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Post n°2 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da polifemia
Se si è ignoranti Il fenomeno da baraccone è scomparso dalle etichette convenzionali. Trattavasi, ai Ora va di moda la generalizzazione dei reality. La premessa per la moralità del reality è che tutto sia lecito, tranne criticare sua bionda maestà de Filippi, Marcuzzi, Ventura, nonché le scelte della redazione. In buona sostanza, il reality è un tarocco a basso costo e quindi beneaccetto. La proiezione tra il reality e lo spettatore è scambievole. La televisione proietta allo spettatore le vite altrui ed in esse lo spettatore proietta la propria identità. La regala, ne rimane privo. Si appassionano ai reality show e li commentano sorvolando le acca del verbo avere, raddoppiando le singole e singolando le doppie. Un periodo clona da solo la stessa proposizione fino alla terza volta. Peccato, perché il linguaggio è la base del pensiero, e il pensiero la base dell'azione. |