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Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi agisce a proprio rischio e pericolo.
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1075 è stato il punto più basso sullo S & P 500? Credo che questo è altamente improbabile. Le forze che stanno spingendo il mercato verso il basso dalla fine di luglio non sono neanche lontanamente in esaurimento. Rivediamo brevemente. 1. Crisi in Europa. La crisi europea ha due dimensioni principali. In primo luogo, vi è la crisi del debito sovrano dei paesi periferici. In secondo luogo, vi è una crisi bancaria emergente che è un derivato della crisi del debito sovrano. Ci sono molti impedimenti istituzionali e politici per attuare le soluzioni necessarie. Così, la minaccia di una vera e propria crisi del debito sovrano e crisi bancaria in Europa dovrebbe continuare a perseguitare il mercato per diversi mesi prima che gli europei siano,in ultima analisi, costretti a riunirsi per prendere le misure decisive necessarie per salvare l'Unione europea. 2. Crisi fiscale negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono assolutamente divisi politicamente su come affrontare i loro problemi fiscali. E 'improbabile che il Super-Comitato negli Stati Uniti sarà in grado di elaborare qualsiasi tipo di soluzione fino all'ultimo momento, e anche allora le soluzioni proposte rischiano di essere insufficienti. 3. Minaccia di una recessione globale. Le crisi di sopra in via di sviluppo hanno gravemente danneggiato la fiducia dei consumatori e del business in tutto il mondo. Questo ha causato una perdita di slancio economico che minaccia di portare le economie sviluppate in vera e propria recessione, con conseguenze potenzialmente disastrose . Indebolimento della domanda nel mondo sviluppato si ripercuotono nettamente rallentando l'attività economica nei paesi in via di sviluppo come Brasile e Cina. L'Economia del Brasile sembra essere in modalità di contrazione. L'economia cinese è apparentemente in mezzo a un significativo rallentamento e causa di gravi squilibri costruiti in economia, sarà molto difficile progettare un "atterraggio morbido". Nessuno di questi problemi saranno risolti immediatamente. E 'mia speranza che le forze sopra descritte continuerànno a esercitare una pressione al ribasso sui mercati globali e sul mercato azionario degli Stati Uniti in particolare (^ GSPC, ^ DJIA, IXIC ^, ^ NDX, SPY , DIA , QQQ ) portandolo per i prossimi 2-4 mesi, al minimo. Quindi, credo che sia molto probabile che nel corso dei prossimi 2-4 mesi, il livello di 1.075 sull'indice S & P 500 sarà testato e probabilmente violato verso la mia area di destinazione di circa 950-1,020 sull'indice S & P 500 . Strategia di mercato E mia speranza che il rally attuale del mercato azionario si esaurirà ai livelli di ritracciamento del 50% o livelli di ritracciamento del 67% sullo S&P 500. Questi livelli corrispondono a 1.154 e 1.180 sul livello dell'indice S&P 500, rispettivamente. Ho acquistato put per novembre sullo SPX alla chiusura di Mercoledì con l'S & P 500 vicino a 1.142. Vorrei uscire dalla posizione se il livello di 1.155 sarà superato al rialzo. Vorrei riaprire nuovamente la posizione sopra 1.170 con un livello di stop definitivo a circa 1.190. Io credo che gli investitori dovrebbero approfittare di questo rally per alleggerire le azioni e / o avviare posizioni corte. Io credo che le azioni interessanti come Apple ( AAPL ), Microsoft ( MSFT ), Intel ( INTC ), AT & T ( T ), Verizon ( VZ ), Pepsi ( PEP ) e Goldman Sachs ( GS ) sarànno disponibili per l'acquisto a prezzi 10 % al 20% più bassi rispetto ai livelli attuali. Disclosure: Io sono lungo con put sullo SPX. libera traduzione da James A. Kostohryz |
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Fino a una settimana fa, il rimbalzo si era estrinsecato in termini di volatilità. Ora sta prendendo corpo, aiutato dal forte pessimismo segnalato l’ultima settimana dagli indicatori di sentiment. Tipicamente, questo tipo di recuperi puo’ arrivare a un 20 +/- 5% dai minimi (dipende da diversi fattori): grosso modo, ed a rigorosa condizione che non vengano rotti i minimi di quest’ultima settimana, specie sulla borsa USA, gli indici potrebbero quindi tornare verso 2350-2420 ES50, 16000-16500 MIB, 6000-6300 Dax, 1200-1250 S&P. Questi sono livelli indicativi, che potrebbero essere leggermente ecceduti se al rimbalzo si unissero ad esempio gli hedge funds. Ma la disciplina dice: (A) che il primo grosso recupero dopo un minimo è quasi invariabilmente da vendere; (B) che l’ipotesi di inversione o di un movimento di recupero piu’ ampio potrà essere esaminata solo dopo una fase di stabilizzazione.
Alla fine il tanto sospirato breakout dei 15000 punti è arrivato, ovviamente non senza incertezze, e comunque a fatica. Il movimento messo a segno ieri è piuttosto importante poichè ha consentito all'indice italiano di uscire dal canale ribassista di breve termine, e di tornare sopra l'area dei 15000 punti dopo poco più di un mese. Non solo. E' stata interrotta anche la parabolica evolvente di medio periodo con orientamento ribassista che aveva depresso le quotazioni a partire dallo scorso febbraio. La risalita sopra 15000 ha inoltre completato il doppio minimo effettuato attorno ai 13150 punti nelle sedute del 13 e del 23 settembre (realizzati 13192 e 13115), la cui valenza è rafforzata notevolmente dalla doppia dragonfly doji line. Osservando gli oscillatori leading possiamo notare delle nette divergenze positive che persistono da circa due mesi, in particolare quelle sull'Rsi 14 e sul MACD. Gli elementi per un'inversione di tendenza ci sono tutti, e non solo per un semplice rimbalzo tecnico, ma anche in un orizzonte temporale di medio termine. La tendenza ribassista di primavera, accentuatasi nel corso dell'estate, dovrebbe dunque essere giunta con buona probabilità al termine. Il primo ostacolo/obiettivo che il mercato dovrebbe incontrare è posto nell'area 16000/16200 punti, livello oltre il quale ci sarebbe spazio per arrivare alla verifica della trendline ribassista che trae origine dal massimo relativo di maggio, e che nelle prossime due/tre settimane transiterà nell'area 16800/17000 punti. Prima di arrivare su questi livelli ci attendiamo (dopo il test dei 16000) un veloce riaggiustamento e consolidamento che potrebbe estendersi fino a 15200, a ridosso del supporto rialzista di breve ancora da verificare. Questa eventuale correzione consentirebbe di scaricare l'ipercomprato sugli oscillatori più veloci, e attirerebbe quei compratori che sono rimasti scettici di fronte alla correzione sui 14000 punti che ci siamo lasciati alle spalle nelle scorse sedute. IL target è dunque ipotizzabile in area 16800/17000 punti per le prossime due/tre settimane. Solamente il ritorno sotto 14800 punti riporterebbe qualche perplessità sulla bontà del segnale d'inversione fornito in queste ultime settimane, tuttavia non si potrebbe esprimere negatività almeno finchè il mercato si manterrà sopra la soglia dei 14000 punti. Sotto quest'ultimo livello si rivedrebbero i minimi di settembre per una terza verifica.