RITUALI D'AMORE
LE LETTURE VANNO BENE PER AVERE UN’IDEA SUL DA FARSI. MA CIÒ CHE CONTA È LA MESSA IN PRATICA, NEL FARE QUOTIDIANO, DI QUELLO CHE ABBIAMO COMPRESO E APPRESO. E ANCOR DI PIÙ RENDERE PARTECIPI GLI ALTRI DELLE NOSTRE CONQUISTE E DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI. UNA PRECISAZIONE: NON È CULTURA, È IL MIO VISSUTO QUOTIDIANO. VI RICORDO( A TUTTI ) CHE UNA MANGUSTA TIENE A BADA 7 SERPENTI !! NON SOLO IN SENSO LETTERALE..
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale█║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
- sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura - autrice)
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all'anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l'immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da...Emozioni Rubate-A-D.G.)
Ricordo bene quella paura infantile.
Scansavo le pozzanghere,
specie quelle recenti, dopo la pioggia.
Dopotutto qualcuna poteva non avere fondo,
benché sembrasse come le altre.
Farò un passo e d'improvviso sprofonderò tutta,
comincerò a volare verso il basso
e ancora più in giù verso il basso,
verso le nuvole riflesse
e forse anche oltre.
Poi la pozzanghera si asciugherà,
si chiuderà su di me,
ed eccomi rinchiusa per sempre
dove con un grido non arrivato in superficie.
Solo in seguito ho capito:
non tutte le brutte avventure
rientrano nelle regole del mondo
e se anche lo volessero,
non possono accadere."
(La pozzanghera - Wislawa Szymborska)
ALLEGRA GIOIA
Il tempo passa..
su..tutto di noi..
tra la pelle del viso..
tra le pieghe del corpo..
ci appanna..lo sguardo..
ci trascina verso..l'ignoto..
verso il viaggio sconosciuto..
Mentre..tutto cambia..attorno..
nessun..tempo..silenzioso..rumoroso..
può nulla contro i ricordi del cuore..
le storie più cariche di passioni..
il tempo..passa..l'amore no..
Noi..rimaniamo..come ci ricordano..gli altri..
Il tempo..fugge..lasciando dietro di se..
i nostri passi..le parole..ascolta..
questo tempo ora ti parla di me..
(da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Tutti i germogli crescono, chi più e chi meno, ma quando diventano splendidi e ricchi di luce, qualcuno finisce per appassire, e si ha paura di perderlo per sempre, di non vedere più la sua luce... Se appassisce un germoglio della famiglia, la vita non cadrà, perché quei germogli sono numerosi e non ti lasceranno mai da solo... Se appassisce un germoglio dell'amicizia, non sempre tutti aiuteranno la vita a tenersi in piedi, ma non dovrai temere, perché subito nasceranno nuovi germogli... Se appassisce un germoglio dell'amore, non cadrà la vita, perché la famiglia e l'amicizia non ti lasceranno. Se appassisce un germoglio dell'amore, ne nascerà un altro, ma quello che hai perso non si cancellerà mai dalla vita ed il cuore ne porterà ricordo per sempre. Copyright ©
A1
Il tempo passa..su..tutto di noi..
tra la pelle del viso..
tra le pieghe del corpo..ci appanna..lo sguardo..ci trascina verso..l'ignoto..verso il viaggio sconosciuto..Mentre..tutto cambia..attorno..nessun..tempo..silenzioso..rumoroso..può nulla contro i ricordi del cuore..le storie più cariche di passioni..il tempo..passa..l'amore no..Noi..rimaniamo..come ci ricordano..gli altri..Il tempo..fugge..lasciando dietro di se..i nostri passi..le parole..ascolta..questo tempo ora ti parla di me..
(da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Sono una maledizione i tuoi capelli
che mi avvolgono come lingue nere,
sono una maledizione i tuoi occhi
che mi lasciano affogare in un mare senza fondo,
allegragioia78 |
allegra.gioia |
guerrieradelmondo |
allegra_gioia |
gioia.allegra |
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale █║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
Dagli errori si impara.
Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto, gustoso, succulento.
Sono pietanze raccapriccianti, eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative, quella nausea sembra...Appetitosa.
E non aspettiamo altro. Non facciam che inventarci nuovi modi per darci un senso, e nutrirci di quel putrido veleno.
Poi, quando per un po' siamo sazi, piangiamo. Ci abbandoniamo alla crisi d'astinenza che segue, con lacrimosa gioia.
Non ha senso, in effetti. Eppure è così che funziona.
E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia. Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.
Ma più fa male, più siamo contenti. O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.
Non è da capire.
E' da accettare.
E si. Sono una fottuta arrogante. Me lo posso permettere.
Ci sono volte in cui vorrei avere la forza di uccidere con le parole.
Non mi servirebbero armi.
No, non è per niente banale.
Ma tanto è solo questione di tempo. Imparo ogni giorno qualcosa di più.(A.D.G.)
Ero io. Ero nebbia, opaca, incorporea, fluttuante sui tasti d'avorio di quello strumento. Si, strumento perchè mezzo di espressione, di ogni piega incandescente che la mia anima prendeva.
Le mie mani, volavano come farfalle, così fragili ed esili, battendo a ritmo su quelle parole difficili da capire, per molti...Parole, senza lettere, cariche di tutti i significati conosciuti. Senza confini, parole senza barriere, perchè slegate ,dal linguaggio.
Ed io. Io avevo avuto il dono di saperle usare. Io, sapevo farle scivolare via, pulite e intatte, da me. Senza macchia, senza corruzioni, nascevano da quegli arti che erano i miei, che conoscevo come tali, specchio di una malattia che mi avrebbe uccisa. Erano rami secchi e pallidi, di un albero troppo giovane, cui l'inverno aveva strappato via la vita ed il calore.Mi nutrivo delle emozioni che la mia musica evocava. Il mio sangue, erano quelle note. I miei respiri, scanditi dalle pause tra una battuta e l'altra.
Ero io.
Ero fragile.
Ero condannata. Ma non era più tempo di paura, per me.
Non temevo più l'inevitabile.
Ero immersa in una quiete rassegnata, fredda, tagliata via.
E quella musica...sapeva consolarmi anche laddove non ce n'era più bisogno.
Alcuni l'avrebbero chiamata "follia", ribattezzando con quel meschino nome, i miei sentimenti, i miei coscienti vaneggiamenti. E sebbene non facessi alcunchè per impedire loro di credere ciò che volevano, dentro quel cuore che ancora indugiava in lenti battiti, sentivo una pena, un rammarico.
Sentivo un rimorso. Mi prendeva la gola, me la chiudeva in un nodo che poteva sciogliersi solo in lacrime. Avrei voluto essere più banale, di quanto in effetti non fossi. Avrei voluto essere come le persone che osservavo. Come le protagoniste di certi libri che avevo letto, negli interminabili pomeriggi che passavo in compagnia di un fuoco spento, mentre il gelo mi entrava nelle ossa rendendole rigide, quasi di ghiaccio...ed a volte, temevo che solo alzandomi in piedi, le avrei mandate in frantumi, insieme alla mia scarsa capacità di movimento.
Avrei voluto chiamare le cose con nomi comuni, senza mai lettere maiuscole all'inizio. Avrei voluto accontentarmi di conoscere anche le ridicolaggini, in grado di riempire tante vite...non la mia.
Ero io. Ero bianca. Ero in attesa, di ricominciare a vivere."
A.D.G. © Copyright 2013
* PS-Non -accetto-..
richieste di amicizia..
non cerco confidenti..
non cerco..amanti..
non cerco complicità..
Sono completamente
SAZIA..avvisati!
"Una ragazza dovrebbe essere due cose:. Classe e favolosa"
(Coco Chanel)
Copyright e Disclaimer Questo blog può essere oggetto della protezione accordata dalla Legge sul Diritto d'Autore (Legge 633/1941). Il copyright degli articoli appartiene ai rispettivi autori, ove applicabile. Opere pubblicate sotto una Licenza Creative Commons. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono sia di proprietà dell'estensore sia tratte da Internet e quindi valutate come 'fair use'. In caso di eventuali reclami su foto o articoli contattarmi iscrivendosi a questo blog ed esponendo le proprie ragioni. Nel blog non è presente alcuna forma di pubblicità
*
Tocca..
saggia..la mia Anima..
accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell'insieme delle membrane dei miei muscoli ,
nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore
svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei...
ora sopra la mia pelle..
ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi...
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi...
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza,
acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi...
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all'Anima..dietro il cuore..
Io...
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia..
della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare...si fa forte,
ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
La gioia nasce da un sorriso...
Tu..
ne diventi schiavo..
perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l'unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l'istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In...un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti...chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
A.D.G. © Copyright 2013
@
allegra gioia © Copyright 2013
Eri..
vicino,troppo..
tanto da sentire il tuo odore scaldatodall'amore..
Mentre..
mi allontanavo da te, il tuo sguardo,sorpreso ferito,
mi seguiva..è bastato questo per riuscire a fidarmi completamente..
E..
ho iniziato..a spogliare la mia Anima..lasciandomi guidare dai tuoi occhi..
Ti..
ho lasciato avvicinare..certa ormai di quello che desideravi da me..
Mi..
soffiavi sul viso..mi donavi il tuo sorriso..mentre le tue mani..
Mi...
scivolavano sul seno..
lente..troppo lentamente..attimi..trasformati in minuti ..e io immobile in attesa
di udire,sentire, la voce del mio corpo..
tradurre i suoi messaggi confusi,per riuscire a fidarmi completamente ..
E...
divinire una femmina..e aprirmi al tuo sesso..trasformarmi..in quella
unica..porta..che si apre con un unica chiave..ed è in tuo possesso..
Tocca..
saggia..la mia Anima..accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell'insieme delle membrane dei miei muscoli ,nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei...
ora sopra la mia pelle..ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi...
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi...
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza, acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi...
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all'Anima..dietro il cuore..
Io...
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare...si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l'unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l'istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In...un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti...chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso...
« allegra gioia...un pensiero | allegra gioia... anime » |
allegra gioia... fondersi
Post n°689 pubblicato il 12 Novembre 2018 da furia19781
Relazioni moderne e amori d'altri tempi. Relazioni nate da internet che iniziano con parole scritte che compaiono sul monitor, scritte da qualcuno mai visto, di cui non sappiamo niente, nessuna informazione che provenga dall'impatto visivo, dal suono della voce, dall'odore di un corpo, dal racconto di altri. Amori d'altri tempi impregnati dalla trepidante attesa d'una lettera scritta da un innamorato che spesso non aveva ancora un volto. La modernità dell'era tecnologica ha qualcosa in comune con quel tempo in cui la lontananza richiedeva tempo per essere colmata. La parola scritta sul desktop e il platonico carteggio seducono con la stessa intensità e il medesimo impatto emotivo. In entrambi i casi il corpo viene dopo oppure mai. Uno degli esempi che possono essere utili a comprendere come sia possibile sentirsi affini a qualcuno che non si è mai conosciuto personalmente ma di cui si sono lette le parole è il legame empatico che si crea con uno scrittore o un poeta. Probabilmente ognuno di noi ha vissuto l'esperienza del conoscerlo e comprenderlo attraverso i suoi scritti. Dopotutto i poeti ancora prima degli psicanalisti hanno parlato di empatia. Eppure al pensiero che con uno scambio di e-mail o da una conversazione in chat, possa sbocciare una relazione densa d'affetti, proviamo, chi più chi meno, un certo scetticismo; nonostante questa nuova, forse non più di tanto, modalità di interazione stia entrando sempre più a far parte della comunità . Forse molto presto non ci sarà più differenza tra comunità virtuale e comunità reale, là dove non c'è una contrapposizione ma una successione temporale. Virtuale non è irreale è solo ancora non reale, cioè potenziale. "La parola virtuale proviene dal latino medievale virtualis, derivato a sua volta da virtus, forza, potenza. Nella filosofia Scolastica virtuale è ciò che esiste in potenza e non in atto. Il virtuale tende ad attualizzarsi, senza essere tuttavia passato ad una concretizzazione effettiva o formale" (1) aumentando la potenza del potenziale. Questo può contribuire a spiegare il motivo per cui le chat abbiano tanto successo così come gli "incontri in rete" senza avere la pretesa di chiarirli in toto. Uno dei motivi che induce le persone a cercare amici in internet e non solo nel mondo reale, è che in rete se ne possono incontrare molti di più, in modo che le probabilità che ve ne siano di maggiormente rispondenti alle proprie aspettative aumentano. Potrebbe essere il parallelo virtuale delle grandi discoteche, dove la similitudine sta nella grande potenzialità offerta da una moltitudine di individui mentre la differenza è nell'ordine sequenziale del primo impatto. Nelle grandi discoteche viene prima il corpo, l'immagine visiva, l'impatto emotivo-corporeo. In rete viene prima la parola, il pensiero espresso verbalmente, la descrizione di sé attraverso l'esclusivo uso delle parole. In entrambi i casi si cerca la moltitudine per selezionare o per continuare a giocare con le potenzialità, a seconda se si è mossi dal desiderio di scegliere o da quello di mantenere e ampliare le possibilità. In rete si può trovare chi gioca, in modo più o meno pericoloso, ad entrare ed uscire da chat e mailing list senza rivelarsi mai, nascondendosi dietro identità fantasiose, soggetti che non entrano mai in relazione autentica con nessuno. C'è anche chi lo fa per scegliere tra tante possibilità, qualcuno con cui confrontarsi, aprirsi e approfondire la conoscenza. Tentiamo ora di comprendere il funzionamento comunicativo utilizzato per selezionare, aprire un varco emotivo nella giungla delle parole, dei sintagmi, delle frasi , e dell'uso frequente in rete di neologismi. "L'uso di neologismi è interessante:in alcuni casi, la parola nuova è incomprensibile, un atto non comunicativo. In altri casi (es:deparanoizzatore), il neologismo serve per creare un gergo comune alla comunità virtuale. E' un atto comunicativo, divertente e creativo." (2) qualcuno venga attratto da qualcun altro? Cosa suscita l'uso di un nickname, di una parola, di una frase, di un neologismo o di una modalità sintattica? Perché ciò che attrae un individuo non è quello che attrae un altro individuo? Cosa si cerca nell'altro? La maggior parte delle ricerche (3) ha portato alla constatazione che la prima forza che attrae è la somiglianza. Ci sentiamo attratti da qualcuno simile a noi, qualcuno con cui supponiamo di poter condividere un'esperienza vissuta o un comune sentire. Da cosa deduciamo che è simile a noi? Cosa c'è nell'uso che fa delle parole che ci consente di decodificare la somiglianza e ci fa sentire empaticamente attratti? Si tratta di qualcosa che proviene dalle parole scritte e che stimola in noi l'identificazione. Costruiamo un'immagine dell'altro utilizzando contenuti intrapsichici, ci rappresentiamo il nostro potenziale interlocutore attraverso qualità che gli attribuiamo. L'identificazione si nutre di proiezioni, si attua una trasmigrazione di contenuti intrapsichici che offre il primo ingrediente utile a fondare una sorta di comunicazione affettiva, una alleanza-relazione empatica. L'altro tuttavia è anche diverso dall'immagine che noi ci siamo costruiti e dopo i primi approcci interattivi basati sulle similitudini, affioreranno le differenze, sia tra i due soggetti e sia tra l'altro rappresentato e l'altro reale. Un es: se un soggetto si sente diverso dagli altri e fatica a riconoscere come suoi simili gli amici e le persone che frequenta, nel momento in cui si imbatte, navigando in rete , in qualcuno che si è attribuito il nickname "alieno" insorge subito l'identificazione. E' sufficiente l'attribuzione di un nickname per far sorgere l'embrione di una simpatia "dal gr:sym-pàtheia (V.pàthos)" una prima affinità, da approfondire e verificare. Il primo aggancio si è tuttavia già realizzato. Il nostro navigatore si metterà in contatto con "alieno" e forse, attraverso uno scambio epistolare, confermerà un sentire comune o viceversa potrà scoprire che "alieno"si identifica invece con un invasore venuto dallo spazio con il compito di distruggere i terrestri ed impossessarsi del pianeta. In questo secondo caso l'esito dello scambio si perderà nelle trame della rete. Proviamo invece ad ipotizzare che il nostro navigante trovi in "alieno" una persona simile a lui, che si sente un diverso, i due continueranno a scambiarsi parole e frasi a cui entrambi attribuiranno lo stesso significato semantico. In questo caso è possibile ipotizzare che sia già nata una relazione empatica tra i due. Relazione empatica basata sull'identificazione, dove il monitor funge da Campo Relazionale. Il computer ha un ruolo importante e fondamentale perché è il LUOGO della interazione, funge da TERZO, non appartiene, non è intrinseco a nessuno dei due, è altro, ed è anche il mezzo attraverso il quale l'incontro è reso possibile. Al tempo stesso separa, scinde le due individualità, impedisce loro di "fondersi", sostituisce, prende il posto di una sorta di "componente cognitiva" che limita e controlla la confusione di identità . Al tempo stesso facilita il processo di interazione attraverso una sequenza di proiezioni da una parte e introiezioni dall'altra e viceversa, processo che fonda e alimenta la relazione empatica.
*da -Ricerche sui gruppi. -Organo del Laboratorio di Ricerca -
|