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« Cose da RicordareVomitando pensieri parte I »

Puntini insignificanti.

Post n°2 pubblicato il 14 Novembre 2009 da xGamex
 

…..
Non si inizia mai uno scritto con dei punti di sospensione….me lo diceva sempre la professoressa di italiano, una biondina niente male con la quale ebbi un flirt quando avevo 17 anni.
Nei temi mi metteva 4, a letto mi promuoveva non curandosi del fatto che aveva marito e figli…
Ma lasciamo stare…
Io ne uso a bizzeffe di sti (puntini …) forse è un modo come un altro per ricordarmi ciò che ero.
Ho letto di te, non tutto ma quanto basta
Mi sono sentito come quando fino a poco tempo fa partecipavo alla risse, un pugno in pieno addome, a mozzarmi il fiato e farmi inginocchiare e poi una ginocchiata in piena faccia a farti stordire…. Fortunatamente non ho mai preso ginocchiate in faccia…tranne stasera.
Mi rivedo in quelle parole digitate e che ho divorato come un affamato, i miei occhi che andavano da sinistra a destra mi facevano sentire uno stupratore perché leggevo te, ma hai detto che potevo e allora l’ho fatto.
Io e i puntini insignificanti…
Tutto iniziò verso i 13 anni….
Pesavo la bellezza di 130 kg, ripeto CENTOTRENTA KILOGRAMMI CORPOREI, ma nonostante questo le mie donne le avevo comunque, non chiedetemi il motivo per il quale delle fighe spaziali andavano a letto con un obeso…buh dovremmo chiederlo a Paola o Marika….
Un giorno però decisi di fare una dieta e dieta…fù
Io ero contento, Mamma era contenta, perdevo peso a vista d’occhio
Dopo qualche anno, la dieta dovette interrompersi…
La dieta difatti cessò di essere seguita perché avevo raggiunto il peso corporeo ideale
Mamma era contenta, perché ora suo figlio era piùsicuro di se stesso
Io…non fermai la dieta
Non c’è un motivo per il quale ho fatto la conoscenza della mia amica
Nessuna persona me l’ha presentata
So solo che un giorno mi si piazzò davanti e mi disse…”Piacere…Sono L’Anoressia, ti va di farti scopare da me?”
Io le sorrisi e accettai…
Da prima era facile nascondere il NON mangiare, cioè era facile dire “sono abituato alla dieta datemi tempo” che tutti si ingoiavano sta minchiata ed io potevo fare quel che cazzo mi pare.
Poi dovetti iniziare ad essere bugiardo…
Ricordo come se fosse ieri i piatti fumanti di pasta al sugo che, appena mia madre o mia zia voltano lo sguardo, venivano svuotati a cucchiaiate nei loro piatti, oppure le fettine di carne, rigorosamente scondite che venivano tagliuzzate fino a spappolarsi per poi finire nella pattumiera
Ma ricordo anche…
Le serate con gli amici, magari non eccessivamente “produttive” che mi portavano, una volta tornato alle 4 del mattino, a dare del tu al frigo saltando dal dolce al salato come un funambolo, via di patatine, gelati, cornetti, patatine, pane e salame, formaggio, yogurt. Tutto rigorosamente in successione.
Ma non vomitavo, no non riuscivo e mi facevo schifo…..
Allora, che facevo? Semplice e facile facile facile
L’indomani con la scusa che avevo da studiare, mi facevo portare il mangiare in camera e…
Lo gettavo dalla finestra…
Letteralmente dalla finestra
Penso che in quel periodo, i gatti del mio quartiere erano i più obesi della mia cittadina…
Il merito era mio.
Alle feste capitava pure che i miei compari che magari sapevano di questo mio “malessere” mi mettevano davanti a pizzette, panini, panelle, stigggghiiiiolaaaaaaaaaaaaaaaa.
Ma io, davo due morsi e poi bang ooops mi è caduto a terra.
Triste vita la mia
Ma ancora non mi bastava…no…
Nonostante iniziavano a cascarmi i capelli, a scuoiarmi la cute, a barcollare, e non riuscire neppure ad uscire di casa, nonostante tutto questo, non mi piaceva com’ero
Si perché non mi accettavo
E allora ho trascorso i migliori anni della mia adolescenza saltando da un letto all’altro carico di rabbia e di alcool
Era facile trovare amici dediti all’alcolismo
E chi se li scorda i SABATI DEI TRE PASSI NEL DELIRIO
Magari beviti una dudemon (o come si scrive), magari beviti del jack daniles e magari beviti un paio di angeli azzurri, poi magari fatti 3 canne e ti senti Dio
No non ero Dio, ma il vuoto che avevo dentro si sentiva meno, lo “riempivo” ma non mi bastava, passato l’effetto, il vomito, lo stono, andavo a trovare qualche amichetta…qualche porticina sempre aperta che mi spalancava le sue gambe per un altro orgasmo facile.
L’orgasmo dovrebbe essere piacevole no?
A me dilaniava
Per tutti, nel mio paesello, sono uno che si è scopato il mondo
E schifosamente vero.
Ma non me ne vanto…
Se fossi un uomo medio, mi dovrei sentire un grande per essermi scopato una buona dose di donne da far invidia a Cassano, ma non è il mio caso, se potessi non rifarei certe cose
Ma ritorniamo alla mia Amica di nome ANORESSIA.
Non mangiavo e non ci riuscivo
E sia mia madre che mia zia non sapevano più che pesci pigliare
Perché io non ammettevo il problema
“Io anoressico? Ma non dite cazzate”
E psicologi e psicologhe ma niente, io stavo bene, per poi tornare a casa e fare il ramadam 24 h su 24 h con i pianti isterici di mia madre
Le avevano tentate tutte, io però stavo bene, secondo il mio cervello devastato da questa amica che continuava a sussurrarmi “NON MANGIARE NON MANGIARE NON MANGIARE NON MANGIARE, NON LO VEDI FAI SCHIFO? NON LO VEDI CHE SEI UN CESSO? LE DONNE VENGONO CON TE PERCHE HANNO IL GUSTO DELL’ORRIDO”
E intanto i chili svanivano, gli occhi verdi, solo quelli mi erano rimasti
Me lo diceva sempre mia madre
Poi…una sera dopo una partita a calcetto…
Anche quegli occhi si spensero
Semplicemente non vidi più.
Mi ricordo che mi svegliai totalmente privo di forze, con mia madre con gli occhi carichi di terrore e mia zia, che bella che è mia zia, a guardarmi con uno sguardo tra il forte e il preoccupato.
Quando tocchi il fondo, dopo averlo scavato fino a farti saltar via le unghie, non puoi far altro che
MORIRE
REAGIRE
Fortunatamente scelsi la seconda opzione.
Ci vollero anni…diversi anni
In questi anni, un cancro si portò via mia madre, un ictus mio zio, e l’anoressia era sempre li, con le sue calze autoreggenti nere, cosce aperte a dirmi “dai torna da me e scopami”
A volte ci cascavo, altre volte no
Finchè un giorno, dopo aver fatto il solito digiuno, dissi…
Basta.
Posso dire di esserne uscito da 5 anni, in maniera netta e definitiva, soprattutto ho capito che questo “disagio” era dovuto dal fatto che io mi consideravo un…puntino insignificante.
Tutti quelli che mi circondavano erano migliori di me, avevano belle auto, bei vestiti, una famiglia perfetta
“E tu no invece” (mi sussurrava la mia amica)
Tu no e allora punisciti diventa magro magro cosi anche loro si accorgeranno di te.
Il discorso più o meno suonava così.
Adesso, invece, vedo gli altri come dei puntini insignificanti, vedo tanti voci monofoniche dove io, invece, sono il solista.
“NON RIESCO A STARE DENTRO AL CORO PERCHE HO UNA VOCE DA SOLISTA”
Se il mio amico Pit Bull leggesse questa frase mi sfotterebbe
Ma è la verità, mi sento così….
Ho letto di te…
Le budella mi si sono attorcigliate
Non ho niente da dirti che non sai già a parte quella cosa che ti dissi, quella sera quando le lacrime solcarano, per l’ennesima volta, il tuo volto.
“CAZZO SE DEVI UBRICARTI…UBRIACATI DI ME PORCA PUTTANA”
Ora aggiungo…
CHE SONO UN EMERITO COGLIONE
Io con le mie paure
Io con i miei scazzi a lavoro
Io con le mie insicurezze sul nostro futuro….sul “perché deve continuare? Seeee tanto tu mi mollerai…”
Il pugno all’addome che mi sono sentito piazzare mi ha mozzato il fiato ma al tempo stesso mi ha svegliato.
Ti amo Tonta (si ho scritto Tonta e non tanto J )
E vaffanculo al futuro e al perché e al percome
Ti giuro su quanto ho più caro al mondo
Che sarò capace di riempirti, di farti stare tranquilla e serena, di proteggere le tue ali
Hai delle belle ali sai?Adesso è tempo che inizi ad utilizzarle perché le hai e quindi devi ricominciare a volare
E allora vola….vola….che io non ti mollo
Seguo la tua scia anzi se vorrai volerò affianco a te
Vola con le ali che si sono ricompattate dalle ceneri
Come la fenice….
Vola che sei bella quando lo fai, con i tuoi occhi che sorridono
E fidati che non potrai cascare e se, per caso, cadrai, porca puttana che Dio mi fulmini se non ci sono io a sorreggerti
Sarò pronto ad asciugarti le lacrime se piangerai
A seppellire i cadaveri dei tuoi nemici
A renderti partecipe di ogni singola azione che compio o che penso di fare
Trascorrerò interi pomeriggi oziosi davanti ad un tuo documentario avvolto in un plaid
Guarderemo l’alba con te in braccio mentre parliamo delle energie alternative
Disquisiremo dei vari complotti che ci sono in giro per il mondo e di come ci “stanno pigliando per il culo”
Riuscirò a mangiare sushi se magari a te fa piacere
Farò pace con la tua migliore amica se per te è importante
Verrò a cena dai tuoi e disquisirò di religione con tua madre
Ti farò sorridere con le mie continue figure di merda
Vivremo insieme, stessa città, stesso tetto
Ti chiamerò da casa quando sarai ancora incasinata di lavoro e non torni oppure mi chiamerai quando sarò in ritardo io.
Ci guarderemo in faccia quando, dopo un sabato trascorso a fare i cazzoni con gli altri o anche soli diremo… “Oh…ANDIAMO A CASA”
Sarò il tuo amico, il tuo amante, il tuo uomo
Perché tu SEI LA MIA SCELTA
E, come ti ho scritto in un sms, lo sei stata anche ieri
Quando ci smezzavamo una canna, quando ci facevano un giro con il motorino, quando magari mi raccontavi di quel tipo che ti aveva spezzato il cuore, quando minacciavo quel coglione di lasciarti in pace, o quando picchiavo quell’altro giurandoti vendetta.
Ci sono voluti 13 anni per farmi (spero farCI) capire cosa proviamo l’uno per l’altra
Ora che (almeno io) l’ho capito, dopo che sono stato “via” per questi 13 anni….sono tornato…e sono tornato per restare e fidati…
Finchè staremo insieme, tutto andrà bene.
Perché NOI non riusciamo a stare dentro a questo coro di tanti puntini insignificanti, perché possediAMO delle voci da SOLISTI.
 
Cose da Ricordare: Il vuoto si è azzerato da quando sto con te.

 
 
 
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