NUOVA CONSAPEVOLEZZA

"SOPRAVVIVERE COI LUPI."

UN FILM CON UN MESSAGGIO DELL'AMORE  DEI LUPI CHE AIUTANO UNA BIMBA NELLA SOPRAVVIVENZA IN UNA FORESTA ALLA RICERCA DEI SUOI GENITORI (FINITI IN CAMPO DI CONCENTRAMENTO) , IN CONTRASTO CON LA SOPRAFFAZIONE  E FEROCIA UMANA.

ECCO LA STORIA:

- SOPRAVVIVERE CON I LUPI

Cosa dire ancora dell'epurazione ebraica voluta dai nazisti? Sembra difficile trovare qualcosa di nuovo da raccontare eppure c'è sempre una qualche pagina nuova da scoprire, o reale o di fantasia, come nel caso del bel libro di Misha DeFonseca dal quale Vera Belmont ha tratto il film Sopravvivere coi lupi. La storia di una bimba di sei anni (anche se ci sembra che ne abbia qualcuno in più) che attraversa tutta l'Europa per ricongiungersi con i suoi genitori... Genitori deportati dalla natia Belgio nei campi di concentramento per ebrei verso il confine con la Polonia. Ed è così che la piccola Misha, dopo essere stata rifugiata presso una famiglia (che però la sfrutta) e dopo essere stata accolta da un'anziana coppia con la quale sta bene e dove stringe un rapporto "particolare" con i due cani che vivono con i due anziani. Un rapporto fatto di fiducia ed amore che le elegge in qualche modo "principessa dei lupi"... ed infatti quando la coppia viene arrestata dai nazisti la bimba scappa senza meta per poi capire che il suo unico vero desiderio è ritrovare gli amati genitori. Un lungo viaggio che la porta sino in Ucraina. Un viaggio non senza difficoltà per una bimba che deve fare i conti con la sopravvivenza. Ma con l'aiuto di cani randagi e di lupi veri e propri Misha riuscirà nel suo intento, diventando una del "branco". Ma quando uno di questi verrà ucciso la piccola riprenderà il suo viaggio. Ma questa volta il viaggio sarà verso casa. Infatti non avendo trovato i genitori spera di trovarli lì dove sono stati presi dai tedeschi... una pia illusione. Stanca e malata riuscirà a tornare... quasi morente verrà "ripresa" dall'anziana coppia che... e qui finisce la storia... Forse...

-Il film di Vera Belmont è un piccola grande parabola sulla vita. Sulla crescita. Sulle difficoltà di diventare adulta e di come, a volte, le circostanze e gli eventi, dettino una crescita più rapida per sopravvivere ai "ruggiti" della vita che potrebbero spazzare tutto in un batter di ciglia. Una crescita che per certi versi si completa e per altri no. Non si può pretendere da una bimba di essere adulta, anche se alcuni comportamenti lo sono. Ma sono comportamenti occasionali e dovuti alle differenti situazioni che è costretta ad affrontare, ma di fondo rimane una bimba sola e spaurita che trova conforto in un animale che è un po' il simbolo dell'indipendenza e della solitudine (voluta) che svetta nelle imperiose e paurose foreste dove vive.

La Belmont va sempre dritta al cuore. Agisce per linee rette senza funambolismi e metalinguaggi. Rappresenta il rapporto tra Misha e i lupi per quello che è: un rapporto dettato dall'istinto e basato su di esso. Non esiste ragione ma solo un sentimento che si sciorina dall'annusarsi. Quindi è la bimba che adotta i codici primari della conoscenza (codici perduti dall'uomo) per avere una relazione con questi "terribili" (ma "dolci") animali. Il tutto viene presentato tra toni fiabeschi e drammatici dando vita a trance di vita drammaticamente reali e che toccano i sentimenti più profondi. Questo grazie anche all'immediatezza del linguaggio cinematografico adottato ma anche grazie alla semplicità della storia.

Un bell'affresco sull'amore in un momento dove i venti di guerra stanno spazzando via tutto e dove l'uomo viola non solo se stesso ma anche la natura che lo circonda. E da questo punto di vista Sopravvivere coi lupi è anche un film ambientalista. Un piccolo inno non solo alla libertà dell'uomo ma anche alla libertà del mondo animale che ci circonda e che consideriamo ostile, quando i veri ostili siamo noi.... 

QUANTA SAGGEZZA  NEL BRANCO DEI LUPI, TACCIATI DALL'UOMO DI ESSERE NEMICI DELL'UONO (QUANDO SPESSO è IL CONTRARIO), IN REALTA' SEMPRE CON MENO TERRA A  LORO A DISPOSIZIONE PRESE DALL'UOMO, SI TROVANO A DOVER CACCIARE  SPESSO VICINO A CENTRI ABITATI, Q QUINDI SPESO ABBATTUTI.

iL LUPO: SIMBOLO DELL'INDIPENDENZA, ORGANIZAZIONE DEL BRANCO, CHE AMA LA SOLITUDINE DAL RUMORE DELL'UOMO, SIMBOLO DI SAGEZZA .

E VOI CHE NE DITE??? ....:-))