Creato da pierluigi102 il 09/08/2009
l'usura brutta piaga, attenti per chi ci specula per non rimborsare il prestato

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ERRORI GIUDIZIARI SU USURA E TRUFFE QUANDO IL POTERE DISTRUGGE LE CELLULE CELEBBRALE DEL BUON SENSO

Post n°54 pubblicato il 11 Agosto 2012 da pierluigi1020

Post. 45, NON PRESTATE DENARO A NESSUNO, dell’essere UMANO ci si può aspettare di tutto, il fatto grave è quando si fa abuso di potere secondo il posto di lavoro che si occupa.

Attraverso la lettura della sentenza, si scopre con facilità come la verità di un fatto può essere manipolata, raggirata a proprio compiacimento.

 Il fatto grave è che non fa onore a chi amministra giustizia

Sentenza Anno 1993 N.° 2371: All’apertura del dibattimento il Pubblico Ministero procedeva alla relazione introduttiva esponendo che i coniugi Tricomi Nicola e Gianni Giuseppina, dopo aver contratto nei confronti degli odierni imputati debiti per prestiti in denaro con tassi del 10% mensile ( FALSO CON PROVE DOCUMENTALI INCONFUTABILI che esamineremo dopo) per far fronte a uno stato di dissesto patrimoniale si erano  rivolti a Lombardo Francesco, titolare di una società finanziaria, rilasciandogli una procura a vendere anche a se stesso l’appartamento di loro proprietà sito in questa Via Sammartino 22   e che in forza di essa ( IO CONCEDEVO PRESTITI IN DENARO IN FORZA DI TITOLI CAMBIALI PAGABILI ENTRO SEI MESI O ASSEGNI DI CONTO CORRENTE POSTERGATI PAGABILI ENTRO TRENTA GIORNI prestito uguale usura periodo 1989 – 90 – 91 - ) il Lombardo aveva concesso ai detti coniugi un prestito in denaro e successivamente, avvalendosi della procura conferitagli, aveva ACQUISTATO personalmente l’immobile a un prezzo determinato in base ai parametri minimi catastali. ( LEGGERE POST.44 CAPO  I,  PER ALTRI MAGISTRATI TRUFFATO )

Aggiungeva il P.M. che a un dato momento, nel rapporto di finanziamento e compra vendita istauratosi fra i coniugi Tricomi – Gianni e il Lombardo, titolare della finanziaria, si era inserito, senza alcun titolo, il Licata ( SE I CONIUGI TRICOMI NON VENIVANO A CASA MIA A DARE SFOGO ALLA LORO DISPERAZIONE, IO NON AVREI CONOSCIUTO IL LOMBARDO ) coadiuvato dai suoi “ragazzi” (in gergo “picciotti”  elenca tutti i nomi,) aveva messo in atto ogni forma di violenza, minaccia ( LE MINACCIE DAL LOMBARDO LI HO SUBITO IO – VOLEVA CHE IO MI FACESSI I FATTI MIEI ) nei confronti del Lombardo e della di lui collaboratrice Tinervia Serafina, per costringere il menzionato titolare della finanziaria sia a sostenere un contratto di locazione dell’appartamento di Via Sammartino in favore dei Tricomi ( PER QUESTO CAPO C, D’IMPUTAZIONE, SONO STATO ASSOLTO ) sia a consegnarli prima la somma di £. 30.milioni ( con assegni ) e dopo quella di ulteriore 25.milioni asserendo – immotivatamente e ingiustificatamente – che tali importi dovevano essere corrisposti a titolo di integrazione del prezzo di acquisto dell’appartamento e che esso il Licata era legittimato a riceverli in quanto creditore delle somme in precedenza prestate ai Tricomi. Il Lombardo pur piegandosi alla stipula del contratto di locazione e versare il denaro oggetto della prima pretesa ( 30.milioni ) ( DENARO SOLO DICI MILIONI, 20 MILIONI TITOLI PROTESTATI) si era rifiutato di corrispondere la ulteriore somma ( 25.milioni ) richiestagli. A seguito di tale netto rifiuto gli imputati avevano inasprito la loro opera di coartazione addivenendo per fino a privare la Tinervia della propria libertà personale il giorno 29 ottobre 1991.( NON C’ERA MOTIVO, SI ASPETTAVA IL 15/12/1991 PER CHIUDERE L’AFFARE TRUFFA , SOLO CHE IL LOMBARDO ERA PROTETTO DELLE DIVINITA’ IN TERRA, facendomi arrestare il 10/12/1991, prima che si arrivasse al 15/12/1991, solo cosi è riuscito a portare a buon fine il proprio disegno criminale).

Concludeva il P.M. esprimendo l’avviso che la condotta degli imputati in alcun modo poteva dirsi mossa dall’intendo di tutelare gli interessi dei Tricomi, atteso che il Licata, nonostante avesse ottenuto dal Lombardo la somma di trenta milioni in assegni, nulla aveva corrisposto ai coniugi, dai quali per contro a fronte di un iniziale debito di 15miloni di lire – era arrivato a pretendere, all’esito della vicenda la somma di lire trenta milioni. ( tutto falso e calunnie ben architettate, cosa che ne darò prova inconfutabile al prossimo Post.)

In sede dibattimentale il P.M. contestava ai testi TRICOMI GIANNI, ( e d’altri testi ),  quanto da essi dichiarato nel corso delle indagini preliminari. Poiché, a seguito di si fatte contestazioni, frequentemente emergevano rilevanti difformità fra il contenuto delle deposizioni dibattimentali e di quelle rese nel corso delle indagini preliminari.

A norma dell’art. 500 comma IV C.P.P. numerosi dichiarazioni utilizzate per le contestazioni venivano acquisite al fascicolo per il dibattimento. (  Intanto, nel corso delle indagine preliminari i coniugi Tricomi – Gianni – erano indagati come mandanti del fantomatico sequestro di persona e dell’estorsione ai danni del duo criminale Lombardo – Tinervia – nella fase dibattimentale si sentivano più protetti, come gli altri testimoni, CHI PARLAVA BENE DI ME VENIVA  SISTEMATICAMENTE MINACCIATO DI ESSERE INCRIMINATO COME  FAVOREGGIAMENTO ).  QUANDO E’ COSI NON C’E’ MOTIVO DI FARE I PROCESSI,  SPERO CHE IL MIO CASO SIA STATO UN’ECCEZIONE.

In esito alle conclusioni del P.M. e della difesa il Tribunale con sentenza in data il 11/ febbraio/1993 riconosceva fondato in buona sostanza il costrutto accusatorio e dichiarava Licata Giuseppe colpevole dei reati ascrittigli al capo A – B – D - ……( IL CAPO  C SI PARLAVA DELL’AFFITTO E’ STATO CANCELLATO )……………

A pag. 28 della sentenza si legge; Non è certo che i Tricomi abbiano conferito espressamente tale incarico al Licata………( COME SE IO AVESSI DEI POTERI PARANORMALI DI SAPERE I FATTI DEGLI ALTRI )

Un fatto, un personaggio il Lombardo, un immobile di Via Sammartino 22  proprietà dei coniugi Tricomi, due vicende giudiziarie, in una, il Lombardo è una vittima, dopo avere acquistato e pagato l’immobile e che nulla doveva ai veri proprietari, viene costretto con violenze e minacce a pagare denaro non dovuto, e visto la paura delle minacce e delle violenze subite, il Lombardo non paga e denuncia. Seconda  vicenda giudiziaria: il Lombardo è un criminale, a truffato un immobile di proprietà dei coniugi Tricomi, sito in questa Via Sammartino 22, un fatto, vergognoso per una giustizia giusta, vergognoso, per una Magistratura PURA.  

Spero di scrivere il Post. 46.   

 
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