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Post n°58 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da valcristallina
...questa mattina ero in macchina e, come mi capita spesso quando sono alla guida, la mia mente ha iniziato a vagare per i fatti suoi, aiutata, molto dalle note di alcune canzoni che uscivano fuori dalla radio. Ho fatto un tuffo indietro nel passato, da quello remoto a quello più recente. Uno ad uno mi sono passati davanti agli occhi tutti gli uomini che hanno avuto un ruolo importante nella vita. Il primo, soprattutto. Strano era tanto che non pensavo a lui. Ancora oggi quando la mia mente si rifugia nei ricordi il mio corpo si ribella e sale la rabbia. Non credo di essermi mai perdonata di avere permesso a qualcuno di fare tutto quello che ha fatto...quante umiliazioni, fare i conti con la paura, con il senso di solitudine e di vergogna che avevo dentro, la forza che non avevo per ribellarmi a qualcuno che a piccole dosi mi ha rubato l'adolescenza e stava tentando di togliermi i miei sogni. Quando lui se ne è andato, si è portato via anche una parte di me lasciandomi davanti solo il niente...l'immagine che rende l'idea è quella di un bosco appena distrutto da un brutto incendio. Con grande fatica ho lentamente riconcimato e piantato nuovi alberi....ci sono voluti anni per accettare....anni per concedermi un perdono che poi non so neanche se è totale....è una porta chiusa quella nascosta nel buio e coperta da piante rampicanti che ne evitano la vista...però ci sono momenti...come quelli di oggi in cui mi giro e la vedo.... In quest'ultimo periodo ho dovuto chiudere un'altra porta che avevo spalancato con l'illusione che chi mi aveva promesso di proteggermi, chi mi aveva promesso che non avrei dovuto difendermi avrebbe mantenuto quelle promesse....in molti momenti sono stata sul punto di aprire insieme a lui quella parte della mia vita che voglio dimenticare, ma più di un viaggio in superficie non mi sono mai sentita di farlo...in un momento stato per parlare, ma mi bloccai perché il mio istinto mi suggeriva di non fidarmi....già il mio istinto...che ho voluto mettere da parte perché la persona che avevo di fronte mi ragalava quelle emozioni che avrei voluto vivere a 18 anni...ma dentro sapevo che non sarebbe durata...ero coscente delle nostre diversità così profonde nell'anima da non lasciare spazio ai dubbi....eppure sono ancora lì davanti quella porta chiusa. Questa volta ho protetto la mia dignità. E sono serena. So che passerà, ci vuole del tempo. Le ferite si cicatrizzano. Non mi ha più cercata, come gli avevo chiesto (ma non credo per rispetto nei miei confronti, quanto perché avrà trovato il nuovo giocattolo che butterà via tra 4 mesi) e non so più niente di lui, ma mi auguro che abbia smesso di fare la vittima con se stesso ed abbia invece tirato fuori la grinta, che ha, ben nascosta ma c'è, per reagire e per smettere di essere un ragazzo e decidere di diventare un uomo....... Intanto il mio nipotino cresce...tra quindici giorni compirà il terzo mese di vita (la mammina, infatti, è alla decima settimana di gestazione) e così potrò finalmente dargli il regalo che gli ho comprato in Francia! Oggi una mia cara amica ha subito un intervento delicato...l'ennesimo....la sua forza d'animo è veramente un raggio di sole....con l'augurio che anche lei possa trovare la sua isola felice di serenità! |
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