Punto e a capo
Araba feniceA CHI MAI IMPORTA SE UNA HA IL CUORE DI FARFALLA?! ECCO IL SENSO DELLA SOLITUDINE: A VOLTE AMICA, A VOLTE NEMICA. MA SE UNA SE NE FA UNA RAGIONE, PUO' ESSERE CONFORTANTE, COME UNA TANA BUIA E CALDA: IL NIDO DELL'ORSO DI ANNAUD, IN CUI SOGNARE FARFALLE.
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Sono l'elefante
e non ci passo
mi trascino lento
il peso addosso.
Vivo la vergogna
e mangio da solo e non sai
che dolore sognare per chi non può mai.
Sono l'elefante
e mi nascondo
ma non c'e' rifugio
così profondo.
Io non so scappare
che pena mostrarmi cosi'
al tuo sguardo che amo e che ride di me.
Una farfalla sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
lassù
Sono l'elefante
che posso fare
inchiodato al suolo
e a questo amore.
Provo ad inseguirti
ma cado e rimango così'
non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.
Una farfalla tu sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
da me.
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai
quanto lui ti assomiglia
dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai
quanto lui ti assomiglia
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
IO NON SONO LA FARFALLA!
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- Perchè tu mi oda. (Pablo Neruda)
le mie parole
a volte si assottigliano
come le orme dei gabbiani sulle spiagge.
Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.
E le vedo lontane le mie parole.
Più che mie esse son tue.
Si arrampicano sul mio vecchio dolore come l'edera.
Si arrampicano così sulle pareti umide.
Sei tu la colpevole di questo gioco sanguinoso.
Esse fuggono dal mio rifugio oscuro.
Tu riempi tutto, tutto.
Prima di. te popolarono la solitudine che occupi,
e sono abituate più di te alla mia tristezza.
Ora voglio che dicano ciò che voglio dirti.
Perché tu oda come voglio che m'oda.
Il vento dell'angoscia ancora le trascina.
Uragani di sogni a volte ancora le abbattono.
Senti altre voci nella mia voce addolorata.
Pianto di vecchie bocche, sangue di vecchie suppliche.
Amami, compagna. Non abbandonare. Seguimi.
Seguimi, compagna, in quest'onda di angoscia.
Ma vanno tingendosi del tuo amore le mie parole.
Tu occupi tutto, tutto.
Ne farò di tutte una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.
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Noi due siamo nel guado, che fare? Passare entrambi sull'altra sponda o rimanere ciascuno sulla propria riva? Sono frustrata, insoddisfatta, vorrei fuggire da te, vorrei rimanere. Cos'è che mi trattiene ancorata a te? COSA? I ricordi? Non servono a niente, sono passati, non posso toccarli, non posso sentirli, sono aria e fumo, potrebbe essere falsai o del tutto veri, ma non sono reali. Reale è ciò che si ascolta, ciò che è vicino. Cosa sono io? Per te?
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Tra le centinai di cassette che ho registato o acquistato (non sono ancora passata del tutto ai dvd) non ho "Miracolo a Milano": in assoluto uno dei miei film preferiti. Forse perchè non lo trasmettono in tv da decenni, dall'epoca in cui non usavo così accanitamente il videoregistratore. Ma la lista dei miei film di culto è lunghissima! Anche strana, da un certo punto di vista, per via del fatto che contrariamente ai cinefili che si rispettino, c'è di tutto di più: da La guerra del Fuoco", che incute "terrore" a mia figlia (ma a me fa orrore il suo film preferito "Dune" di david Lynch!) a "Quattro matrimoni e un funerale". Non ho nemmeno "Quel che resta del giorno", devo procurarmelo: tristissimo, ma bello.
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Inviato da: bellanapoli1
il 19/05/2008 alle 11:26
Inviato da: mercuzio64
il 19/05/2008 alle 11:11
Inviato da: maripos52
il 15/05/2008 alle 19:57
Inviato da: topolino1965
il 15/05/2008 alle 13:03
Inviato da: maripos52
il 14/05/2008 alle 09:51