Creato da pierluigi102 il 09/08/2009
l'usura brutta piaga, attenti per chi ci specula per non rimborsare il prestato

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ERRORI GIUDIZIARI SU USURA E TRUFFE

Post n°51 pubblicato il 05 Agosto 2012 da pierluigi1020

Post 42, dedicato a quegli esseri indegni di fare parte a qualsiasi titolo in servizio nell’AUTORITA’ GIUDIZIARIA.-  NON PRESTATE DENARO A NESSUNO.

Premessatutto quello che io scriverò è provato con documenti giudiziari e quindi inalterabili e inequivocabili.

La mia vicenda giudiziaria è stata voluta da un crinale senza scrupoli, che a suo dire aveva amici e parenti in servizio nell’AUTORITA’ GIUDIZIARIA disponibili ad aiutarlo nel caso si sarebbe trovato nei guai, visto che le sue attività di intermediazione finanziarie e immobiliare se bene in regola con le ISTITUZIONE,  celavano con artefici e raggiri, un giro vortico di truffe, appropriazione in debito, estorsione e usura, motivi, della mia conoscenza con il titolare, essendo io sempre pronto ad aiutare i deboli e i bisognosi.

 IL FATTO : siamo nel mese di Luglio del 1991, mi vengono a trova a casa mia i coniugi Nicola T. impiegato di Banca e Giuseppina G. professoressa di Diritto, persone che io avevo aiutato prima di questo fatto, in questa occasione mi hanno raccontato fra la disperazione e tanta rabbia, che avevano chiesto un prestito di 55.000.000 ad una agenzia di intermediazione immobiliare e finanziaria, prestito accordato con un acconto di 28.000.000, i coniugi hanno rilasciato a un NOTAIO DI FIDUCIA DELLA FINANZIARIA una PROCURA A VENDERE di un’immobile di loro proprietà del valore commerciale di circa 700.000.000, restando in attesa che il titolare della finanziaria li invitasse di andare a prelevare i 27.000.000 e definire il mandato per vendere il loro immobile, era da circa un mese che i coniugi non riuscivano a mettersi in contatto con il titolare della finanziaria, durante questi tentativi, sono venuti a conoscenza che il titolare si era intestato con atto pubblico la proprietà dell’immobile senza averne pagato il prezzo, per questo motivo non si faceva più trovare, ho chiesto se avevano  documenti? Niente – ho chiesto se avevano dei testimoni? NIENTE – capendo che il fatto era grave e incredibile, un impiegato di Banca, una professoressa di Diritto farsi giocare cosi è incredibile, essendo convinto che per far valere le proprie ragione in un processo ci vogliono prove e testimoni, cosi ho deciso di gestire l’affare truffa ( art. C. C. 2028 ess, ) per raccogliere prove e testimoni ho dovuto conoscere il titolare delle dette attività criminali.

I coniugi, ( i truffati) mi hanno dato il numero di telefono dell’agenzia, telefono, chiedo del titolare, vogliono sapere il mio nome e cognome e mi stabiliscono un appuntamento, cosi ho conosciuto il titolare, per me è stato molto facile incontrarlo non perché io mafioso, come valutato dall’autorità giudiziaria, perché il truffatore pensava di aver trovato altro pollo da spellare.

Il giorno e l’ora stabilita per telefono, mi presento all’ufficio del truffatore portandomi un’altra persona, il truffatore molto gentile, molto professionale, mi ha chiesto cosa io avevo bisogno, ho spiegato che non avevo nessun bisogno personale e che la mia presenza era dovuta visto il racconto che mi avevano fatto i coniugi T. ( i truffati ).

Tutta quella gentilezza si è trasformata in cattiveria e minacce, il truffatore sosteneva che per lui l’affare era concluso e che nulla doveva ai coniugi invitandomi di uscire dal suo ufficio e se io insistevo lui con una telefonata  faceva venire nell’ufficio alcuni suoi amici che dove ci avevo la testa mi ci mettevano i piedi, con calma risposi che la posizione mi interessava, pregandolo di fare presto prima che io chiamassi i CARABINIERI, il truffatore mi assicurava che per la legge era apposto e non aveva nulla da temere.

Risposi che io non avevo capito niente, quindi, promette un finanziamento di 55.000.000 a garanzia si fa rilasciare una Procura a vendere un immobile del valore di 700.000.000  da un acconto di 28.000.000, si intesta la proprietà dell’immobile con atto pubblico diventa proprietario dell’immobile senza averne pagato il prezzo e con la legge è apposto? Per me rimane un criminale. Vista la mia determinazione, visto che le sue minacce mi davano molto fastidio, cambiò comportamento, cercando la via dell’accordo, in questo caso, accettai di fare incontrare il truffatore  con il truffato, stabilendo con prove documentali la truffa consumata e stabiliscono  un accordo momentaneo che consisteva:

il completamento del finanziamento dei 55.000.000 + 30.000.000 il truffatore doveva versare subito, rinviando il tutto al 15/12/ 1991 con l’impegno che, se i veri proprietari dell’immobile (i coniugi) rimborsavano il pagato del truffatore, questo, doveva rimettere l‘atto dividendosi le spese, se i coniugi non riuscivano a rimborsare il pagato del truffatore, si doveva valutare l’immobile secondo il valore del mercato dell’anno 1991 e il truffatore pagare. IO CONVINTO DI AVERE RISOLTO IL PROBLEMA CON UMANITA’ E IMPARZIALE.   - MA  NON  E’ COSI’.

  

 
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