luna di rame

in equilibrio sul filo

 

 

« ________________________...________________________... »

ilmio68

Post n°58 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da luna.di.rame

 

silenzio. nella piazza il silenzio è talmente netto da sembrare assordante. mi fa male il collo per la tensione, muscoli irrigiditi in attesa dello scontro.
hanno già sbarrato le quattro vie che portano alla piazza. nessuno esce e nessuno entra, lo scontro ci sarà.

cerco di pensare se ho dimenticato qualcosa… i capelli lunghi legati a treccia, niente anelli o catenine, la bandana a ripararmi (nascondermi??) il viso.
immobile, solo gli occhi inquieti cercano tra il gruppo silenzioso. sto cercando lui, eccolo, due passi lì davanti a me. guardo il suo profilo, la sua pelle scura... gli occhiali mannaggia ha dimenticato di togliersi gli occhiali.. nel casino che sta per succedere si farà male se non li toglie. girati penso  e lui si gira e mi sorride e quel sorriso riempie il mio mondo.
gli faccio cenno degli occhiali, capisce e se li toglie. meno male. 

...noi due il giorno prima. seduti sugli scalini al parco a mangiare un gelato, ridere, stare abbracciati mentre mi dice maquandoandiamoinafrica?
che non gli succeda niente, prego. ma prego chi?

un po’ scostati sulla destra scorgo alberto e alessia, spalla a spalla, pronti a scattare e poi karl  e miriam e mario e poi giusy che mi sorride.
poco lontano ecco peter, volto scoperto, aria di sfida, pugni serrati. tutto in lui sembra dire avanti, venite a prendermi, sono qui! fra poco la sua bandana rossa legata sulla fronte sarà un punto di riferimento per tutti. la mia bandana  è viola con piccolissimi fiori bianchi.

lungo il bordo della piazza silenziosi guerrieri cyborg sembrano pronti a partire per viaggi interstellari...stivali scudi armi e quei volti ciechi dietro i caschi impenetrabili.
pensano? guardano? hanno paura? stanno lì immobili, fermi, non un gesto, non una mossa.

sento un movimento leggero dietro di me, non ho bisogno di girarmi. guardo in terra ed ecco le scarpe da ginnastica  di franco. come al solito è lì, pronto a proteggermi, silenzioso. è il suo migliore amico ma il suo sguardo non mi abbandona mai e leggo sempre nei suoi occhi un po’ di malinconia. so che anche questa volta sarà pronto a farmi da scudo.
il silenzio sta diventando insopportabile e poi ecco che in un attimo è tutto un gridare un correre...
mi abbasso di scatto, schivo un manganello, mi tiro su, mi riabbasso. dio sono tanti.
vedo i fumogeni scendere lenti ad arco sull’asfalto. toccano terra e subito il fumo si alza a spirale e danzando si espande e riempie la piazza. non vedo niente, corro alla cieca.

non dovremmo essere qui penso. vorrei essere da un’altra parte ora, nel cerchio delle sue braccia, da qualsiasi altra parte ma non qui, vorrei...
uno strappo improvviso, qualcuno mi ha preso per la treccia e mi tira. un poliziotto. mi sta facendo male, mi trattiene con forza. incontro i suoi occhi, hanno lo stesso colore dei miei, verde contro verde. non c’è cattiveria  in lui, solo stupore, confusione, un po’ di paura.
e lasciami!! grido assurdamente e lui altrettanto assurdamente apre la mano e mi lascia andare. scivolo via veloce e prima di sparire mi volto. è là immobile a guardarsi la mano aperta.

mi fermo un attimo, non so dove andare. vedo peter, un taglio sulla fronte, in mezzo alla mischia ma non voglio finirci in mezzo. lui, dove è lui? hanno preso alberto, lo tengono saldamente per le braccia, cerco alessia e miriam ma non le vedo. prenderanno anche peter, è solo questione di poco.
inciampo su un sasso ma ecco la  mano salda di franco che mi prende, che mi trascina scansando gli ostacoli. ma dove è lui?
e poi lo vedo, dietro il muretto della metro, c’è anche alessia. mi lascio cadere vicino a loro, arrivano gli altri, scappiamo per le scale? non si può, la strada è sbarrata e dalle scale sale l’odore acre dei lacrimogeni, niente via di fuga da lì.
senti  mi dice  dobbiamo darci un taglio a queste cose.
dico io sì sì.
mi ritrovo a pregare (ma prego chi?)... lasciaci uscire da qui, se usciamo prometto... ecco, la stradina laterale di san babila è libera. svelti, di corsa, col cuore che sembra scoppiare, forse ce la facciamo, siamo al di là. siamo fuori.
corriamo per le vie deserte...  

ragazzi che pensano di cambiare il mondo  ma forse alla fine sarà il mondo a cambiarli.
ragazzi che pensano di avere  in mano il futuro ma che si sentono anche tanto confusi e soli.

bambini smarriti dell’isola che non c’è...
due moriranno  presto, uno forse rimarrà ribelle sempre e un altro diventerà una persona potente, qualcuno finirà dietro le sbarre e qualcun altro si lascerà andare alla deriva, due avranno una vita felice e uno diventerà indecentemente ricco.
qualcuno affronterà la vita senza mollare.
nessuno andrà in africa.
  (grazia)

 

Image Hosted by ImageShack.us

 

.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: luna.di.rame
Data di creazione: 11/08/2007
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: luna.di.rame
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 71
Prov: MI
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963