UN MICIO PER AMICO
Il gatto che va costantemente solo e un luogo per lui equivale a un altro, e se guardi bene la notte potrai vederlo camminare, coda al vento, solo nella sua selvaggia solitudine, giusto come ha sempre fatto (Rudyard Kipling - Il gatto che andava sempre solo)
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Post n°12311 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da gitana100
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Lo scrittore è ricoverato in condizioni critiche, ma non viene permesso trasferimento
26 gennaio, 12:42 Alberto Bevilacqua, ricoverato in condizioni critiche nella clinica romana Villa Mafalda, sarebbe trattenuto nella casa di cura, che non ne consentirebbe il trasferimento in un'altra struttura per ricevere cure specialistiche: di qui la denuncia - riporta oggi il Corriere della Sera - depositata dalla compagna dello scrittore, Michela Macaluso, alla procura di Roma.
Secondo il quotidiano, i magistrati hanno aperto un'inchiesta per lesioni colpose (al momento si tratta solo di un'ipotesi di reato senza indagati) nei confronti dei medici della casa di cura. Bevilacqua, 78 anni, entrato in clinica per uno scompenso cardiaco, verserebbe in condizioni fragili per un'infezione alle vie respiratorie e avrebbe bisogno di cure adeguate. La compagna avrebbe inoltre appena ricevuto la lettera di Villa Mafalda con la retta dovuta per i tre mesi di ricovero: 640 mila euro in totale (di cui 120 mila sarebbero già stati versati). "La mia cliente - dice al Corriere il legale della Macaluso, l'avvocato Giuseppe Zaccaria - è angosciata e stupefatta. Malgrado l'emergenza i medici di Villa Mafalda continuano a trattenerlo violando il protocollo scientifico che prevede di trasferire il paziente nella struttura pubblica meglio attrezzata per le cure specifiche". |
Ha perso il naso per colpa di un cancro. La malattia, infatti, gli ha a poco a poco eroso completamente il setto nasale. Ora, grazie all’uso delle cellule staminali e ad una delicata operazione, gliene sta crescendo uno sul braccio.
Una volta terminata la procedura l’organo sarà trapiantato sul viso. Col tempo potrà recuperare anche il senso dell'olfatto.
A lavorare a questo complicato trapianto, scrive il Corriere della Sera, è una équipe di medici e scienziati specializzati in nanotecnologie e medicina rigenerativa che opera all'University College di Londra. Dopo aver scansionato alcune vecchie foto del paziente e studiato le misure del suo naso originale, gli scienziati hanno ricreato la forma esatta dell'organo del pazienteusando un calco di vetro.
La protesi è stata ricoperta da una sorta di nido d'ape sintetico, tessuto su cui sono state appoggiate le cellule staminali del paziente, a loro volta estratte dal midollo osseo e moltiplicate in laboratorio. Per incoraggiare la reazione delle cellule staminali e vederle trasformarsi in cartilagine, la struttura è stata poi inserita in un piccolo bioreattore.
Sotto la pelle dell'avambraccio del paziente è stata posizionata una piccola pallina, delle dimensioni del naso. E tre mesi dopo questo piccolo intervento, il nuovo naso ha preso il posto della pallina stessa sottopelle: perché se la cartilagine ha potuto rinascere dal nulla, lo stesso non accade con l'epidermide.
Nei tre mesi in cui il naso resterà sottopelle sul braccio del paziente, esso si svilupperà connettendosi ai vasi sanguigni, alle cellule, e facendo sua la porzione di pelle che è andata a ricoprirlo.
È la prima volta, sostengono i medici curanti, che un naso nasce su un arto dal nulla; ma nel passato ci sono stati altri casi di nasi cresciuti sul corpo del paziente. Nel 2009 un donna fu aiutata a far ricrescere il naso dopo un incidente di auto, mentre già nel 2001 in Scozia fu trapiantato il naso a una paziente nigeriana, facendole crescere quello nuovo sottopelle, dopo aver preso cartilagine e ossa da altre parti del corpo. |
Sabato, 26 gennaio 2013 - 12:13:00
Ora ci siamo davvero. L'avvocato Paolo Franceschetti sta terminando gli ultimi dettagli per richiedere la revisione del processo per Paolo “Ozzy” Leoni, condannato all'ergastolo per i delitti attribuiti alle cosiddette Bestie di Satana. La richiesta ufficiale sarà depositata nei prossimi giorni. Affari Italiani può raccontarvi in anteprima su quali elementi si baserà le difesa per rimettere tutto in discussione in una vicenda che sembrava aver messo la parola fine, almeno dal punto di vista giudiziario. Leoni era stato condannato all'ergastolo per avere pianificato l'omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino scomparsi nel 1998 e ritrovati cadaveri sei anni dopo nel bosco di Somma Lombardo. Era finito in carcere insieme a Nicola Sapone, Marco Zampollo, Mario Maccione, Andrea Volpe, Pietro Guerrieri, Eros Monterosso e Elisabetta Ballarin. ASSENZA DI MACCHIE DI SANGUE – Fabio Tollis e Chiara Marino sarebbero stati uccisi il 17 gennaio 1998 con numerose coltellate e colpi di martello. Poi Sapone li avrebbe sgozzati dopo essersi calato in una buca profonda due metri scavata in precedenza. Il tutto in piena notte, con il terreno fangoso per le piogge dei giorni precedenti e con una fitta nebbia. Tutti particolari che secondo Franceschetti rendono questa versione assolutamente inverosimile. Un duplice delitto così efferato richiederebbe poi che tutti i partecipanti si sporchino abbondantemente di sangue. Secondo invece le versioni di Volpe e Maccione, i ragazzi sarebbero tornati a casa con gli stessi abiti, sui quali non sarebbe rimasta nessuna traccia. Il particolare è confermato dallo stesso Maccione nel suo libro-verità. UNA STRANA BUCA - Quella buca inoltre non poteva essere stata scavata con pali e picconi come raccontato dai rei confessi. Secondo il legale di Leoni ci troviamo a ridosso di due grossi alberi con radici molto spesse. L'unica spiegazione possibile è che la buca sia stata scavata con mezzi meccanici. Se fosse stata scavata manualmente qualcuno avrebbe notato nei giorni precedenti la terra smossa o accatastata. Franceschetti parla di luogo molto frequentato in contrasto con il modo in cui era stato dipinto dai tv e giornali, secondo i quali si trattava di un posto impervio e inaccessibile. I FILTRI DI SIGARETTA – L'asso nella manica potrebbe però essere nei mozziconi di sigaretta rinvenuti all'interno della buca. Insieme ai cadaveri vengono rinvenuti tre filtri di sigaretta e un pacchetto di Diana Blu. Secondo la difesa è la prova regina che i fatti non possono essere andati come raccontato dalla versione ufficiale e dagli accusatori. I mozziconi di sigaretta sono composti da materiale che si decompone nel giro di qualche settimana. Più resistenti sono i filtri, composti da acetato di cellulosa: si decompongono comunque entro due anni al massimo. É quindi impossibile che siano rimasti intatti a distanza di sei anni. Per l''avvocato Franceschetti tutto questo dimostra che quella buca non è stata scavata nel gennaio del 1998 ma molto tempo dopo, forse a ridosso del ritrovamento dei cadaveri. tollis-marino ACCUSATORI INATTENDIBILI – Questi elementi sarebbero già idonei, secondo la difesa di Leoni, a smontare le versioni e l'attendibilità degli accusatori rei confessi. Nella richiesta di revisione si ricordano anche le altre accuse che ad esempio Volpe aveva rivolto proprio ad Ozzy, indicandolo ad esempio come l'autore del delitto di Andrea Ballarin. Tale ricostruzione si rivelò totalmente sconnessa e fu riconosciuta come falsa. Stesso dicasi per altre accuse. A questo poi si deve aggiungere lo stato di tossicodipendenza di Maccione e Volpe che non li rendeva certo testimoni modello. Perché, si chiede l'avvocato Franceschetti, le stesse persone che si sono dimostrate totalmente inattendibili per la paternità di alcuni delitti vengono invece creduti per altri? |
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Nickname: maghetta2008
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Inviato da: apungi1950
il 28/01/2013 alle 12:00
Inviato da: pasqualina2008
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