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Post N° 163
Post n°163 pubblicato il 23 Settembre 2008 da trinacria.ors
IL LAVORO CHE NON C'E' Troppo spesso si decantano le virtù, le qualità dei giovani, si promuove un futuro di giovani...ma il tutto ha sempre il sapore dell'astrattezza...che sapore ha l'astrattezza? Nessun sapore per l'appunto. Ma se sono neolaureata, ho 25 anni (ciò significa essersi laureati in corso), secondo voi, con tutti gli esami che l'università impone di fare, ho avuto il tempo di lavorare in qualche contesto aziendale?...E' come dire, per tornare ai proverbi, "avere botte piena e moglie ubriaca"...eh no, o la botte col vino o il vino in corpo alla moglie!Veniamo descritti da generazioni e generazioni come la salvezza di tutti i mali creati da condotte politiche irrimediabili, da un sistema economico che penalizza la "famiglia media" e da una società in cui la figura mitica del Robin Hood o, per renderlo in modo più immediato, "il mito della redistribuzione della ricchezza" all'interno della nazione e fra le nazioni, rimane quello che è: un mito tramandato fino a noi. Poi arriva il punto (che raggiunge il culmine durante le campagne politiche) in cui uomini canuti e brizzolati vogliono convincerci che siamo noi il futuro del Paese, ma intanto loro non alzano mai il loro culo (permettete l'espressione) dalla loro sedia...non cedono il passo e non cedono il posto...ci morirebbero su quelle sedie! Ma trascurando le mille cariche che ognuno di essi ricopre (che una sola di queste basterebbe a far campare un'altra famiglia), che ne sanno loro di noi? Cosa possono offrirci se loro per primi sono l'espressione e la causa di una condotta malata del Paese? Noi siamo delle risorse e questo è assolutamente vero, ma le risorse vanno curate, alimentate e fidelizzate...se io non ho fiducia nel sistema, non mi prodigerò mai per renderlo migliore, ma penserò a cavarmi fuori dai guai solo per garantire me stesso...perchè mai come in questo caso vale il detto: ognuno pensi per sè e Dio per tutti. Allora se noi siamo il futuro, dov'è il nostro spazio? Dov'è il lavoro? Loro si son tutti beccati dei bei contratti a tempo indeterminato e dall'alto del loro pulpito si permettono di fare grandi discorsi sui giovani e il mondo del lavoro...a noi invece è toccata la precarietà...ma quando va bene! Perchè quando va male, non trovi nemmeno uno straccio di impiego, soprattutto quando non hai una grande esperienza da poter vendere e soprattutto quando gli annunci di lavoro sono così formulati: Cercasi neolaureato, età max 25-26 anni con esperienza... Quindi...tornando al punto, questo sacrosanto lavoro: c'è e va scoperto, tipo una vocazione...o non c'è per tutti, ciò significa che più della metà dei giovani dovranno accontentarsi? Belle previsioni per un futuro fatto di giovani, non vi pare? Si prospetta la fine di ogni ambizione, metti un punto fin dove arrivi o cerca di arrivare a un punto, che già è tanto. |
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Gli occhi fanno quel che possono
nientemeno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu
Cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu
E' la vita in cui abiti
nientemeno e niente più
sembra un posto in cui si scivola
ma queste cose le sai meglio tu
Cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu
Chi ama meno è meno fragile
tutti dicono così
ma gli occhi fanno quel che devono
solo tu puoi non accorgerti
e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
che c'è chi pensa a quello
a cui non pensi tu
Cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu
e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
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