In questo blog sono graditi tutti gli interventi, se in tema con l'argomento del post. Potete dire qualunque boiata, purché non lo facciate in maiuscolo o in grassetto. La prima regola del vivere civile é quella di non prevaricare gli altri, e chi lo fa,oltre a non meritare la mia stima, si rivela solo un gran cafone.
Da Pollock al Graffitismo, il passo non é brevissimo. Pollock ha fatto qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima: ha prodotto della pittura che non é più una rappresentazione, ma un soggetto vero e proprio. Il graffitismo ha fatto anche di più. Anche il segno figurativo, con loro, assume carattere di astrazione.
Il Graffitismo spunta fuori da una "non tradizione". Ovvero non esiste un percorso artistico, vero e proprio, che porta al graffitismo. Il graffitisti spesso non hanno mai visto nulla dell'arte del passato, eppure dentro la loro arte é possibile intravedere da Rembrandt alla Cappella Sistina. Il loro percorso passa attraverso la grafica pubblicitaria ed il fumetto, e si esprime con un linguaggio molto simile, che a prima vista di artistico non ha nulla. Eppure é arte, che per dignità e forza espressiva non é certo seconda a nessuno.
La coloristica é tale e quale a quella della carta stampata. Niente in comune con la pittura tradizionale. La nostra é l'epoca della vernice.
Quando guardo un soggetto di stile grafico/letterale, non riesco a fare a meno di pensare alla scrittura coranica, o alla grafia dei codici miniati del medioevo. Per gli islamici era proibito rappresentare immagini sacre, e queste venivano rappresentate attraverso la scrittura. Anche nel mondo orientale, specie quello cinese, ma per altri motivi, la grafia rappresenta una forma d'arte molto vicina alla pittura. Un modo per sublimare un pensiero in un logos, più che in una immagine finita. Questa stessa caratteristica la ritrovo in molte di queste performance pittoriche. Il verbo si fa arte ed espressione: assume dei connotati fisici... si incarna.
Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini, e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua. Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi, a milioni, vestiti di stracci asiatici, e di camice americane. Subito i Calabresi diranno, come malandrini a malandrini: «Ecco i vecchi fratelli, coi figli e il pane e formaggio!»
Inviato da: bamboo furniture
il 21/08/2013 alle 08:08
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il 05/06/2013 alle 09:15
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il 27/03/2013 alle 02:41
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il 31/10/2012 alle 02:59