Creato da luloca il 10/03/2006

Liberi come l'aria.

In questo blog sono graditi tutti gli interventi, se in tema con l'argomento del post. Potete dire qualunque boiata, purché non lo facciate in maiuscolo o in grassetto. La prima regola del vivere civile é quella di non prevaricare gli altri, e chi lo fa,oltre a non meritare la mia stima, si rivela solo un gran cafone.

 

 

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Quello sprecone di Zapatero.

Post n°223 pubblicato il 05 Marzo 2010 da luloca

In televisione, il cronista della Rai, con tono enfatico, dice: la Spagna é prossima alla crisi, il governo Zapatero spende troppi soldi e fa tanti debiti.

Questo gran scellerato di Zapatero dice in conferenza stampa: "La missione di uno stato moderno, non é quella di creare utili, ma di creare unità e solidarità tra i cittadini, soprattutto quella di assicurare benessere sociale e sviluppo".
Qui in Italia, al contrario, sembra si adoperino per mettere gli uni contro gli altri. Ormai del fatto sociale, non gliene fotte un cazzo a nessuno, dello sviluppo non ne discutiamo neppure.

Così Zapatero, che passa per sprecone sui media italiani, mette in piedi lo stato sociale più avanzato del mondo, da fare invidia persino alla Svezia ed alla Danimarca: tutti hanno il necessario per vivere, e forse anche di più.

Da 500 a 800 euro mensili (in base allo stato patrimoniale e familiare), per tutti i "senza reddito", oltre a sussidi per disoccupati, che equivalgono ad uno stipendio quasi intero per quasi un anno. Il sussidio é accessibile a tutti i licenziati, anche di aziende piccolissime e con un solo dipendente. Non come in Italia dove, la cassa integrazione, con il vincolo dei 25 lavoratori, in pratica copre anche meno del 20% delle necessità. Che poi, guarda caso, i soldi per la cassa integrazione vengono spesi quasi esclusivamente al nord, dove esistono le aziende più grandi. In oltre, in Spagna, sono mille altre le differenze con noi, dalla formazione ed istruzione gratuita per tutti (anche libri e computer!) , spesso ad altissimo livello, alla sanità pubblica gratuita per tutti, all'azzeramento dell'iva sui beni necessari, tra i quali rientrano, oltre ai genere alimentari di base, anche i libri, la musica, il teatro. Se penso che noi paghiamo l'iva anche sui medicinali salva vita e sulle pappe per neonati, mi viene da bestemmiare.
Altra grossa iniziativa, che considero geniale, é che lo stato spagnolo acquista i prodotti dell'agricoltura, con un prezzo stabilito, già dalla semina. Un contadino spagnolo, quando semina un campo, sa già quanto potrà fruttargli. Questo serve anche a dettare le regole e i prezzi di mercato, per fare in modo che i contadini non vengano strozzati dagli speculatori, come invece avviene spesso in Italia.
Oltre a ciò, lo sprecone Zapatero, zitto zitto, ha messo in cantiere un'infinità di opere pubbliche, da porti ed aeroporti, ad autostrade e reti ferroviarie di ultima generazione. Ma anche un'infinità di piccole opere, tese soprattutto a combattere il degrado e a rendere più vivibili le città.
Lo sprecone Incentiva anche il fotovoltaico, con finanziamenti a fondo perduto , sia per le aziende, che per i singoli cittadini e addirittura i condomini. Il risultato é che da qualche anno a questa parte, quasi tutti i condomini di Madrid e di Barcellona, sono dotati di sistemi di riscaldamento che non inquinano, e che oltretutto consumano quanto un frullatore. Inutile dire che, con questa politica, l'industria del fotovoltaico, in Spagna, da una paio di anni a questa parte é ai vertici mondiali.
A camminare per le strade delle città spagnole é uno spettacolo: negozi pieni, locali affollati,  ambienti pubblici curati e in forma smagliante, opere pubbliche ben realizzate (e con pochi soldi!). Insomma, qualcosa che al nostro modo di fare politica farebbe inorridire. E già, perché, se la gente in Italia non vivesse nel degrado e nel bisogno non avrebbe alcun motivo per votare questa manica di babbioni e di corrotti.

Per concludere, vorrei elencare quello che secondo me é uno spreco in Italia.

1) Opere pubbliche che costano spesso il quadruplo della media europea. Considerato che qui il costo del lavoro é bassissimo rispetto al resto dell'Europa, mi sembra veramente assurdo. Che questi soldi vengano "pappati" é così chiaro che lo capirebbe anche uno scemo.

2) Opere pubbliche senza senso. Qui in Sicilia ci sono strade che non vanno da nessuna parte e luoghi intensamente popolati che si raggiungono facendo gincane tra le montagne. Vorrei parlare anche del ponte sullo stretto, ma é un argomento troppo lungo e complesso.

3) I costi della politica. Stipendi troppo alti e conti spese ingiustificati. Oltretutto c'é gente che prende lo stipendio da parlamentare, quando poi in pratica serve solo per assicurare il suo voto a qualche coalizione. Esistono parlamentari che non hanno mai fatto un cazzo e non hanno mai detto neanche una parola in parlamento. Per non parlare di ciò che avviene nelle regioni, nelle province e nei comuni. A proposito... le province che senso hanno?

4) Enti e ruoli di sottogoverno inutili. Esistono enti, assolutamente inutili, messi in piedi esclusivamente per sistemare questo o quel politico trombato, non ultimi parentele ed amici di politici.

5) Ambiguità tra aziende pubbliche e aziende private. Esistono aziende private o partecipate, che si reggono esclusivamente con fondi pubblici. Sono aziende dalla gestione molto ambigua, dove le perdite vengono ripianate dal pubblico e dove gli utili finiscono a privati. Oltre questo, sono il luogo ideale per imboscare i raccomandati, senza concorso e con un indirizzo smaccatamente politico. Spesso si compongono di nutriti consigli di amministrazione fantasma, che si riuniscono poche volte l'anno, ma prendono emolumenti da capogiro. L'elenco dei settori sarebbe lungo. Vi basti considerare che la stragrande maggioranza delle cliniche private, vive ed opera grazie alle convenzioni con il pubblico. Parlerei anche delle aziende di smaltimento rifiuti o degli ambiti territoriali, ma sarebbe un discorso troppo lungo e complesso.

6) Un sistema pensionistico assolutamente iniquo, che garantisce ad una classe di eletti pensioni da terno al lotto, che non sono assolutamente legate o commisurate ai reali versamenti ai fini pensionistici.

7) Consulenze. Un altro sistema per sperperare i soldi pubblici. Spesso un progetto preliminare di fattibilità, costa quando il progetto stesso finito. E guardacaso, i soggetti che realizzano le consulenze sono nominati di fiducia dalla politica, senza concorso e senza il parere di nessuno.

8) Fondi, privilegi e finanziamenti a fondo perduto concessi alle aziende, che poi, dopo un poco, delocalizzano e licenziano tutti.

9) Enti di formazione, messi su con il solo scopo di sistemare questo o quello. I risultati di questi corsi di formazione sono sotto gli occhi di tutti. Quante gente fa di questi corsi e alla fine lavora? Se la percentuale é del 1% la considero già alta. E mentre in Spagna fanno corsi di tecnologia solare avanzata, qui finanziano corsi di origami o massaggi olistici. E' veramente scandaloso!

E mi fermo qui. Ci sarebbe da aggiungere molto, ma vi basta considerare che se questi soldi sprecati in modo così sconsiderato, venissero invece spesi per il benessere sociale, magari distribuendoli alla gente, così come fa Zapatero, la nostra economia sarebbe meno depressa e potrebbe guardare con un altro occhio verso il futuro. Alla fine penso che ciò converrebbe persino ai capitalisti, soprattutto agli imprenditori (quelli veri!).
Chi fa debiti pensando al benessere della sua società, e soprattutto al futuro, non fa solo debiti, ma anche investimenti. Qui invece fanno solo debiti e chi dovrà pagarli saremo tutti noi.

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Commenti al Post:
piandeloa
piandeloa il 06/03/10 alle 08:12 via WEB
solo due riflessioni: 1) La qualità della spesa pubblica è più importante della quantità. Spero di sbagliarmi, ma temo che, con gli stessi investimenti spagnoli, il nostro paese otterrebbe risultati molto meno lusinghieri. 2) La Spagna può permettersi di aumentare il debito pubblico, perché ha un deficit al di sotto del 70% del PIL. Per noi, che grazie agli ultimi 25 anni di governi (da Craxi in poi, escluso Amato) siamo al 130%, è molto più difficile. Finché i tassi sono prossimi allo zero, come adesso, lo stato riesce a pagarli, ma se solo saliranno di un paio di punti saranno guai grossi.
 
 
luloca
luloca il 06/03/10 alle 19:15 via WEB
Accolgo entrambe le tue riflessioni, che condivido pienamente. Però il problema che ponevo é un po' diverso. Ogni volta che al telegiornale si parla di Spagna, si finisce per definirla prossima al tracollo finanziario, quando poi a questo traguardo siamo canditati noi, non loro. Qui i debiti si fanno per cose senza senso, e vengono sperperati in baracche pefabbricate che costano quanto appartamenti costruiti per durare, per fare solo un esempio. Probabilmente, con l'andazzo che c'é qui, provvedimenti come quelli spagnoli, sarebbero usati anche quelli per scopi personali. Il nostro problema é che ormai la politica ha smarrito ogni scopo di tipo sociale. Come ho detto altre volte, se in Italia non esistesse più un governo o un parlamento, per noi sarebbe la medesima cosa, anzi forse andrebbe pure meglio.
 
Enricostrat
Enricostrat il 08/03/10 alle 10:24 via WEB
Ma qui, proprio chi beneficerebbe della corretta spesa pubblica, mantiene al governo chi li truffa e li deruba. E' un circolo vizioso basato sull'allevamento (e uso questo termine volutamente) dell'elettorato che ormai sceglie per coinvolgimento emotivo una figura che sarebbe grottesca se non fosse spaventosa.
 
 
luloca
luloca il 08/03/10 alle 15:06 via WEB
Ma alla fine la gente non ha neanche tutte ste colpe. Il problema é che vive in una ignoranza colossale. I mezzi d'informazione qui in Italia sono quasi totalmente plagiati, controllati e asserviti al potere, é molto difficile che dai media venga fuori la situazione reale del nostro paese. Solo paragonando la nostra situazione a quella di altri, ciò può apparire in modo chiaro. Ma quando in televisione si parla di Spagna, si parla solo di spesa pubblica elevata, senza andare a spiegare la questione. E' una forma di censura e di asservimento molto ben congeniata... si parla tanto per non dire assolutamente niente! La gente reclamerà legalità, serietà e rigore della politica, solo quando dalla stalla saranno scappati tutti i buoi e saremo già alla fame. Solo quello rimane un argomento importante per pensare ad un cambiamento. Tutte le rivoluzioni iniziano con la fame, le ideologie incidono solo in minima parte.
 
   
luloca
luloca il 08/03/10 alle 15:09 via WEB
Il grande nemico della politica italiana, non é la crisi, ma l'informazione. Di fatto, si battono più contro l'informazione che contro i nostri problemi. E i motivi mi sembrano abbastanza chiari.
 
sicily_pride
sicily_pride il 10/03/10 alle 01:11 via WEB
Dopotutto questo governo fascista che domina l'Italia ha solo un modo per difendersi...screditare gli altri che invece pensano al bene dei cittadini e della nazione. Saluti.
 
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UNA PROFEZIA DI PIER PAOLO PASOLINI.

Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini, e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua. Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali. Sbarcheranno a Crotone o a Palmi, a milioni, vestiti di stracci asiatici, e di camice americane. Subito i Calabresi diranno, come malandrini a malandrini: «Ecco i vecchi fratelli, coi figli e il pane e formaggio!»
 

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