Post n°6 pubblicato il 08 Luglio 2011 da polifemia
e cosa stanno mai dicendo al pubblico gli infami senza talento della tv spazzatura?
"farei qualunque contorsione per non essere (più) come uno sfigato come voi. e ora pagatemi."
migliaia di euro guadagnati ogni quarto d'ora di emerite puttanate e tutti giù a pagare per guardarle. e anche il tempo è denaro, no?
"largo all'avanguardia pubblico di merda tu gli dai la stessa storia tanto lui non c'ha memoria" http://www.youtube.com/watch?v=rJINPpCfxcc Skiantos
applausi.
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Post n°5 pubblicato il 27 Giugno 2011 da polifemia
...e grazie al martellamento mediatico, gli infami senza talento sono spacciati per famosi.
grazie, tv spazzatura, per voler sdoganare le tue porcherie disgustose. grazie, moltitudine senza talento e senza patria per nutrire di interesse la tv spazzatura. |
Post n°4 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da polifemia
Se la nonna e la mamma son fagotti incuffiati dalla religione e puzzolenti di fritto e di peli non rasati, è chiaro che la figlia mezzanuda tatuata odierà il pudore in tutte le sue forme, soprattutto se meditato e volontario. |
Post n°3 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da polifemia
Carlo Maria Cipolla (1922 - 2000) è stato uno storico italiano. Famosa è la sua teoria della stupidità umana, formulata nel 1988 nel libro
L' umanità è sinteticamente classificata secondo quattro gruppi, individuati secondo comportamenti dannosi o benefici per se stessi e per gli altri: gli intelligenti: adottano un comportamento benefico sia per sé che per gli altri gli sprovveduti: sono abituati a far del bene agli altri a proprio svantaggio i banditi: danneggiano gli altri a proprio vantaggio gli stupidi: danneggiano gli altri, senza beneficio per se stessi Questo grafico offre un metodo veloce benché semplicistico per meditare sul proprio comportamento e quello altrui. Secondo Cipolla inoltre gli stupidi sono le persone più pericolose di tutti, persino più pericolosi dei banditi. Rimane il problema che, quando si va a definire danni e vantaggi, la stessa cosa che qualcuno definisce vantaggiosa, per altri è mera rogna. Ma assolutizzare il relativismo uccide anche più della stupidità, come quando con la scusa della democrazia ognuno si fa duce. Ma più di tutto uccide la banalità, e più della banalità la disattenzione al volante. E' un mondo difficile. |
Post n°2 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da polifemia
Se si è ignoranti Il fenomeno da baraccone è scomparso dalle etichette convenzionali. Trattavasi, ai Ora va di moda la generalizzazione dei reality. La premessa per la moralità del reality è che tutto sia lecito, tranne criticare sua bionda maestà de Filippi, Marcuzzi, Ventura, nonché le scelte della redazione. In buona sostanza, il reality è un tarocco a basso costo e quindi beneaccetto. La proiezione tra il reality e lo spettatore è scambievole. La televisione proietta allo spettatore le vite altrui ed in esse lo spettatore proietta la propria identità. La regala, ne rimane privo. Si appassionano ai reality show e li commentano sorvolando le acca del verbo avere, raddoppiando le singole e singolando le doppie. Un periodo clona da solo la stessa proposizione fino alla terza volta. Peccato, perché il linguaggio è la base del pensiero, e il pensiero la base dell'azione. |