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Attacchi di panico

Post n°53 pubblicato il 11 Giugno 2009 da luigibarone
 

"Quando nasce il primo
attacco di panico?"


Anche se non ne siamo completamente consapevoli, il primo attacco
di panico ha fatto dolorosamente capolino nella nostra vita, quando
alcune di queste circostanze erano presenti nella nostra realtà:

1. ci siamo sentiti interiormente molto SOLI;

2. abbiamo sentito che ci è venuto a MANCARE un PUNTO di
RIFERIMENTO affettivo;

3. abbiamo sentito di avere DIMENTICATO I VERI VALORI DELLA VITA:
l'amore, il rispetto per se stessi e gli altri esseri umani, la
gioia, la comprensione, la realizzazione di se stessi, delle
proprie abilità e qualità dominanti;

4. abbiamo iniziato a DORMIRE POCO E MALE di notte e a sentirci
preoccupati e ansiosi di giorno;

5. abbiamo sentito che ci mancava un FUTURO SERENO davanti a noi;

6. abbiamo contattato un SENSO DI INSODDISFAZIONE E DI DISPERAZIONE
che ci avvolgeva, perché non c'era NESSUNO ACCANTO A NOI CHE CI
POTESSE ACCETTARE, COMPRENDERE E AMARE COMPLETAMENTE e nemmeno
noi, in quel momento particolare della nostra, vita, riuscivamo ad
amare, accettare e comprendere l'altro;

7. quando il nostro SISTEMA NERVOSO di persone profondamente
sensibili è andato in TILT a causa di un costante STRESS FISICO,
EMOZIONALE, PSICOLOGICO;

8. quando a causa dei problemi affettivi oppure lavorativi abbiamo
dimenticato di realizzare i nostri veri fini nella vita;

9. quando abbiamo perso noi stessi e la nostra vera natura per
compiacere gli altri e adeguarci alle circostanze, pur di non
rimanere da soli.

Per questo è molto importante CURARE IL NOSTRO STILE DI VITA
QUOTIDIANO, migliorare le nostre relazioni, elevare al meglio la
nostra realtà affettiva e lavorativa.

E'saggio togliere con coraggio tutte le cose che non ci fanno stare
bene, come quando si tagliano i rami secchi delle piante per farle
rifiorire e introdurre gradualmente tutto ciò che ci fa stare bene
e ci rende sereni.

Noi abbiamo una libertà di scelta infinita e sempre disponibile.
Possiamo scegliere di TRASFORMARE la nostra vita e le nostre
relazioni e .....di uscire dal panico!

In un solo anno, come racconto nel mio Libro Ebook "Panico Vinto!",
ho cambiato completamente la mia vita, che era rimasta bloccata da
numerosi attacchi di panico diventati ormai quotidiani.

Ho ripreso a lavorare, dopo anni che vivevo tappata in casa, mi
sono sposata, ho lasciato la città andando a vivere in campagna, ho
ristrutturato con mio marito una casa antica, ho realizzato un
giardino e un orto e tanti nuovi progetti creativi!

Ti auguro dal cuore di realizzare i veri fini evolutivi della tua
vita, di fare il lavoro che ti soddisfa pienamente, di trovare le
relazioni vere in cui ti senti veramente accettato, compreso e
amato!



Laura Bolzoni Codato

Queste informazioni sono riservate e
coperte da Copyright. Se desideri farne un uso pubblico puoi farlo
indicando la fonte che è:

" Panico Vinto!"

e l'autrice, che è la
dottoressa Laura Bolzoni Codato.

Grazie.

 
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Abbracciamoci

Post n°52 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da luigibarone
 
Foto di luigibarone

Il potere di un abbraccio è molto forte : rilassa, allevia i malesseri e fa stare subito meglio. A sottolinearlo è un gruppo di scienziati svedesi in uno studio presentato a Liverpool in occasione del British Association’s Festival of Science. Dai risultati della ricerca è emerso che quando la pelle viene riscaldata da un altro corpo tramite un abbraccio, il malessere diminuisce significativamente. Questo potrebbe, ad esempio, spiegare perché un genitore coccola istintivamente il proprio figlio quando non sta bene. Ma anche una mano sulla spalla può essere confortante nei momenti difficili. I ricercatori hanno scoperto che la pelle contiene moltissime fibre nervose che vengono attivate quando siamo coccolati, abbracciati o anche solo toccati leggermente.

Il problema è che siamo restii a toccare, stringere una mano, abbracciare,sorridere.
Lo scopo di questo gruppo è semplicemente riscoprire il piacere di darsi un abbraccio , una stretta di mano e un sorriso, spesso aspettiamo il primo passo da chi ci sta di fronte , proviamo invece ad essere noi i primi e ci sentiremo incredibilmente appagati e felici .

 
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Pensiero del giorno 04/10/2008

Post n°51 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da luigibarone
Foto di luigibarone

"Chi fa del bene, come anche chi fa del male, non sempre è
cosciente dei propri atti: istintivamente, senza nemmeno
pensarci, egli porta aiuto e gioia agli altri. Ma l’Intelligenza
cosmica vuole che l’uomo si conosca sia nel bene che nel male, in
modo da imparare quali sono le leggi che reggono l’Universo e la
propria esistenza. Ecco perché, dopo la morte, bisogna che quel
benefattore inconsapevole non solo senta, ma veda e comprenda
ciò che ha fatto. Perché anche allora ci sono cose da capire per
poter perseverare con ancora maggior convinzione sulla via del
bene.
Non basta agire correttamente: bisogna imparare ad agire con
cognizione di causa, e dunque si deve conoscere il funzionamento
delle leggi che reggono l’Universo. Perciò, quando l’essere umano
penetra nell’altro mondo, scopre nei dettagli non solo il bene
che ha fatto, ma anche il modo in cui quel bene ha agito sugli
altri, e questa è una magnifica lezione."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
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Email del giorno

Post n°50 pubblicato il 19 Giugno 2008 da luigibarone
 

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza
d'ospedale.. Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul
letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei
fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.Infine i due
uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.
Parlarono delle loro moglie delle loro famiglie, delle loro case, del loro
lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva
sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte
le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali
il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo
esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano
navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano
abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era
una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli,
l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che
stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla.
Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela
descriveva.Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il
bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via
il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo
chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata
che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la
prima volta il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra
vicino al letto. Essa si affacciava su un muro bianco.L'uomo chiese
all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a
descrivere delle cose cosi meravigliose al di fuori da quella
finestra.L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva
nemmeno vedere il muro.'Forse, voleva farle coraggio..' disse.
Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche
a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma
la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le
cose che possiedi che il denaro non può comprare.
L'oggi è un dono, e per questo motivo che si chiama presente.
L'origine di questa lettera è sconosciuta, ma porta fortuna.

 
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Pensiero della sera  di Luigi Barone

Post n°49 pubblicato il 18 Giugno 2008 da luigibarone
 

 

Non c'è motivo di essere tristi ,
dobbiamo solo gioire
di essere vivi,
delle persone che
ci amano,
delle persone che
amiamo
dei piccoli gesti
 che
ci fanno sentire
grandi.
Perchè l'amore ci fa grandi e
supera ogni difficoltà.
L'amore
è sempre vincente.
Coltiviamo l'amore dentro di noi
e regaliamone i frutti alle persone
che incontriamo nel nostro percorso .
Facciamo che sia
l'amore
il senso e
l'essenza,
della nostra vita.

 
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