Oltre alle varie cose da fare - e da NON fare! - nella vita di tutti i giorni e come attivista per combattere la vivisezione, ci sono alcune piccole cose che puoi fare per aiutarci nell'attività di NoVivisezione.org
- Mettere un link dal tuo sito verso NoVivisezione.org usando, se vuoi, questo banner:
- Inserire nel tuo sito il Box Notizie di AgireOra, eventualmente - se ti interessa particolarmente l'aspetto "vivisezione" - scegliendo solo le notizie su questo argomento. Qui è indicato come fare: Box notizie sul tuo sito.
- Scrivere alla redazione delle radio locali che ascolti per chiedere di mandare in onda gratuitamente gli spot audio contro la vivisezione:
Spot "No Vivisezione"
Questo spot mette in luce la crudeltà della vivisezione e la sua inutilità scientifica, e invita a visitare il sito www.novivisezione.org per saperne di più.
Scarica il file audio: no_vivisezione.mp3- Spot "Per una ricerca di base senza animali"
Nello spot si spiega che le donazioni alla ricerca medica finanziano la vivisezione, e si chiede al pubblico di scoprire chi finanzia la vivisezione e chi no attraverso la campagna "Per una ricerca di base senza animali" di NoVivisezione.org
Scarica il file audio: ricerca_di_base.mp3
- Spot "Per una ricerca di base senza animali"
non puo' essere cosi il mondo...non puo' essere arrivato a tanto l'uomo..in questo blog troverete solo notizie della rete,quelle che non vi racconteranno mai nei nostri inutili telegiornali,nei nostri inutili giornali...
se qualcuno ritiene che la coscienza non sia importante,passi oltre,questo non e' il suo mondo...se qualcuno vuole mettere in luce delle notizie,per dar voce a chi non ce l'ha puo' contattarmi e la notizia vorre pubblicata...
questo blog,nasce in memoria di Lunar...una cagnetta che non ho mai conosciuto...ma una volta letta la storia e' entrata nel mio cuore e li rimarra'....
Sì, sono proprio io, quel rompiscatole, che devi portare a spasso tre o più volte al giorno e che ti osserva con sguardo languido e affamato anche se ha appena divorato un chilo di carne. Tu per me sei un dio. Sei il mio dio e ti amo qualunque cosa tu faccia. Anche se sei un violento patologico, se sei debole con i forti e forte con i deboli, se sei malato, stupido, vigliacco, ignorante, io ti voglio bene. Nessun altro ti amerà mai dello stesso amore incondizionato. I tuoi genitori possono essere vecchi ed egoisti, il tuo partner averti lasciato per un altro/a forse più ricco/a o più bello/a, i tuoi fratelli ti snobbano, il tuo datore di lavoro ti umilia, i tuoi amici scompaiono nel momento del bisogno, lo stato succhia i tuoi soldi…
Per me non c'è nessuno più bello, ricco e interessante di te.
In cambio non ti chiedo che cibo, coccole e un po' di attenzione. A volte ho paura, paura di non rivedere più la mia cuccia…e la mia ciotola.
Tu hai mai avuto paura, amico mio? Ti prego non rendere reale questo incubo. Non abbandonarmi, non lasciarmi solo. Non rendere la mia vita brutta, come quella di qualcuno di voi umani, che da tanto tempo hanno dimenticato cos'è l'amore vero. Scodinzolando con affetto, e con un adorante srlup ti auguro il meglio di questo mondo!
firmato: il tuo cane.
P.S. ah, io non ho paura della morte come voi umani: accetto la transitorietà della mia esistenza
la storia di lunar
Pesa scrivere un articolo del genere. Mani pesanti sulla tastiera e occhi pesanti nel leggere. Ma non si può fare diversamente - bisogna parlarne. Dopo aver scritto il nostro articolo sui bordelli animali in Danimarca e sugli abusi sessuali di quattrozampe in Svezia, oggi sentiamo il bisogno di parlare dello stupro e dell’uccisione di Lunar, avvenuto in Turchia lo scorso marzo. Non è semplice trovare in rete materiale esaustivo per raccontare il chi, il come e il perché di questa orribile, disumana, raccapricciante vicenda, ma qualcosa da ricordare c’è. La tortura è avvenuta a Sincan, a pochi chilometri da Ankara, e una delle cose più agghiaccianti è che il fatto è successo dietro il Municipio della città - ossia in una zona costantemente monitorata e sorvegliata. Una cagnetta è stata stuprata da un essere umano, le sue urla si sentivano a metri di distanza, e nessuno ha notato nulla. Ha sofferto, avrà cercato di difendersi, di scappare, è stata violentata, lacerata, e infine uccisa e nessuno se n'è accorto. Non aveva nome, Lunar. Glielo hanno dato dopo aver ritrovato il suo corpo devastato dalla violenza sessuale in mezzo ai rifiuti, il muso congelato in un’espressione di tristezza infinita, inenarrabile. Si presume si trattasse di un cane randagio. In apertura trovate una sua foto da viva, una da morta - non la peggiore, quella non abbiamo avuto il cuore di pubblicarla. La scoperta del piccolo cadavere dietro il Municipio di Sincan ha fatto calare sull’intera città una coltre di orrore e disgusto da parte degli amanti degli animali di tutto il mondo. La reazione dell’amministrazione è stata quella di sempre - Lunar non era il primo caso, solo il più eclatante: negare e attaccare. Scopriamo da questo forum che il Comune di Sincan ha minacciato gli attivisti che avevano pubblicato le immagini del corpo violato della piccola perché “macchiavano” l’immagine di Mustafa Tuna, il sindaco. Solo successivamente Omer Demir, avvocato del Municipio ha chiamato gli attivisti per scusarsi della minaccia ed esprimere la sua tristezza per quanto era avvenuto. Doveva essere stato un attimo di debolezza perché qualche settimana dopo, il 28 marzo 2011, l’intera giunta comunale ha sostenuto pubblicamente che si trattava solo di una menzogna, che nessun cane era stato stuprato e ucciso dietro il Municipio o addirittura a Sincan, e che le immagini erano state manipolate dall’associazione Let’s Adopt, che si stava occupando del caso. Che Lunar, dunque, non esisteva, e che nessuno - nessuno - in Turchia si sognerebbe mai di stuprare un cane. Le immagini parlano da sole. Noi crediamo ai volontari che si occupano di questi animali ogni giorno, in un clima asfissiante di indifferenza e omertà. I volontari spiegano che è usanza normale, in Turchia, stuprare i cani. Che capita ovunque e che basta fare una piccola investigazione online, o anche solo su Facebook, per scoprire numerosi casi di violenza. E che, generalmente, questi casi terminano sempre con l’uccisione dell’animale da parte del suo violentatore. Che, in questo caso, è scandaloso non solo che a Lunar sia capitato dietro al Municipio, ma che le istituzioni abbiano negato. Che abbiano il coraggio di negare cose come queste. Nessuno è stato in grado di aiutare Lunar. Ma, leggendo questo articolo, almeno eviterete che venga dimenticata. E potrete firmare questa petizione e raccogliere firme perché i responsabili di questi crimini rivoltanti vengano puniti.
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DOWN.
La sindrome di Down non è una malattia. Le persone con la sindrome di down non cercano una medicina, vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri!!!!
Il 93% dei miei contatti non copierà questo messaggio.
Spero che tu che stai leggendo ora, voglia far parte di quel restante 7% che metterà questo messaggio nella sua bacheca.....
più facile del previsto eh.....
Post n°79 pubblicato il 04 Settembre 2013 da storiadilunar
Per Romeo, il cane Nico, Oltre 100 persone in piazza per dire che cambiare si può e si deve Roma, 4 settembre 2013 - Oltre 100 persone hanno preso parte alla fiaccolata organizzata dal volontario animalista Marco Cocco nella città di Capua. L’evento aveva l’intento di ricordare Romeo, il gattino seviziato e impiccato alla rete di un campo di calcio esattamente un mese fa e tutti gli altri animali vittime della violenza dell’uomo, da quelli ammazzati “legalmente” nei macelli e per la vivisezione a quelli segregati negli allevamenti intensivi, circhi o zoo. Il messaggio principale, presente anche sullo striscione che apriva il corteo è stato “insegniamo l’amore e il rispetto per la vita ai nostri bambini”. Bisogna partire proprio da loro visto che saranno i futuri adulti, quelli che si troveranno a gestire la nostra terra. Se cresciuti con valori importanti come quelli sopracitati, sicuramente per loro sarà più facile amministrare il nostro pianeta e la vita di tutti gli abitanti. Alla manifestazione erano presenti anche due importanti associazioni: l’Oipa Caserta e gli “animalisti sammaritani” impegnati nella vicina Santa Maria Capua Vetere. Si è parlato anche di tutti i randagi che sono scomparsi poche settimane fa e dopo la triste vicenda di Romeo. Nico, bellissimo incrocio pastore delle Shetland , randagio, investito all’una e trenta di notte, su una strada dove il limite massimo di velocità è di 50 km/h e lasciato agonizzante sull’asfalto. Nico ha trovato poi la morte nella clinica veterinaria dopo l’intervento dello stesso Marco Cocco e di un altro volontario che si erano preoccupati di recuperare il randagio e portarlo presso la stessa struttura. Mamma Nerina bruciata con un acido potentissimo nello stesso posto dove quattro anni prima erano morti nello stesso modo Duka e Nala, altri due cagnolini. La randagia legata ad un auto per il collo con un filo di nylon e trascinata fino alla morte. Per dire basta a tutto questo Capua è scesa in piazza. Per la prima volta e non certo, purtroppo, per l'ultima. |
Post n°78 pubblicato il 31 Agosto 2013 da storiadilunar
Roma, 28 agosto 2013 - Era rimasta a vegliare il corpo esanime della mamma sui binari del treno, rischiando così la vita pur di non abbandonarla. Protagonista della triste storia (ma a lieto fine), resa nota dalla Lav sul proprio sito internet, è la piccola Taffi, una cagnolina orfana che è stata però salvata da un macchinista di Trenitalia, che qualche giorno fa, sulla linea Viterbo-Roma, all'altezza della stazione di Manziana, aveva visto il corpo senza vita di un cane lungo il tracciato ferroviario, notando che proprio vicino all'animale c'era qualcosa che si muoveva. Il macchinista, avendo intuito che poteva trattarsi di un cucciolo, ha immediatamente allertato il dirigente centrale operativo della Divisione regionale Lazio di Trenitalia, e sono così state disposte le operazioni di salvataggio. A completare il felice epilogo della vicenda, la piccola Taffi ora ha una nuova casa: quella del macchinista, che dopo averla salvata ha deciso di adottarla. |
Post n°77 pubblicato il 31 Agosto 2013 da storiadilunar
CANI DEL NULLA Levrieri Galgos detti anche "i Cani del Nulla" Questi sono Levrieri Galgos, li chiamano anche Cani del Nulla. Sono originari della Spagna, per i Galgos la vita in questo paese è ancora più dura dell'inferno. I Galgos sono b...ellissimi Levrieri dagli occhi umani, ma per gli spagnoli non sono altro che macchine per il divertimento. Gli orrori che vengono fatti a questi dolcissimi animali sono molteplici, vengono gettati vivi nei pozzi, impiccati, trascinati dalle auto, sgozzati, abbandonati nelle campagne con le gambe appositamente rotte, decapitati, scuoiati, impalati. Anche i bambini li uccidono barbaramente, perchè in Spagna con questa cultura si nasce... Il caso che più mi ha colpito è stato di quella cagnolina impiccata ad un albero con sotto il suo cucciolo che ringhiava a |
Post n°76 pubblicato il 25 Febbraio 2013 da storiadilunar
Massacro di cani I volontari avevano sistemato nell'area gli animali raccolti dalla strada Vieste (Foggia), 25 febbraio 2013 - Sconosciuti a Vieste si sono introdotti in un podere recintato e hanno ucciso sei cani, due dei quali cuccioli, ai quali era stata data ospitalità da volontari, dopo che erano stati sottoposti a visite mediche, vaccinazioni, sterilizzazione e microchippatura dalla Asl. Lo denuncia l'associazione per la difesa degli animali e dell'ambiente (Aidaa), spiegando che gli animali sono stati trovati morti dalle volontarie di Vieste, che avevano dato loro assistenza dopo averli raccolti dalla strada. Secondo la denuncia di Aidaa, sconosciuti, entrati nel podere rompendo la recinzione, hanno gettato i cuccioli in un pozzo dove li hanno fatti annegare e poi hanno massacrato a bastonate i quattro animali adulti, trovati in pozze di sangue. I cuccioli - a quanto viene reso noto - sono stati volontariamente gettati nel pozzo dal momento che esso era chiuso con un coperchio. |
Post n°75 pubblicato il 20 Febbraio 2013 da storiadilunar
Green Hill, l'azienda rinuncia al ricorso: beagle resteranno con le famiglie Il Riesame il 3 agosto scorso aveva dissequestrato l’azienda ma mantenuto il vincolo sugli animali. Un provvedimento in origine impugnato dalla multinazionale. Il 21 febbraio dunque l’udienza prevista in Cassazione sarà solo un passaggio formale
Brescia, 19 febbraio 2013 - Una bellissima notizia per le migliaia di famiglie che hanno aperto le porte delle proprie case ai cuccioli di Green Hill. L'annuncio, che ha fatto esultare cittadini e associazioni animaliste, è arrivato stamane: la Marshall, proprietaria dell’allevamento di beagle Green Hill a Montichiari, ha ritirato il ricorso in Cassazione contro il mantenimento del sequestro probatorio sui 2.700 cani, attualmente affidati alle famiglie. Il Riesame il 3 agosto scorso aveva dissequestrato l’azienda ma mantenuto il vincolo sugli animali. Un provvedimento in origine impugnato dalla multinazionale. Il 21 febbraio dunque l’udienza prevista in Cassazione sarà solo un passaggio formale. |
Inviato da: giusymartoglio
il 08/05/2014 alle 12:26
Inviato da: giusymartoglio
il 19/12/2013 alle 17:47
Inviato da: storiadilunar
il 04/09/2013 alle 16:31
Inviato da: patrizia67_95
il 31/08/2013 alle 16:38
Inviato da: mimax2
il 13/07/2013 alle 14:29