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La volontaria rientra…

Post n°85 pubblicato il 11 Maggio 2020 da cristianma.80

Un film gia visto! L’unica novità del rientro in Italia della giovane Romano Silvia sono le “gomitate” di saluto…Una buffonata inventata (da chi?) per evitare una cosa molto seria, un crudele nemico subdolo qual’è il covid 19 che imperversa di questi tempi. Situazione che ahimé necessita di ben altro che di sgomitate più o meno ben “assestate”… Non essendo penna egregia, né politico famoso (e sovente fumoso), ho il privilegio di esprimermi liberamente sia pure senza mai perdere di vista l’educazione, il rispetto e l’attenzione verso gli altri. Affermo pertanto che mentre sono contenta per il rientro della giovane a casa dei genitori, sono molto incavolata ( è un eufemismo ) per l’ennesima storia di riscatto che l’Italia ha pagato a terroristi o gang di tagliagole. Di certo gran bastardi guerrafondai che in spregio alla miseria dei loro stessi concittadini, spendono fiumi di denaro per le loro interminabili sanguinose guerre. Eppure continuiamo a sfornare ennesime signorine “volontarie” innamorate di paesi lontani, difficili e invariabilmente molto esotici. Quasi che esprimere questa loro grande passione di volontariato al servizio degli altri, acquisisca più merito e valore in luoghi stranieri. Curioso modo di agire e mettere in pratica il loro impegno che invece potrebbe essere civilmente redditizio, necessario e apprezzato in patria, stante le povertà diffuse in queste nostre bellissime venti regioni italiane. Ho avuto modo di esprimere il mio pensiero altre volte sul tema e le uniche persone che forse l’han condiviso son stati i “lettori” del mio blog. Vorrei ora rinfrescare la memoria collettiva ( e qui inviterei il giovane capo delle sardine Santori a studiare, e non solo la storia, così da evitare di sproloquiare sciocchezze!) su altre “appassionate volontarie” e altri sostanziosi pagamenti di riscatti per riportarle a casa loro. Mi sto chiedendo per quale dannato ragionamento dobbiamo essere noi cittadini a pagare (perché siamo buoni ma non cretini e i soldi sono “distratti” da altre necessità!). Noi siamo Italiani buoni e generosi e siamo felici comunque di salvare le persone ma preferiremmo che queste persone evitassero decisioni avventate e si salvassero da sole col buon senso, evitando al nostro Paese (dunque a noi tutti Italiani!) di sborsare fiumi di denaro a schifosi terroristi. Vi ricordate delle due Simone? Torretta e Pari…Vi ricordate di Sgrena Giuliana per la cui vicenda, in una fase pare complicata, perse la vita il povero Nicola Calipari del Sismi? Una morte ingiusta ed inutile…una grande perdita… Come dimenticare Rossella Urru? A lungo a Cagliari aveva sventolato una richiesta di liberazione… Atro rapimento altro pagamento! Ho sentito il ministro Di Maio chiedere rispetto per la vicenda di Silvia Romano. Devo ammettere che gli perdono molte cose perché sono certa della sua buona fede e della sua onestà mentale. E’ giovane, manca solo di esperienza! Dico però che il rispetto avrebbe dovuto esprimerlo con compostezza la Romano, ringraziando gli Italiani che pagando il riscatto le hanno permesso di rientrare a casa; ringraziando tutte le personalità che, secondo me esagerando, sonno andate a prelevarla a Ciampino. Forse la situazione richiedeva discrezione e misura. Troppa enfasi… Rispetto sarebbe stato ascoltare i compagni della piccola Onlus Africa Milele, nelle Marche, che sconsigliavano a Silvia Romano di partire ( lessi a suo tempo un articolo in proposito) spiegandole quanto fosse difficile la situazione in quel continente, con tutte le guerriglie in atto. Memori, forse, della nota abitudine dei terroristi ai rapimenti con riscatto per sovvenzionarsi. L’articolo terminava sottolineando la determinazione di Silvia Romano a partire volontaria senza se e senza ma! Penso anche che avrebbe dovuto, appena scesa dall’aereo, ringraziare con umiltà e riconoscenza quanti si sono spesi nelle lunghe faticose trattative per ottenere il suo rilascio. E’ con grande fastidio che ho invece assistito alla comparsa di una giovane del tutto tranquilla e molto sorridente, tutt’altro che discreta, vestita con abiti musulmani (sic!) che si sbracciava nei saluti (a chi?...) Un che d’ imbarazzante, fatta salva la sua legittima euforia per il rientro. Ha chiarito che “son stata forte…” sottolineando contestualmente di essersi convertita all’ islam in modo spontaneo… Se in poco più di un anno ha abiurato serena, così lascia intendere, alla fede religiosa frequentata, presumo, immagino, per più di vent’anni, sia in parrocchia che in famiglia, allora meno male per lei che non sia rimasta con i suoi rapitori, che intanto le hanno offerto un corano dove ha potuto capire Allah, ma nel tempo avrebbero potuto convincerla sulla giustezza del jihad… Naturalmente è soltanto il pensiero provocatorio di una cittadina perbene Prof. Giulia

 
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