Creato da semplicementesola il 05/09/2006

anziani in casa

cosa vuol dire avere un anziano in casa

 

 

gli anziani

Post n°1 pubblicato il 05 Settembre 2006 da semplicementesola

gli anziani sono i giovani di ieri.

sono quelli che ci hanno accudito, cresciuto, hanno curato le nostre ferite fisiche e/o psicologiche, hanno consentito che noi diventassimo "i giovani".

per fare questo, loro, gli anziani, sono invecchiati, alcuni bene alcuni male

quelli che se la cavano bene, finchè la salute li regge, hanno la fortuna di morire nel proprio letto senza conoscere il.. "ricovero".

quelli che se la cavano male.. se sono fortunati hanno qualcuno che (ricordandosi di essere stato oggetto delle loro attenzioni.. vedi sopra) si prenderà cura di loro.

se non lo sono li attende il ricovero.

non voglio parlare dei ricoveri, ritengo che siano strutture necessarie.

voglio parlare di quelle persone che hanno in casa un anziano e vengono criticate per le scelte che adottano.

personalmente ne ho sentite di tutti i colori

dal.. meglio mettere l'anziano in un ricovero.. al.. non crederai che me ne debba occupare anche io? e l'anziano, che è malato ma scemo non è, comincia a rinchiudersi in un suo mondo, per arginare le cattiverie, e finisce con l'appoggiarsi a quella persona che è il suo riferimento perchè non lo giudica un incapace ma solo una persona che vuole fare quello che gli pare senza per questo venire giudicato.

così capita che l'anziano smetta di parlare con quelle persone che gli fanno domande di "prassi" es. Cosa mi racconti? frase assurda da dire ad un 90enne! Potrebbe partire dagli effetti catastrofici della bomba atomica o dal ventennio fascista, oppure.. semplicemente dire.. nulla..

possibile che le persone non riescano a capire che ad un anziano non bisogna fare domande ma.. proporre argomenti.. :-) creare in loro quell'interesse che tacciono per difesa.

creare in loro.. il pensiero di essere ancora utili, che il loro pensiero è ancora attuale, importante e utile a chi li ascolta.

io parlo con la mia mamma, ha 89 anni, è sorda come una campana, a fatica, con "grande perdita di tempo" mi costringo a parlarle.. ed ogni volta ho una risposta sensata.

Quando le parla qualcun altro lei si chiude, si sente giudicata, si sente inutile, e non parla.

Sto "perdendo" molte cose per stare vicina a mia madre, ma ogni volta che penso di aver perso, mi rendo conto di quanto sono fortunata a poterla accompagnare, e ogni suo sorriso è un regalo enorme per me che mi allevia il peso della situazione.

Stiamo vicini ai nostri anziani, non conta quanto tempo sprechiamo per farci capire, questa.. "inutile perdita di tempo" è l'unico modo che abbiamo per farli rimanere in contatto con noi.. con la vita.

 
 
 
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