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PROTESTA

Post n°89 pubblicato il 03 Agosto 2023 da cristianma.80

Non so se la disastrosa decisione dei cambiamenti assurdi della viabilità a Milano sia soltanto “opera” sua o vi abbiano contribuito altre “menti eccelse...!”. Con l’eccezionale casino creato dalla vostra “rimodulazione!?!” dei mezzi di trasporto, che erano sicuri, affidabili, conosciuti, vuole forse dimostrare ai cittadini di Milano quanto lavorate? quanto siete abili? Macché assessore Censi!!..avete (ha?..) solo fatto un gran pasticcio, ingenerando nella maggioranza dei cittadini molta confusione e molta incertezza! Non può neppure immaginare le lamentele della gente quando si rende conto che il bus 73, tanto comodo e “sintetico” nel suo tragitto, anche per la gente che non va all’aeroporto, è stato soppresso! Ha idea della rabbia di chi dal bus 54 che conduceva comodamente a 2 passi dal Duomo si vede scaricare alla fine di corso Plebisciti per incrociare, dopo un tragitto a piedi, il bus 61? Forse vi siete inventati questa “bella trovata” per costringere la gente a prendere la metropolitana? Egregio assessore, non credo sia stata una buona idea e mi auguro che in Comune...ritroviate il buon senso! Distinti saluti prof. Giuliana

 
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UN PO’ DI STORIA….

Post n°88 pubblicato il 13 Luglio 2023 da cristianma.80

L’ ASSEMBLEA COSTITUENTE CHE APPROVO’ IL TESTO DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Presidente (Terracini). L’ordine del giorno reca: Votazione finale a scrutinio segreto della Costituzione della Repubblica Italiana. Ha facoltà di parlare l’onorevole Ruini . Ruini , presidente della Commissione per la Costituzione. Onorevoli colleghi con la seduta di poche ore fa il compito dell’Assemblea Costituente può dirsi adempiuto. Ecco il testo definitivo della Costituzione che mi appresto a consegnare al presidente dell’Assemblea. Era un compito difficile e faticoso. Il Comitato di redazione è apparso molte volte quasi una mitica unità ; i suoi membri si sono divisi ed hanno combattuto fra loro; ma dopo tutto vi è stato, e si rivela oggi, uno spirito comune, uno sforzo di unità sostanziale.(…) Questa è un’ora nella quale chi è adusato nelle prove parlamentari, chi ha conosciuto il carcere politico, è preso da una nuova e profonda emozione. E’ la prima volta nel corso millenario della storia d’Italia, che l’Italia unita, si dà una libera Costituzione. Un bagliore soltanto vi fu, cento anni fa, nella Roma repubblicana di Mazzini. Mai tanta ala di storia è passata sopra di noi.(…) Dobbiamo darci la nostra Costituzione in una situazione tragica; dopo la disfatta; dopo l’onta di un regime funesto. Dobbiamo cercare di costruire qualche cosa di saldo e di durevole mentre viviamo in piena crisi politica, economica,sociale. Ebbene vi siamo riusciti. (…) Questa carta che stiamo per darci è essa stessa un inno di speranza e di fede. Infondato è ogni timore che sarà facilmente divelta, sommersa, e che sparirà presto. No; abbiamo la certezza che durerà a lungo e forse non finirà mai e si verrà completando e adattando alle esigenze dell’esperienza storica. Pur dando alla nostra Costituzione un carattere rigido, come la tutela delle libertà democratiche, abbiamo consentito un processo di revisione che richiede mediata riflessione, ma che non cristallizza in una statica immobile. (…) La formulazione della nostra Costituzione non poteva che svolgersi con metodi democratici. (…) Tutti i rappresentanti del popolo, tutte le correnti del popolo da essi rappresentate possono dire: questa Costituzione è mia perché l’ ho discussa e ho messo qualcosa. (…) Quando oggi voteremo, il largo suffragio che daremo alla nostra Costituzione attesterà che, malgrado i dissensi e le lacerazioni, è scaturita dalle viscere profonde della nostra storia, la convergenza di tutti in una comune certezza; il sicuro avvenire della Repubblica Italiana ( vivissimi generali applausi).Con queste dichiarazioni mi onoro consegnare al presidente dell’ Assemblea Costituente il testo definitivo della Carta Costituzionale. L’Assemblea sorge in piedi – ( Vivissimi, generali, prolungati applausi ) – Da una tribuna un gruppo di garibaldini intona l’inno di Mameli ripreso dall’ Assemblea e dal pubblico delle tribune ( Rinnovati vivissimi applausi). (…) Presidente. Dichiaro chiusa la votazione a scrutinio segreto. Invito gli onorevoli segretari a numerare i voti.(…) Proclamo il risultato della votazione a scrutinio segreto: Presenti e votanti : 515 Maggioranza: 258 Voti favorevoli: 453 Voti contrari: 62 L’Assemblea approva – l’Assemblea si leva in piedi – Vivissimi, generali, prolungati applausi cui si associano i giornalisti dalle tribune della stampa- Sì grida: Viva la Repubblica! (Nuovi, prolungati applausi). Presidente- Onorevoli colleghi! E’ con senso di nuova e profonda commozione che ho pronunciato or ora la formula abituale con la quale, da questo seggio, nei mesi passati ho, cento e cento volte, annunciato all’Assemblea il risultato delle sue votazioni. Di tutte queste,delle più combattute e delle più tranquille, di quelle che videro riuniti in un solo consenso tutti i settori e giorno per giorno, vennero svolgendosi con un legame non sempre immediatamente conseguente in significati e intenti, affermandoli definitivamente e senza eccezione con legge fondamentale di tutto il popolo italiano. (…) Noi consegniamo oggi a chi elesse il 2 giugno la Costituzione; noi abbiamo assolto il compito amarissimo di dare avallo ai patti di pace che hanno chiuso ufficialmente l’ultimo tragico e rovinoso capitolo del ventennio di umiliazioni e di colpe ( applausi); e con le leggi elettorali, stiamo apprendo il ponte di passaggio, da questo periodo ancora anormale, ad una normalità di reggimento politico nel paese nel quale competa ad ogni organo costituzionale il compito che gli è proprio ed esclusivo: di fare le leggi al Parlamento; al Governo di applicarle; ed alla Magistratura di controllarne la retta osservanza. Ma con la Costituzione quest’ assemblea ha inserito nella struttura dello Stato repubblicano altri organi, ignoti al passato sistema, suggeriti a noi dall’esperienza dolorosa o dettati dall’esperienza della vita sociale economica del paese. Tale Corte delle garanzie costituzionali, sancita a difesa dei diritti e delle libertà fondamentali, ma non a preclusione di progressi ulteriori del popolo italiano verso una sempre maggiore dignità dell’ uomo, del cittadino, del lavoratore. (…) Noi lo sappiamo oggi ciò che avrebbe superato le nostre possibilità. Ma noi sappiamo di avere posto, nella Costituzione, altre parole che impegnano inderogabilmente la Repubblica a non ignorare più quelle attese, ad applicarsi risolutamente all’apprestamento degli strumenti giuridici atti a soddisfarle. La Costituzione postula, senza equivoci, le riforme che il popolo italiano, in composta fiducia, rivendica . Mancare all’impegno sarebbe, nello stesso tempo, violare la Costituzione e compromettere, forse definitivamente, l’avvenire della nazione italiana (vivissimi applausi). (…) M’inchino reverente alla memoria di quelli che cadendo nella lotta contro il fascismo e contro i tedeschi pagarono per tutto il popolo italiano il tragico e generoso prezzo di sangue per la nostra libertà e per la nostra indipendenza (vivissimi generali applausi); con voi inneggio ai tempi nuovi cui col nostro voto, abbiamo aperto la strada per un loro legittimo affermarsi. Viva la Repubblica democratica italiana, libera, pacifista ed indipendente! (vivissimi, generali prolungati applausi) – si grida: Viva la Repubblica! Viva il presidente Terracini! (Nuovi , vivissimi, generali applausi). De Gasperi, presidente del Consiglio dei Ministri. Chiedo di parlare. Presidente. Ne ha la facoltà. De Gasperi,(vivi applausi al centro). (…) Il governo ora, fatta la Costituzione ha l’obbligo di attuarla e di farla applicare: ne prendiamo solenne impegno. Noi tutti però sappiamo, egregi colleghi, che le leggi non sono applicabili se accanto alla forza strumentale che è in mano al Governo non vi è la coscienza morale pratica nel costume. A distanza di cento anni mi giunge all’orecchio come l’eco del programma mazziniano, che sonava: “ la Costituente Nazionale, raccolta a Roma, metropoli e città sacra della Nazione, dirà all’Italia e all’ Europa il pensiero del popolo e Dio benedirà il suo lavoro.” Valga tale auspicio anche per questa Assemblea del nuovo Risorgimento; il soffio dello spirito animatore della nostra storia e della nostra civiltà cristiana passi su questa faticosa opera, debole perché umana, ma grande nelle sue aspirazioni ideali, e consacri nel cuore del popolo questa legge fondamentale di fraternità e di giustizia, sicchè l’Europa e il mondo riconoscano nell’ Italia nuova, nella nuova Repubblica assisa sulla libertà e sulla democrazia, la degna erede e continuatrice della sua civiltà millenaria e universale (vivissimi e prolungati applausi). Da Atti parlamentari: Assemblea Costituente,Roma. Camera dei Deputati 1947

 
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Risposta Ass.Granelli

Post n°87 pubblicato il 20 Maggio 2023 da cristianma.80

18 mag 2023    


Gentile  Prof.Giulia,

La ringraziamo per la Sua segnalazione in merito al mancato rispetto del codice della strada in diversi contesti. Il tema è rilevante in quanto è fondamentale per la sicurezza stradale e per la tutela dei diritti di alcune categorie di cittadini, come residenti, persone invalide, ecc. La ricerca di una maggiore sicurezza stradale, con meno incidenti e migliore fruizione dello spazio pubblico è l'obiettivo del Comune di Milano e della Polizia Locale ed è per questo abbiamo chiesto a Polizia Locale di Milano e agli Ausiliari della sosta di ATM un maggiore impegno per sanzionare chi non rispetta il Codice della Strada. Nel 2022 vi sono stati primi segnali di cambiamento rispetto alle sanzioni, ma questo sappiamo non essere sufficiente e quindi stiamo lavorando per poter migliorare ancora. Riportiamo qui alcune specifiche informazioni per tipologie di problematica del codice della strada. La velocità: sono state quasi 8.000 le sanzioni effettuate con gli autovelox mobili, nelle strade dove ci sono gli incidenti. Gli incroci: circa 8.500 le sanzioni effettuate dalle telecamere per chi passa con il rosso; e sono circa 850.000 le sanzioni di sosta emesse nel 2022, +40% rispetto al 2021. Le sanzioni per la sosta sono di vario tipo: 181.500, molte di più del 2021, per chi parcheggia nei posti destinati ai residenti; 13.600 per chi parcheggia nel verde, tantissime di più del 2021; altre 13.600 per chi parcheggia sulle strisce pedonali, 8.500 sulle fermate ATM, 8.300 per chi parcheggia in doppia fila, quasi 5.000 per chi senza diritto occupa i parcheggi per disabili. E poi vogliamo difendere i marciapiedi, che sono destinati ai pedoni: nel 2022 abbiamo effettuato 85.000 sanzioni per sosta irregolare sui marciapiedi, in aumento rispetto alle 75.000 del 2021; sempre nel 2022 abbiamo anche rimosso 4.092 veicoli a due ruote (monopattini, biciclette, scooter ) parcheggiati male e che creavano intralcio ai pedoni. 

L'altra attività, più complessa riguarda il sanzionamento dei comportamenti irregolari di biciclette e monopattini relativi al transito sui marciapiedi, oppure in contromano, oppure il passaggio con il semaforo rosso. In tale azione sono state comminate nel 2022 circa 673 sanzioni, nonostante la difficoltà dovuta al fatto che tali veicoli sono privi di targa. 

Siamo consapevoli della vastità del fenomeno e della necessità di ampliare le nostre azioni di contrasto e la Sua segnalazione è un utile contributo per il nostro lavoro.  

Cordiali saluti. 

La Segreteria Ass.Granelli


 
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I marciapiedi scippati ai pedoni

Post n°86 pubblicato il 20 Maggio 2023 da cristianma.80

sabato 18 marzo 2023 
Buongiorno 

Lei dovrebbe essere l’assessore alla viabilità ? ( mi corregga se sbaglio e se il caso cortesemente inoltri... ) e dunque sarebbe suo compito inderogabile! urgente! verificare le problematiche inerenti ad essa! Nn se ne può più dell’intasamento selvaggio dei marciapiedi da parte di ciclisti incivili e arroganti ( e ahimè! nn posso tacere x ipocrito buonismo il fatto che spesso siano anche rider stranieri!..) che zigzagano, anche in modo veloce!, fra i pedoni,  sprezzanti del disagio e del pericolo che arrecano. Sarebbe il caso di affiggere in luoghi ben visibili dei cartelli che ricordino la norma n.143 del codice della circolazione stradale che vieta i marciapiedi alle due ruote!  e altri aggeggi che il “progresso” ci sta infliggendo!.. Vivo da molto tempo a Milano, innamorata di questa meravigliosa città, purtroppo ormai assediata in modo selvaggio da tanti che nn l’amano e nn la rispettano!   Non la riconosco più... Passi, la prego, lungo i marciapiedi di Milano e verifichi!...Son certa che sentirà il dovere di intervenire in qualche modo!.. Grazie.Prof. GiulianaBarbara

>> P.S. verso capolinea del tram 5 a Ortica le vetture in doppia fila (spesso sui binari !!) sono ormai una consuetudine... Dove sono i vigili?


 

 
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La volontaria rientra…

Post n°85 pubblicato il 11 Maggio 2020 da cristianma.80

Un film gia visto! L’unica novità del rientro in Italia della giovane Romano Silvia sono le “gomitate” di saluto…Una buffonata inventata (da chi?) per evitare una cosa molto seria, un crudele nemico subdolo qual’è il covid 19 che imperversa di questi tempi. Situazione che ahimé necessita di ben altro che di sgomitate più o meno ben “assestate”… Non essendo penna egregia, né politico famoso (e sovente fumoso), ho il privilegio di esprimermi liberamente sia pure senza mai perdere di vista l’educazione, il rispetto e l’attenzione verso gli altri. Affermo pertanto che mentre sono contenta per il rientro della giovane a casa dei genitori, sono molto incavolata ( è un eufemismo ) per l’ennesima storia di riscatto che l’Italia ha pagato a terroristi o gang di tagliagole. Di certo gran bastardi guerrafondai che in spregio alla miseria dei loro stessi concittadini, spendono fiumi di denaro per le loro interminabili sanguinose guerre. Eppure continuiamo a sfornare ennesime signorine “volontarie” innamorate di paesi lontani, difficili e invariabilmente molto esotici. Quasi che esprimere questa loro grande passione di volontariato al servizio degli altri, acquisisca più merito e valore in luoghi stranieri. Curioso modo di agire e mettere in pratica il loro impegno che invece potrebbe essere civilmente redditizio, necessario e apprezzato in patria, stante le povertà diffuse in queste nostre bellissime venti regioni italiane. Ho avuto modo di esprimere il mio pensiero altre volte sul tema e le uniche persone che forse l’han condiviso son stati i “lettori” del mio blog. Vorrei ora rinfrescare la memoria collettiva ( e qui inviterei il giovane capo delle sardine Santori a studiare, e non solo la storia, così da evitare di sproloquiare sciocchezze!) su altre “appassionate volontarie” e altri sostanziosi pagamenti di riscatti per riportarle a casa loro. Mi sto chiedendo per quale dannato ragionamento dobbiamo essere noi cittadini a pagare (perché siamo buoni ma non cretini e i soldi sono “distratti” da altre necessità!). Noi siamo Italiani buoni e generosi e siamo felici comunque di salvare le persone ma preferiremmo che queste persone evitassero decisioni avventate e si salvassero da sole col buon senso, evitando al nostro Paese (dunque a noi tutti Italiani!) di sborsare fiumi di denaro a schifosi terroristi. Vi ricordate delle due Simone? Torretta e Pari…Vi ricordate di Sgrena Giuliana per la cui vicenda, in una fase pare complicata, perse la vita il povero Nicola Calipari del Sismi? Una morte ingiusta ed inutile…una grande perdita… Come dimenticare Rossella Urru? A lungo a Cagliari aveva sventolato una richiesta di liberazione… Atro rapimento altro pagamento! Ho sentito il ministro Di Maio chiedere rispetto per la vicenda di Silvia Romano. Devo ammettere che gli perdono molte cose perché sono certa della sua buona fede e della sua onestà mentale. E’ giovane, manca solo di esperienza! Dico però che il rispetto avrebbe dovuto esprimerlo con compostezza la Romano, ringraziando gli Italiani che pagando il riscatto le hanno permesso di rientrare a casa; ringraziando tutte le personalità che, secondo me esagerando, sonno andate a prelevarla a Ciampino. Forse la situazione richiedeva discrezione e misura. Troppa enfasi… Rispetto sarebbe stato ascoltare i compagni della piccola Onlus Africa Milele, nelle Marche, che sconsigliavano a Silvia Romano di partire ( lessi a suo tempo un articolo in proposito) spiegandole quanto fosse difficile la situazione in quel continente, con tutte le guerriglie in atto. Memori, forse, della nota abitudine dei terroristi ai rapimenti con riscatto per sovvenzionarsi. L’articolo terminava sottolineando la determinazione di Silvia Romano a partire volontaria senza se e senza ma! Penso anche che avrebbe dovuto, appena scesa dall’aereo, ringraziare con umiltà e riconoscenza quanti si sono spesi nelle lunghe faticose trattative per ottenere il suo rilascio. E’ con grande fastidio che ho invece assistito alla comparsa di una giovane del tutto tranquilla e molto sorridente, tutt’altro che discreta, vestita con abiti musulmani (sic!) che si sbracciava nei saluti (a chi?...) Un che d’ imbarazzante, fatta salva la sua legittima euforia per il rientro. Ha chiarito che “son stata forte…” sottolineando contestualmente di essersi convertita all’ islam in modo spontaneo… Se in poco più di un anno ha abiurato serena, così lascia intendere, alla fede religiosa frequentata, presumo, immagino, per più di vent’anni, sia in parrocchia che in famiglia, allora meno male per lei che non sia rimasta con i suoi rapitori, che intanto le hanno offerto un corano dove ha potuto capire Allah, ma nel tempo avrebbero potuto convincerla sulla giustezza del jihad… Naturalmente è soltanto il pensiero provocatorio di una cittadina perbene Prof. Giulia

 
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