 100), dopo un aumento dello 0,1 per cento in maggio , e un declino dello 0,1 per cento in aprile.
^^^^^^^ il LEI è uno dei nostri leading indicator preferiti poichè: a) La correlazione tra LEI e PIL è molto elevata come ci dimostra Northern Trust nel grafico, in cui il LEI – anticipato di un trimestre – viene messo a confronto con l’andamento del PIL americano dal 1960 a oggi. b) Il segnale offerto dal LEI è alquanto stabile: quando il LEI cambia direzione non ritorna poi più sui suoi passi.
pertanto noi continuiamo ad usare le indicazioni fornite dai Leading Indicator per riuscire ad ottenere buoni risultati dall’investimento! i dieci componenti del The Conference Board Leading Economic Index® sono-tra parentesi il peso assegnato: settimana lavorativa media nel settore manifatturiero (19,7%),media mensile delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione (2,5%), nuovi ordini al settore manifatturiero per beni di consumo (5,9%), tempi di consegna dei fornitori del settore manifatturiero (2,9%), nuovi ordini di beni capitali esclusa la difesa (1,5%), permessi di costruzione per nuove abitazioni private (2%), indice delle aspettative dei consumatori (1,9%), variazione mensile dell’indice S&P 500 (2,9%), e la differenza tra il tasso “overnight” e quello delle obbligazioni statali a scadenza decennale (33%)
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Nessuna presa di posizione forte sulla Grecia, anche se le indiscrezioni davano per certa l’accettazione di un default . Borse che iniziano a scendere, Euro debolissimo.
Poi sono usciti comunicati molto nebulosi, dove non si capiva esattamente cosa si era deciso. E nulla poteva essere peggiore dell’indecisione in questo momento, e così la borsa vira violentemente in negativo. Ma poi…la luce. Arriva un comunicato anche se molto spartano, e la borsa vola, con un Euro in gran recupero.
Il vero protagonista del meeting è l’EFSF, questo misterioso contenitore salva Euro che fino ad ora non aveva grosse implicazioni operative. Da oggi non sarà più così. L’EFSF (European Financial Stability Facility) infatti potrà fare cose che non poteva fare prima… E in breve il miracolo. Spread Bund BTP che crolla letteralmente (a 250 bp!, un paio di giorni fa era a 330…) e scenario da risk on. Tutti a comprare, e/o tutti a ricoprirsi. Sembra proprio che la crisi dell’Euro sia finita.
Evviva! Tutti salvi! Banche, stati, cittadini! Evviva…
Ma perché non ci hanno pensato prima… Forse perché questa soluzione non è indolore e non è completamente risolutiva. Ma questo il mercato oggi lo ignora. E’ gran festa. Lasciamo che si festeggi.
Ma torniamo all’EFSF. Da oggi potrà comprare direttamente sul mercato secondario (quindi mercati regolamentati tradizionali) i titoli dei paesi periferici in crisi. E se sarà necessario, si metterà in acquisto direttamente, se ci fossero forti pressioni speculative su un PIGS, per esempio. Quindi gli spreads sui vari bond periferici, contro BUND, sono destinati a stringersi (molto bene, pagheremo meno le nuove emissioni).
Ma l’interventismo dell’EFSF potrebbe anche voler dire un’altra cosa: il debito greco è posseduto per il 70% da banche. Non si esclude che addirittura non si siano raggiunte delle intese per un buy back da parte dell’EFSF proprio di debito greco dalle banche. Ecco spiegato anche il mega rally del settore.
..... da intermarket&moore
è da una vita che ignoro i suoi commenti ma adesso sta inondando il blog di naz con i suoi deliranti messaggi fatti a immagine e somiglianza di quelli sputati sul suo BLOG