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la divina volontà e luisa piccarreta

 

 

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Post n°1 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da luisapiccarreta
 

“La Piccola Figlia della Divina Volontà”


J.M.J.

 

LA REGINA DEL CIELO

NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ

Preghiera alla celeste Regina per ogni giorno del mese di maggio.

Regina immacolata, celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia nelle tue braccia, per chiederti, coi sospiri più ardenti, in questo mese a te consacrato, la grazia più grande, cioè di ammettermi a vivere nel Regno della Divina Volontà. Mamma Santa, tu che sei la Regina di questo regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò sovrana Regina, a te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel regno del Volere Divino; stretta alla tua mano materna, tu guiderai tutto l’essere mio perché io viva perennemente nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma, ed io ti consegno la mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà e così [io] possa essere sicura di non uscire dal regno suo. Perciò ti prego di illuminarmi per farmi comprendere cosa significhi Volontà di Dio.

Ave Maria...

Fioretto del mese: Mattina, mezzo giorno e sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma celeste e dirle: “Mamma mia, ti amo; tu amami, dà un sorso di Volontà di Dio all’anima mia e dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.


Primo giorno

La Regina del Cielo nel regno della Divina Volontà.
Il primo passo della Divina Volontà nell’immacolato concepimento della Mamma celeste.

L’anima alla sua immacolata Regina

Eccomi o Mamma dolcissima, prostrata innanzi a te. Oggi è il primo giorno del mese di maggio, sacro a te, in cui tutti i tuoi figli vogliono offrirti i loro fiorellini per attestarti il loro amore, e per impegnare il tuo amore ad amarli; io ti vedo scendere dalla patria celeste, corteggiata da schiere angeliche, per ricevere le belle rose, le umili viole ed i casti gigli dei figli tuoi, che ricambi con i tuoi sorrisi d’amore, con le tue grazie e benedizioni. Stringendoti al seno materno i doni dei figli tuoi, li porti al cielo per serbarli come caparra e corona nel momento della loro morte. Mamma celeste, in mezzo a tanti, io che sono la più piccola, la più bisognosa delle figlie tue, voglio venire fin nel tuo grembo materno, per portarti non fiori e rose, ma un sole ogni giorno. Ma la Mamma deve aiutare questa figlia, dandole le sue lezioni di cielo per insegnarle come formare questi soli divini, affinché ella possa darle l’omaggio più bello e l’amore più puro. Mamma cara, tu hai capito cosa vuole la figlia tua: vuole imparare da te a vivere la Volontà Divina. Io, trasformando i miei atti e tutta me stessa nella Divina Volontà, secondo i tuoi insegnamenti, ogni giorno porterò nel tuo grembo materno tutti i miei atti cambiati in sole.

Lezione della Regina del Cielo

Figlia benedetta, la tua preghiera ha ferito il mio materno cuore, attirandomi dal cielo; sono già vicina alla figlia mia, per darle le mie lezioni, tutte di cielo. Guardami figlia cara: migliaia di angeli mi circondano e riverenti stanno tutti in attesa di sentirmi parlare del Fiat Divino, di cui posseggo, più di chiunque, la sorgente. Conosco i suoi mirabili segreti, le sue gioie infinite, la sua felicità indescrivibile ed il suo valore incalcolabile. Sentirmi chiamare dalla figlia mia, perché ella vuole le mie lezioni sulla Divina Volontà, è per me la festa più grande e la gioia più pura. Se tu ascolterai le mie lezioni io mi dirò fortunata d’essere la Mamma tua. Oh, come desidero di avere una figlia che vuole vivere tutta di Volontà Divina! Dimmi figlia, mi contenterai? Darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te stessa nelle mie mani materne, affinché ti prepari, ti disponga, ti fortifichi, ti svuoti di tutto, per poterti riempire tutta di luce di Divina Volontà e per poter formare in te la vita divina? Poggia il capo sul cuore della tua Mamma celeste e sii attenta ad ascoltarmi, affinché le mie sublimi lezioni ti facciano decidere di non fare mai la tua volontà, ma sempre quella di Dio.

Figlia mia ascoltami, è il mio cuore materno che ti ama tanto e che vuole versarsi sopra di te. Sappi che ti ho scritta nel mio cuore, e ti amo da vera figlia, ma sen­to un dolore perché non ti vedo simile alla tua Mamma. Sai cosa ci rende dissimili? La tua volontà, che ti toglie la freschezza della grazia, la bellezza che innamora il tuo Creatore, la fortezza che tutto vince e sopporta, l’amore che tutto consuma. Insomma, la tua volontà non è quella che anima la tua Mamma celeste. Tu devi sapere che conobbi la mia volontà umana solo per tenerla sacrificata in omaggio al mio Creatore; la mia vita fu tutta piena di Volontà Divina. Dal primo istante del mio concepimento fui plasmata, riscaldata e messa nella sua luce, la quale purificò con la sua potenza il mio germe umano, in modo che fui concepita senza macchia originale. Il mio concepimento fu senza macchia, e così glorioso da formare l’onore della famiglia divina, solo perché il Fiat onnipotente si riversò sul mio germe, e pura e santa fui concepita. Se il Volere Divino non si fosse riversato sopra il mio germe, come e più di una tenera madre, per impedire gli effetti del peccato originale, avrei avuto la triste sorte delle altre creature che sono state concepite con il peccato originale. Perciò la causa primaria fu solo la Divina Volontà. Ad Essa sia l’onore, la gloria, il ringraziamento per essere [io] stata concepita senza macchia d’origine.

Ora figlia del mio cuore, ascolta la Mamma tua: metti da parte la tua volontà umana, contentati di morire anziché concederle un atto di vita. La tua Mamma celeste avrebbe preferito morire mille e mille volte, anziché fare un solo atto di sua volontà. Non vuoi tu, dunque, imitarmi? Se tu terrai la tua volontà sacrificata in onore del tuo Creatore, il Volere Divino farà il primo passo nell’anima tua e ti sentirai plasmata da un’aura celeste, purificata e riscaldata; ti sentirai annientare i germi delle tue passioni e ti sentirai messa nei primi passi del regno della Divina Volontà. Perciò, sii attenta. Se tu mi sarai fedele nell’ascoltarmi, io ti guiderò, ti porterò con mano nelle vie interminabili del Fiat Divino, ti terrò difesa sotto il mio manto azzurro, e tu sarai il mio onore, la mia gloria, la mia e la tua vittoria.

Fioretto: Oggi, per onorarmi, fin dal mattino ed in tutte le tue azioni, darai la tua volontà nelle mie mani, dicendomi: “Mamma mia, offri tu stessa il sacrificio della mia volontà al mio Creatore”.

Giaculatoria: Mamma mia, chiudi la Divina Volon­tà nell’anima mia, affinché ivi prenda il suo primo posto e formi il suo trono e la sua dimora.


Secondo giorno

Il secondo passo della Divina Volontà nella Regina del Cielo. Il primo sorriso della Trinità Sacrosanta sul suo immacolato concepimento.

L’anima

Eccomi di nuovo sulle tue ginocchia materne, per ascoltare le tue lezioni. Mamma celeste, alla tua potenza si affida questa tua povera figlia. Sono troppo povera, lo conosco, ma so che tu mi ami da mamma e ciò mi basta per slanciarmi nelle tue braccia. Avendo tu compassione di me, ed aprendo le orecchie del mio cuore, mi farai sentire la tua voce dolcissima, per darmi le tue sublimi lezioni. Tu, Mamma Santa, purificherai il mio cuore con il tocco delle tue dita materne, affinché il mio cuore possa racchiudere la celeste rugiada dei tuoi celesti insegnamenti.

Lezione della Regina del Cielo

Figlia mia ascoltami: se tu sapessi quanto ti amo, ti fideresti di più della Mamma tua e non ti faresti sfuggire neppure una sola mia parola. Tu devi sapere che non so­lo sei scritta nel mio cuore, ma che dentro questo mio cuore vi è una fibra materna, che mi fa amare, più di una madre, la figlia mia. Voglio farti sentire il grande prodigio che operò il Fiat supremo in me, affinché tu, imitandomi, potrai darmi il grande onore di essere mia figlia regina. Come sospira il mio cuore, affogato d’amore, perché io desidero avere intorno a me la schiera nobile delle piccole regine. Dunque ascoltami, figlia mia diletta. Non appena il Volere Divino si riversò sul mio germe umano per impedire i tristi effetti della colpa, la Divinità sorrise, si mise in festa nel vedere nel mio germe: quel germe umano, l’umanità pura e santa, come uscì dalle loro mani creatrici nella creazione dell’uomo. E il Fiat Divino fece il secondo passo in me con il portare questo mio germe umano, da Esso purificato e santificato, innanzi alla Divinità, affinché la Divinità si riversasse a torrenti sopra la mia piccolezza in atto d’essere concepita. La Divinità, scorgendo in me bella e pura la sua opera creatrice, sorrise di compiacimento, e volendomi festeggiare, il Padre celeste versò su di me mari di potenza, il Figlio mari di sapienza, lo Spirito Santo mari d’amore. Sicché io restai concepita nella luce interminabile della Divina Volontà, ed in mezzo a questi mari divini, che la mia piccolezza non poteva contenere, si formavano onde altissime che ritornavano come omaggi di amore e gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.

La Trinità era tutt’occhio su di me, e per non farsi vincere da me in amore, sorridendomi e vezzeggiandomi, mi mandava altri mari, i quali mi abbellivano tanto che, appena fu formata la mia piccola umanità, acquistai la virtù rapitrice di rapire il mio Creatore, e lui si faceva veramente rapire.

Tra me e Dio fu sempre festa; nulla ci negammo a vicenda: io non gli negai mai nulla e lui neppure a me. Ma sai tu chi mi animava con questa forza rapitrice? La Divina Volontà. Ella, come vita, regnava in me, perciò la forza dell’Ente Supremo era la mia, ed avevamo eguale forza per rapirci a vicenda.

Figlia mia, ascolta la Mamma tua: sappi che io ti amo assai e vorrei vedere l’anima tua riempita dei miei stessi mari. Questi miei mari sono gonfi e vogliono versarsi, ma perché ciò avvenga, devi svuotarti del tuo volere, affinché il Volere Divino possa fare il secondo passo sopra di te. Egli, costituendosi come principio di vita nell’anima tua, chiama l’attenzione del Padre celeste, del Figlio e dello Spirito Santo, a riversarsi su di te con i loro mari rigurgitanti. Ma per fare ciò, vogliono trovare in te la stessa loro Volontà, perché non vogliono affidare alla tua volontà umana i loro mari di potenza, di sapienza, d’amore e di bellezza indicibile. Figlia a me carissima, ascolta la Mamma tua, metti la mano sul tuo cuore, dimmi i tuoi segreti: quante volte sei stata infelice, torturata, amareggiata, perché hai fatto la tua volontà? Sappi, tu hai messo fuori la Volontà Divina e sei caduta nel labirinto dei mali. Essa voleva renderti pura e santa, felice e bella d’una beltà incantevole, e tu col fare la tua volontà l’hai guerreggiata e con dolore l’hai messa fuori dalla sua cara abitazione, che è l’anima tua. Senti figlia del mio cuore, questo è un dolore per la Mamma tua che non vede in te il sole del Fiat Divino, ma le dense tenebre della notte della tua volontà umana. Ma su, coraggio: se tu mi prometti di dare la tua volontà nelle mie mani, io, la tua Mamma celeste, ti prenderò nelle mie braccia, ti metterò sulle mie ginocchia e riordinerò in te la vita della Divina Volontà. Anche tu, dopo tante mie lacrime, formerai il mio sorriso, la mia festa ed il sorriso e la festa della Trinità Sacrosanta.

L’anima

Mamma celeste, se tanto mi ami ti prego di non permettere che io scenda dalle tue ginocchia materne. Appena vedi che sto per fare la mia volontà, vigila la povera anima mia e, chiudendomi nel tuo cuore, con la forza del tuo amore brucia il mio volere, cosicché cambierò le tue lacrime in sorrisi di compiacimento.

Fioretto: Oggi, per onorarmi, per ben tre volte verrai sulle mie ginocchia, facendo la consegna del tuo volere, dicendomi: “Mamma mia, questa mia volontà voglio che sia tua, affinché me la scambi con la Volontà Divina”.

Giaculatoria: Sovrana Regina, con il tuo impero divino, atterra la mia volontà, affinché spunti in me il ger­me della Divina Volontà.


Terzo giorno

Il terzo passo della Divina Volontà nella Regina del Cielo. Il sorriso di tutta la creazione per il concepimento della celeste bambina.

L’anima alla Vergine

Sovrana Mamma, questa tua piccola figlia, rapita dalle tue celesti lezioni, sente l’estremo bisogno di venire ogni giorno sulle tue ginocchia materne per ascoltarti e deporre nel suo cuore i tuoi materni insegnamenti. Il tuo amore, il tuo dolce accento, lo stringermi al tuo cuore fra le tue braccia, mi infondono coraggio e fiducia che la Mamma mia mi darà la grande grazia di farmi comprendere il gran male della mia volontà, per farmi vivere della Divina Volontà.

Lezione della Regina del Cielo

Figlia mia, ascoltami. È un cuore di madre che ti parla; poiché vedo che mi vuoi ascoltare, il mio cuore gioisce e sente la speranza certa che la figlia mia prenderà possesso del regno della Divina Volontà, che io posseggo nel mio materno cuore, per darlo ai figli miei. Perciò sii attenta ad ascoltarmi; scrivi tutte le mie parole nel tuo cuore, affinché vi rimangano sempre, e modella la tua vita secondo i miei insegnamenti. Senti figlia mia, non appena sorrise la Divinità e festeggiò il mio concepimento, il Fiat supremo fece il terzo passo sulla mia piccola umanità piccina piccina, e mi dotò di ragione divina; mosse tutta la creazione a festa e mi fece riconoscere da tutte le cose create per loro regina; riconobbero in me la vita del Volere Divino, e tutto l’universo si prostrò ai miei piedi, sebbene fossi piccina e non ancora nata. Ed inneggiandomi, il sole mi festeggiò e sorrise con la sua luce. Il cielo mi festeggiò con le sue stelle, sorridendomi con il loro mite e dolce scintillio, ed offrendosi come fulgida corona sul mio capo. Il mare con le sue onde, alzandosi ed abbassandosi, pacificamente mi festeggiò. Insomma non ci fu cosa creata che non si unì al sorriso ed alla festa della Trinità Sacrosanta. Tutti accettarono il mio dominio, il mio impero, il mio comando, e si sentirono onorati dopo tanti secoli, da quando Adamo perdette il comando ed il dominio di re, sottraendosi alla Divina Volontà, di trovare in me la loro Regina, e la creazione tutta mi proclamò Regina del cielo e della terra.

Mia cara figlia, tu devi sapere che la Divina Volontà, quando regna nell’anima, non sa fare cose piccole, ma grandi. Vuole accentrare nella fortunata creatura tut­te le Sue prerogative divine; e tutto ciò che è uscito dal suo Fiat onnipotente circonda l’anima e resta ubbidiente ai suoi cenni. Che cosa non mi diede il Fiat Divino? Mi diede tutto: cielo e terra erano in mio potere, mi sentivo dominatrice di tutto, persino dello stesso mio Creatore. Ora figlia mia, ascolta la Mamma tua: oh, come mi duo­le il cuore nel vederti debole, povera e senza il vero dominio di dominare te stessa! Timori, dubbi, apprensioni, ti dominano, tutti miseri cenci della tua volontà umana. Sai il perché? Perché non c’è in te la vita integra del Volere Divino che, mettendo in fuga tutti i mali del­l’umano volere, ti renderebbe felice e ti riempirebbe di tutti i beni che lui possiede. Ah! Se tu, con un proposito fermo, decidi di non dare più vita alla tua volontà, sentirai morire tutti i mali e rivivere in te tutti i beni. Allora tutto ti sorriderà ed il Volere Divino farà anche in te il terzo passo, e tutta la creazione festeggerà la nuova arrivata nel regno della Divina Volontà. Dunque figlia mia, dimmi: mi ascolterai? Mi dai la parola che non farai mai, mai più, la tua volontà? Sappi che se ciò avverrà, io non ti lascerò mai. Mi metterò a guardia dell’anima tua e ti avvolgerò nella mia luce, affinché tu possa comandare su tutti i mali della tua volontà.

L’anima

Mamma celeste, le tue lezioni mi scendono nel cuore e me lo riempiono di balsamo celeste. Ti ringrazio, che tanto ti abbassi verso di me, poverella. Ma senti, o Mamma mia, ho timore di me stessa; ma se tu vuoi, tut­to puoi, ed io con te tutto posso. Mi abbandono come una piccola bimba nelle braccia della Mamma mia. Sono certa che appagherò le sue brame materne.

Fioretto: Oggi, per onorarmi, guarderai il cielo, il sole, la terra; ed unendoti con tutti, per ben tre volte, reciterai tre Gloria per ringraziare Dio d’avermi costituita Regina di tutti.

Giaculatoria: Regina potente, domina la mia volontà per convertirla in Volontà Divina!

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