Creato da Lucybell.68 il 25/10/2010
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A volte succede

Post n°13 pubblicato il 05 Settembre 2011 da Lucybell.68

"Ho seminato così tanti errori arrivando fin qui
che c'è tutto un sentiero fiorito alle mie spalle,... si si, fiorito!
Ti sembra strano che dagli errori nascano fiori?
Prova a guardarli da questa parte....
vedi  un groviglio di rovi e sterpaglia tu?
D'accordo ma...
Vieni di qua, guarda da questa parte....
li vedi ora i fiori?
Continuano tutt'ora a fiorire!
Visto che avevo ragione?
A volte succede.
Bada bene...non sempre."



Lucy

 

 
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Destino e Meraviglia

Post n°12 pubblicato il 02 Settembre 2011 da Lucybell.68

E' che  il Destino troppe volte ti frega...
Tu puoi credere di esser più furbo, di aggirarlo,
di arrivare prima di lui
Ma quante volte è già lì che ti aspetta...?
Chissà da quanto tempo è lì...?
Ha pazienza il Destino.
Gli basta mettersi in quel punto preciso della tua storia...
e rimanere lì, fermo... ad aspettare.
Di solito quella è una delle parti più belle della tua vita...
forse la più emozionante...!
Perchè si, non dimentichiamolo...
è dispettoso il Destino...
ma tanto!

Ma ha un fratello il Destino... anzi una sorella!
si chiama Meraviglia
O forse Sorpresa?
Non mi ricordo più.
beh....
di lei ci si dimentica a volte....
quando il Destino si è accanito un po' troppo su noi...
con  i suoi mille dispetti!
Già, soprattutto in quel caso!

Si, lo confesso...
Pure io mi ero dimenticata di Lei.

Lucy

 

 
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Hai mai visto tu?

Post n°11 pubblicato il 22 Agosto 2011 da Lucybell.68

Il mare al mattino

presto... prestissimo...

Mi alzo quando ancora tutti dormono

Fuggo in spiaggia,

quando il silenzio è rotto

soltanto dal lento sciabordio

di quelle lunghe onde...

L'immancabile cane che corre,

l'anziano mattiniero,

lì ancor prima di me...

i pescatori sugli scogli...

i gabbiani che si litigano il pesce...

o forse cantano,

si, cantano...

Fa freddo,

ho i brividi...

mi stringo a me...

e lascio che i miei pensieri scorrano

al ritmo lungo e lento di quelle onde...

E lì ho lasciato scorrere lacrime

di gioia... di malinconia...

Ma hai mai visto tu

quanto luccica

il mare da dietro una lacrima?

Lucy

 
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Sera

Post n°10 pubblicato il 20 Agosto 2011 da Lucybell.68

Quello che mi manca
scivola dai pensieri
s'insinua lentamente sotto pelle
poi sprofonda fortemente
dentro l'anima
Mi stringo
mi rannicchio
mi raccolgo
tutta stretta
in un abbraccio
forte forte
solo mio.
E' la notte che mi avvolge
nera di malinconia
e rivela a queste mura
il mio respiro
che è un affanno
E' stanchezza?
amarezza?
 mancata tenerezza?
E' forse la notte
che
inganna
i miei pensieri?
O forse li scioglie,
li libera più leggeri?
Lucy

 
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Dove?

Post n°9 pubblicato il 20 Agosto 2011 da Lucybell.68

Dove finiscono
i giorni caldi e appassionati d'amore,
quando la voce arrocata di dolore  
culmina fino a morire
in un gelido soffio d'odio,
sigillando anche l'ultimo bacio
 nel sepolcro
di quegli istanti perduti per sempre?

Lucy

 
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Peincipessa... o no?

Post n°7 pubblicato il 17 Novembre 2010 da Lucybell.68
 

Non sono Biancaneve con gli uccellini.
Nemmeno Cenerentola che piange davanti al caminetto!
Mi piace Pochaontas e il suo mondo libero...
ma mi sento un po' Mulan, perchè lei si che ce le ha toste!
Non sopporto i principi azzurri, tantomeno voglio rospi da baciare e trasformare.
La bella addormentata che è in me si è svegliata da un pezzo,
so distinguere le Bestie fuori e i belli dentro e viceversa,
ma ahimè Pinocchio non sempre ha il naso lungo e le orecchie d'asino visibili a colpo d'occhio!
Per questo tengo gli occhi belli aperti e come Jasmine esploro il mondo da quassù,
sul mio tappeto volante... da sola!
Perchè pure Alladin non mi piace, gli ho fatto fare un bel volo e l'ho buttato giù.

E ORA CHE SUCCEDE?

LE MIE MANI................. LA MIA VOCE .........

nessuno più mi riconoscerà.


 
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Una lucciola per lui (Fabrizio)

Post n°6 pubblicato il 12 Novembre 2010 da Lucybell.68
 

Vi racconto una storia.....

 


"Io porto il tuo cuore con me
  lo porto dentro al mio cuore"
 
Quante volte ho desiderato di riuscire a scrivere di lui....
Quante volte ho pensato di mettere insieme pezzi di ricordi mai veramente vissuti, ma vivi in me come la più reale e concreta esperienza mai provata...
Come si può ricordare chi non si è mai visto abbastanza?.....
e come si può amarne tanto non solo il ricordo, ma la sua presenza costante nella mia vita, se pur silenziosa e invisibile, da oltre quarant'anni?
Ho un fratellino piccolo, mai cresciuto abbastanza, eppure è nato cinque anni prima di me....
Lo "ricordo", in quell'unico mio primo anno di vita insieme a  lui, oppure ho costruito i ricordi attorno alle tante parole, alle favole tristi e meravigliose che ho sentito raccontare?
Me lo chiedo spesso.... una bambina nel suo primo anno di vita non può raccogliere informazioni tali nella sua mente da poterle concretizzare in vere immagini, voci, odori, capaci di superare lo scorrere del tempo con una forza tale da portarli con se, nella sua crescita.
Eppure la sua voce l'ho sentita.... ho toccato le sue mani, il suo viso, l'ho guardato negli occhi... ho giocato con lui....forse l'ho picchiato con le mie manine paffute ridendo... forse l'ho fatto arrabbiare....
e  l'ho fatto ridere, tanto!
Questa ricchezza me la tengo tutta.... so di averlo fatto ridere!
Me lo ripete spesso la mamma.....
"Ti voleva bene, tanto..... e diceva sempre che avevi una faccia buffa e simpatica che lo faceva ridere!"
Mi portava in giro con la carrozzina, col passeggino, passava del tempo con me....
e mi chiamava LUCCIOLA!
Ancora oggi lo adoro quel vezzeggiativo così dolce e unico, inviolabile.
Nessun'altro mi ha mai più chiamata Lucciola.
Ce n'erano tantissime nella nostra campagna...le sere estive si illuminavano non soltanto della luna e delle stelle...
poi piano piano le ho viste spegnersi, o forse allontanarsi troppo dal posto in cui ho vissuto poi, dove le lucciole non potrebbero mai essere apprezzate... lo sanno e si nascondono, visibili solo per chi le ama tanto e sa dove andarle a cercare....
Io ogni tanto le cerco.... nei miei ricordi.
Ad accendere il buio come gli occhi di mio fratello... e come il suo sorriso mai spento.
Se non in quell'unica  fotografia triste, la sola in cui ci nega un sorriso...
"Perchè mamma è così triste in questa fotografia Fabrizio?"
"Perchè gli mancavamo io e te..."
Era il giorno della comunione di mia sorella maggiore, Fiorella... io mi trovavo all'ospedale, piccola e fragilina da subito con le mie allergie gravi tanto da dover essere ricoverata... e la mia mamma era con me.
Gli mancavamo tanto....
Noi tornammo a casa...
da lì a pochi mesi se ne andò lui per non tornare più.
Come si può accettare che la vita di un bambino di sei anni debba spegnersi così, in poche ore?
Come si può accettare che in quelle corse frenetiche e spensierate incontro alla vita succeda poi che ci si debba fermare tutt'a un tratto, così, quasi come se quel sasso fosse stato messo lì apposta da qualcuno per farlo inciampare, per farlo fermare....?...
per bloccare tutto lì, come un fermo immagine che lasci l'idea perfetta di un bimbo puro e perfetto mai cresciuto, mai più contaminato da niente di brutto ....?
E' così che nascono gli angeli?
Fabrizio....
E' il perchè di tante domande della nostra vita, del nostro piccolo mondo...
Lui è chi ha permesso al mio cuore di credere che per tutto ci sia un perchè...
Era il 1969 quando la nostra famiglia poteva considerarsi una famiglia pressochè perfetta e completa.
Io ero la quarta figlia arrivata l'anno prima, e potrei giurarci che sarei stata l'ultima di una nidiata già piuttosto consistente.
C'erano le mie due sorelle più grandi di me di sette e otto anni Fiorella e Loredana, c'era Fabrizio, e io.
Tutto accadde e cambiò il corso degli eventi a cavallo del mio primo compleanno e nei due giorni seguenti.
Non ho mai osato chiedere come andò quel giorno... se ci fu una torta per me....
se i miei fratelli mi cantarono gli auguri in coro....
Non so nemmeno se già iniziavo a fare i primi passi, o se camminavo da un po', o se rotolavo come una palla, chissa?
Non ho mai osato chiedere se tutto iniziò il giorno prima, in tal caso non riesco a immaginare nemmeno un sorriso... o forse iniziò il giorno stesso del mio compleanno...
Ho sempre calcolato tutto nella mia mente, immaginato, sapendo che il 7 Luglio mio fratello si addormentò per sempre, e che tutto iniziò 48 ore prima.
Quel sasso messo lì non per caso fu una banale appendicite non riconosciuta dal medico.
Fu lo sbaglio di una  puntura antidolorifica, che non fece altro che attenuargli il dolore lasciando che il male degenerasse indisturbato e inascoltato.
Fu il destino che sorprese tragicamente congelando tutto, fermando tutto, pietrificando il tempo e le anime ....
freddo, tagliente, agghiacciante e spietato decise lui per noi, per tutti.
Scorrono veloci ora i pensieri, più frettolosi a cacciare il momento e l'idea del dolore inaccettabile che nemmeno dopo quarant'anni riesco ad affrontare in pieno...
Non avendo il ricordo del mio, riverso su di me tutti gli altri dolori, primo fra tutti quello di mia mamma.... ed è un dolore talmente insopportabile da non permettermi di soffermarmi ad ascoltarlo per più di qualche istante in modo profondo.
Ma non posso non pensare anche a quella bimba piccina, troppo piccina, che tutt'a un tratto non capì più perchè il suo fratellino non tornava... forse lo cercava... aspettava di vederlo apparire da un momento all'altro, di sentire la sua voce, di giocare con lui.... Quella bimba che vedeva tutt'a un tratto la sua mamma piangere e non alzarsi dal letto... e le sue sorelline silenziose e tristi spesso in lacrime... e il suo babbo chiuso nel suo dolore apparentemente muto..... cosa provava quella bimba non lo so, ma lo posso immaginare.
Posso immaginare tante cose, fino a confonderle con i ricordi veri e propri, tanto le ho immaginate in quarant'anni... alcune han preso forma tramite i racconti, altre fan parte di me in un modo ben più profondo e radicato nella mia anima.
Fabrizio se n'è andato e crescendo ho cercato il mio perchè.
L'ho trovato nel conseguente arrivo delle mie sorelle Fabrizia e Milena  e di mio  fratello  Matteo dopo che lui se ne andò, lasciando il bisogno disperato di mia mamma di ritrovarlo negli occhi di un altro figlio maschio.... e la mia famiglia ha continuato a crescere.
Come non pensare che quelle due sorelle e quel fratello che sicuramente non sarebbero mai nati, non siano stati il motivo per cui Fabrizio ci dovette lasciare?
Parto da lì, a trovare il mio senso, ma è solo l'inizio.... ma così importante e fondamentale per la mia vita stessa da ritenere impossibile l'idea che la vita potesse avermi mai negato la loro presenza, la loro esistenza...
quelle due sorelle che amo profondamente, legate e incastrate alla mia vita in modo così perfetto da condizionarne il corso e gli eventi...
E come non pensare che pure  nella vita delle loro figlie mie stupende nipoti non ci sia il senso della perdita di nostro fratello?
Ma mi spingo oltre.... e lo vedo pure nei miei figli.
Perchè so, ne sono certa, che da quando ho cominciato a camminare ogni passo che ho fatto l'ho percorso su una deviazione inaspettata che ha cambiato il corso degli eventi... da quando Fabrizio se n'è andato tutto ha preso una via diversa, la nostra vita stessa e il futuro che ci aspettava... ed è da lì che son partita per arrivare alla ragazzina che ha avuto fretta di formare una famiglia, di avere dei figli, questi meravigliosi figli che ho.
E sono certa  che pure il destino delle mie sorelle maggiori si sia mosso in quel senso... formando caratteri più o meno chiusi, più o meno ribelli, più o meno fragili... muovendo i loro passi partiti da quel giorno terribile che ha cambiato tutto.
Permettendo loro alcune scelte a discapito di altre.... formando le loro idee, i loro pensieri...
combattute tra il dolore passato e la goia di voler crescere, vivere e andare avanti.
Impossibile immaginare la nostra vita diversa da quella che è stata, parlando di persone ed esistenze, non certo di avvenimenti.
Però...
perfino nelle rose della mia mamma ritrovo un po' di mio fratello....
e lo ritrovo immenso nella donna meravigliosa e forte che è riuscita a diventare per amore di tutti noi.

So bene che ogni evento modifica il successivo, ma ci sono esperienze e avvenimenti che più di altri hanno questo potere.
Fabrizio se n'è andato, ma quanto ci ha lasciato è incalcolabile.
Fabrizio è il punto da cui partire, la risposta a mille domande che ancora arriveranno...
Non solo....
Fabrizio è l'angelo più bello del nostro cielo.
 
Oggi ho ritrovato una Lucciola, si è accesa e l'ho appoggiata qui,
a far luce sulle parole che son riuscita a trovare per Lui.
Lucy
 
 
 

 
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Mi ricordo... si mi ricordo

Post n°5 pubblicato il 11 Novembre 2010 da Lucybell.68
 


 

 


Chissà perchè, mi ritrovo a ricordare la mia infanzia più frequentemente e intensamente in questo periodo...
succede sempre in autunno.
Solitamente mi è difficile riportare a galla tanti ricordi di allora...
Ho nella mente i miei vissuti più, chiamiamoli, "importanti"...
Episodi determinanti... quelle piccole grandi tappe come potrebbe essere stato il primo giorno di scuola, o una gita particolarmente eccitante... un compleanno speciale e così via...
Accanto ai bei momenti scorrono forse più numerose e nitide le immagini e le parole di episodi tristi... purtroppo. 
Ma sono veramente pochi gli imput rimasti nella mia mente, e di solito non bastano a trattenere quei flash improvvisi che riportano un suono, una voce, un odore che potrebbero dare il via a ricordi più intensi, lunghi e dettagliati.
Sfuggevoli perchè troppo inconsistenti... svaniscono così, in un attimo.
Li ho forse cancellati troppo per far spazio ad altre priorità ...
forse per lasciar posto ai ricordi più belli e importanti...
o forse la donna che son diventata rinnega inconsciamente quella bimba fragile, malatina, timida e insicura e la sua infanzia troppo triste a guardarla da qui...  
Ma è in autunno,quando il sapore di nostalgia si fa più intenso, quando i ricordi han più tempo per prendere forma, che con  la mia mente torno più volte a quel tempo lontano, in quella casa di campagna che mi ha visto crescere per i primi undici anni della mia vita...
Col babbo contadino, la mamma a far le maglie anche di notte per arrotondare lo stipendio e non far mancar mai nulla (il necessario non mancava mai) a una famiglia che poco ci calava per poter formare una squadra di calcio (quasi tutta al femminile, ben inteso!)...
con tanti gatti, svariati cani, i conigli, le galline....
Qualche intruso da cacciare, apparso all'improvviso nei posti più misteriosi e disabitati (topi, ragni e bisce in quantità industriale) ma che non mi impedivano di andarmi a intrufolare anche negli angoli più oscuri di una stalla in disuso, di una cantina fredda, buia e ammuffita dove perfino le mele se per errore ci entravano un attimo, mettevano le gambe e scappavano via!
(Ora rabbrividisco se incontro anche solo un grazioso ragnetto di città, elegante, con la silhouette perfetta, lungo si ma longilineo, lontano parente dei grassi pelosi ragni di campagna! )
Era vecchia la mia casa...vecchia già allora.
Ricordo un giorno, una coppia di anziani che arrivò chiedendo commossa di poter dare ancora uno sguardo alla loro casa di un tempo... e credetemi, era già vecchia anche quando ci abitavano loro!
"Le case matte"... così si chiamava la mia casina!
Era un'abitudine dei tempi passati dare il nome alle vecchie dimore di campagna! Non solo alle corti ma anche alle comuni case contadine...
Potevo abitare in un posto normale io?
La mia bella casetta quasi isolata in mezzo alla campagna, rigogliosa di immensi filari di vite, a perdita d'occhio...
e di frutteti...e  campi di "frumentone" (che crescendo cominciai a chiamare Mais), quanto mi piaceva sgranarlo seduta sull'aia insieme al babbo!
C'era il mio albero!
Tutte le bimbe di campagna hanno un albero, o se non ce l'hanno dovrebbero averlo !
Proprio lì, accanto al fosso, a due passi da casa mia...
ce n'erano tanti di alberi, ma se voi aveste visto cos'era quell'albero...! Com'era....!
Era perfetto. Una chioma immensa e scomposta, selvaggia....
mi stendevo sull'erba sotto di lui, a rimirare il cielo tra i rami...
e a fantasticare di storie d'amore delicate e dolcissime che potevano durare ore...o almeno fin quando non arrivavano a rompere le scatole qualcuna delle mie sorelle!
Queste son le immagini che mi tornano alla mente senza che siano un vero e proprio ricordo preciso, ma vari istanti mischiati  e ripetuti a formare un unico pensiero che mi porta a quell'albero...
La stessa cosa mi accade ripensandomi a saltare i fossi, a raccoglier viole a primavera...e margherite a mazzi per poi farne con ago e filo ghirlande e braccialetti! e a rinocorrere le lucciole nelle calde sere d'estate, sotto un cielo di stelle così fitte che ora non riesco più a vedere... Forse son sparite tante stelle...
E' strano come riesca a ricordare questi momenti vissuti in perfetta solitudine, distaccati dagli altri quotidiani giochi che facevo con le mie sorelle!
Fuggivo spesso,appena potevo.... e m'intrufolavo nella campagna di alberi fitti, la mia foresta incantata...
a "esplorare" nuovi cantucci, angoli "remoti" e sconosciuti ingigantendo un mondo ben più piccolo di come lo percepissi io...
Tutto diventa più piccolo crescendo... o forse allora era davvero più grande!
E mi rivedo a cercar funghi insieme a mamma, che per la nostra gioia poi  friggeva infarinati croccanti e gustosi, più buoni delle patatine fritte! O a raccogliere i "Riccioni" nel prato, che se devo dirvi cosa siano di preciso, proprio non saprei...una specie di radicchio selvatico forse, non so...
E mi rivedo ...
e Lo rivedo...
babbo mio caro a lavorar la terra.
Sul trattore ad arare il campo... o su una scala altissima a potar le piante... a raccogliere le mele e le pere riempiendo cassette che si ammucchiavano in un batter d'occhio!
E seduta sotto al portico con lui, senza parlare, ad ascoltare il battere potente e rindondante della pietra sulla "ferra" (che altro non era che la falce) ipnotizzata da quel ritmo che aiutava i miei pensieri a scorrere chissà dove...
Queste immagini scorrono davanti a me...
come a sfogliare un libro di ricordi che prende vita scrivendo...
Fino ad arrivare al culmine, nel vivo del mio cuore, quando rivedo le sere d'autunno e dell'inverno,quelle che arrivavano presto a rinchiuderci in casa...
Uniti insieme  in quell'unica stanza, l'unica riscaldata....
Così piena e fitta d'amore e calore che non mi stupirei se fosse esplosa...
C'era tutto lì dentro.
Ed è bellissimo riuscire a ricordare anche le cose belle, e dimenticarmi di quelle più tristi.
L'autunno mi aiuta in questi processi  di ricordi a volte difficoltosi...
mi aiuta cominciare a scriverne...
così tanto che se volessi potrei continuare ancora e ancora perchè è bellissimo! 
Ma termino qui .
Saluto quella bimba, gli uccellini, le farfalle, il gatto,
le lucciole, gli alberi, il prato...
e torno grande. 

Lucy

 

 

 

 
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IL MIO PRIMO MIRACOLO (UN UOMO TRANQUILLO)

Post n°4 pubblicato il 11 Novembre 2010 da Lucybell.68
 

Sono passati più di 22 anni da quel giorno che sei arrivato...
Il primo miracolo a cui ho assistito sei stato tu.
Credevo di essere una donna, allora, lo compresi più tardi che ero poco più di una ragazzina...
Non avevo ancora compiuto 20 anni...
Ero più giovane di te ora...ma ero lì, pronta da un pezzo ad accogliere il tuo arrivo.

Era stato programmato un cesareo, per vari motivi il medico lo preferì...ma quella sera, quando mancavano ancora dieci giorni a quella data, tu decidesti che era arrivato il momento di farti vedere, e di farmi già capire quanto saresti stato tu il padrone della tua vita...
Il parto si era proprio avviato... non erano, come già era successo, false contrazioni di un falso allarme...
Quella sera il tuo caldo nido si ruppe, segnale inequivocabile che eri pronto per nascere.
Non sto qui per descrivere quello che provai in quei momenti...
di serenità... quanta serenità provavo...
la pace nel cuore... l'amore puro mi avvolgeva, tutto quello del mondo era in mio possesso in quel momento...
di pace, inspiegabile pace...
Stavo per avere il mio bambino tra le braccia...
l'avrei potuto toccare, guardare, annusarne l'essenza di un profumo che sarebbe stato ineguagliabile...

L'ospedale mi accolse, amico.
Le ostetriche si avvicendavano intorno a me, coi loro movimenti di prassi.
Il tempo scorreva scorreva... lento e tranquillo...
Le contrazioni...
Si che ce le avevo le contrazioni...già...!
"Ma non ti fanno male?" Ricordo questa domanda che mi fece un'ostetrica.
Mi guardava un po' sorpresa... credo lo fosse nel trovare in me una serenità particolare e insolita.
In effetti c'era il dolore, sempre più forte, delle contrazioni...
Va beh... Io stavo pensando a quando t'avrei avuto in braccio.
Era impossibile che da li a poco ti avrei strinto a me...!
Stavo sognando?
Il tempo passava...
Qualcosa però non funzionava per il verso giusto...e se in un primo tempo,visto il parto avviato, si poteva prospettare tranquillamente un parto naturale tralasciando l'idea del cesareo programmato, qualcosa nelle ore seguenti fece si che dovetti rinunciarvi.
Così in sala operatoria, pronta... per addormentarmi...
"Ma sarà nato per le 6?"domandai "E io sarò sveglia?".....
Tutt'a un tratto il mio stato d'animo cominciò a mutare...
Un flash che mi diceva che non avrei voluto addormentarmi, ormai mi ero già convinta che ti avrei visto uscire,  e subito dopo strinto al mio seno,appoggiato al mio cuore... M'incupii... ma la stanza si offuscò... le voci intorno si attutirono... e mi addormentai

Aprii gli occhi...erano poco dopo le 6...
Non riuscivo a parlare...
Fissavo chi c'era intorno a me...
qualcuno lo capisce che ho bisogno che mi diciate qualcosa, subito????
Strano, a pensarlo ora, come abbia impressa nella mente momenti che, vista l'anestesia, sarebbero stati sepolti nei meandri della mente con molta probabilità...e invece no... impressi ed indelebili, ancora qui davanti ai miei occhi... ma ancor di più fissati nel cuore..
E l'angoscia che provai nel non averti più dentro di me, e nemmeno lì, accanto a me, non la dimenticherò mai.

"Il mio bambino...Voglio vedere il mio bambino..."

Lo ripetevo come un disco rotto... qualche frase per assecondarmi la ricordo, ma ricordo ancora meglio che il mio bambino, tu, ancora non me l'avevano ridato!

Un medico, l'anestesista, mi prese la mano e mi tranquillizzò dicendomi che presto senza ombra di dubbio ti avrebbero portato da me, il tempo di sistemare alcune cose...
mi sorrideva e guardava con affetto e simpatia...
io strascicavo le parole... quelle uniche parole ripetitive... mezza addormentata...

Quante ore passarono tesoro mio non te lo so dire, ma erano veramente troppe.
Ti guardavo da lontano, ora in quella stanza d'ospedale, mentre dietro quel vetro mani e braccia ti rivoltavano, e tu urlavi disperato...io non ci riuscivo ad urlare, non ce l'avevo il fiato e la voce.
Il taglio cominciava a far veramente male, perfino respirare era un problema...di parlare non se ne parlava proprio.
Ricordo che ancora però riuscivo a chiedere di te, io volevo solo te, una parte di me che tutt'a un tratto non trovavo più...!

Arrivò il mio amico anestesista a trovarmi...
"Allora, come andiamo? L'hai visto il tuo bellissimo bambino?"
Lo vidi arrabbiarsi, alla mia risposta, e partire in quarta verso la nourse!
Quello che disse, non lo potevo sentire, ma so solo che dopo un mezzo minuto ti vedevo arrivare, in braccio all'infermiera...
Urlavi. urlavi disperato!! Ti era antipatica quella donna vero?Sapessi a me!
Ti adagiò al mio fianco... io troppo piena di tubicini, bloccata in quella posizione, potevo solo appoggiare il mio viso al tuo, baciarlo, e per la prima volta sentire il velluto della tua pelle ,e quel profumo incredibile ed indescrivibile, un misto di talco e fiori....
e tu in un 'attimo non piangesti più...
il tuo viso contro il mio...di nuovo io e te, soltanto io e te.

La notte seguente deliravo, si era alzata la febbre.
Il risveglio dall'anestesia mi lasciò indifesa con un dolore atroce di contrazioni in un ventre lacerato...
Ecco...quello fu un dolore insopportabile...
reso insopportabile ancor di più dal sentire il tuo pianto, e la mia impossibilità di poterti venire a prendere...
Una notte lunga...troppo...l a nostra prima notte che non eravamo insieme, non doveva andare così...tu avevi bisogno di me, e io ne avevo così tanto di te...!

Ma in qualche modo passò.
I giorni seguenti furono un continuo miglioramento del mio stato fisico...
Ma tu, mio tesoro infinito, non la volesti più lasciare la tua mamma...
E sono convinta che fu per quella brusca sbagliata separazione da me, che per un lungo, lunghissimo periodo, non ci fu nessuno che conquistò il tuo cuore...
Urlavi disperatamente fino a trattenere il fiato se qualcuno pretendeva di prenderti in braccio, di cullarti...
di poter godere del tuo musino così bello...
Dio quant'eri bello..!Perfetto, il mio primo miracolo...
Volevi solo me....
E io tesoro ti guardo ora, uomo, meraviglioso dentro e fuori...
Ti rubo un bacio appena posso...Una carezza...
La tua pelle di velluto è cambiata... la barba è spuntata in fretta...Tu sei cresciuto in fretta...

E quando mi dicevano..." Mollalo che se no poi non si stacca più da te..!"... li lasciavo parlare.
Sei cresciuto, sei diventato un'uomo, indipendente, forte, e hai un carattere meraviglioso...
Tosto, intelligente...e tranquillo......
Sei il mio meraviglioso uomo tranquillo.


 
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DOVE FINISCE L'AMORE CHE NON PUOI DARE?

Post n°3 pubblicato il 11 Novembre 2010 da Lucybell.68
 

Se solo l'amore fosse per chi si merita amore, e non per un qualche altro assurdo motivo che muove i tuoi sensi e fa esplodere le tue emozioni...
Se fosse per chi ti riversa amore a secchiate, per chi ti capisce, per chi ti protegge e difende...
Per chi è sempre pronto ad ascoltarti, a darti una spalla su cui piangere o anche solo per appoggiarti...
Se fosse... se solo potesse essere...
E invece no.
Si riversa amore troppo spesso, o ciò che vogliamo chiamare amore, addosso a chi non lo sente nemmeno.
Lo si riempie di nostri sogni e desideri, abbondanti e copiosi sui quali avvolgerlo di attenzioni...
Si spendono e donano ore, giorni, mesi, anni, per queste persone capaci solo di rubare...
Sarebbe mica tutto più facile se ci fosse una regola precisa che facesse scattare l'amore per chi ti ama tanto?
Per chi ti ama troppo?
E sarebbe mica bello che quella stessa regola permettesse al tuo cuore di chiudere le valvole degli sprechi, quelle che lo fanno lavorare per niente, stancandolo forse troppo, prima del tempo...? quasi volesse davvero "morire d'amore"?


Se solo l'amore fosse per chi si merita amore, e non per un qualche altro assurdo motivo ..............



 Ma se almeno l'amore sprecato servisse a qualcosa...

Che ne so... a far nascere i fiori... le nuvole... i prati ...

Dove finisce l'amore che non puoi dare? Lucy

 
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C'E' UN POSTO

Post n°2 pubblicato il 11 Novembre 2010 da Lucybell.68
 

C'è un posto dove ho appoggiato attimi indescrivbilmente belli.
E' lontano da qui, da dove abito io....
E' lontano anche il tempo in cui i miei passi vi han lasciato impresse le loro impronte lievi, leggere...
E' un posto fatto di sabbia e polvere... di odore di resina e salsedine... di altissime cime di pini che piegavano a un vento che non arrivava fino a terra....
di corse di scoiattoli, canti assordanti di cicale e risate contagiose di bambini...
E'un posto dove il mare spingeva indietro le nuvole e il sole continuava a splendere...
Dove il tramonto era un incendio nel cielo e nei cuori...  e indorava i capelli, la pelle, mentre canti e cori si alzavano sulla spiaggia a salutare il giorno che finiva...
Ed era un posto dove le stelle cadevano a profusione ...
e i desideri si sprecavano... tanto non c'era nient'altro da desiderare!
Era il posto dei momenti più belli della mia vita, della sua, della nostra...
Quando tutto era ancora gioia e solo gioia... e c'eravamo tutti, non mancava nessuno.
Era il posto di una felicità che ancora mi porto nel cuore, fortunata io.... perchè tutti dovrebbero poter avere una felicità tanto grande da ricordare...
un posto dove appoggiare momenti indescrivibilmente belli che nessuno mai porterà via.
E ancora mi da felicità poterci ritornare anche solo col pensiero.

Lucy

 
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UN BLOG PER FACEBOOK

Post n°1 pubblicato il 11 Novembre 2010 da Lucybell.68
 


In questo blog raccoglierò scritti
che voglio condividere
con i miei contatti di Facebook!
(Face non è ben attrezzato per questo genere di post, no)

Tutto il resto non mi interessa.

 
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