RITUALI D'AMORE
LE LETTURE VANNO BENE PER AVERE UN’IDEA SUL DA FARSI. MA CIÒ CHE CONTA È LA MESSA IN PRATICA, NEL FARE QUOTIDIANO, DI QUELLO CHE ABBIAMO COMPRESO E APPRESO. E ANCOR DI PIÙ RENDERE PARTECIPI GLI ALTRI DELLE NOSTRE CONQUISTE E DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI. UNA PRECISAZIONE: NON È CULTURA, È IL MIO VISSUTO QUOTIDIANO. VI RICORDO( A TUTTI ) CHE UNA MANGUSTA TIENE A BADA 7 SERPENTI !! NON SOLO IN SENSO LETTERALE..
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Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
- sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura - autrice)
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all'anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l'immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da...Emozioni Rubate-A-D.G.)
Ero io. Ero nebbia, opaca, incorporea, fluttuante sui tasti d'avorio di quello strumento. Si, strumento perchè mezzo di espressione, di ogni piega incandescente che la mia anima prendeva.
Le mie mani, volavano come farfalle, così fragili ed esili, battendo a ritmo su quelle parole difficili da capire, per molti...Parole, senza lettere, cariche di tutti i significati conosciuti. Senza confini, parole senza barriere, perchè slegate ,dal linguaggio.
Ed io. Io avevo avuto il dono di saperle usare. Io, sapevo farle scivolare via, pulite e intatte, da me. Senza macchia, senza corruzioni, nascevano da quegli arti che erano i miei, che conoscevo come tali, specchio di una malattia che mi avrebbe uccisa. Erano rami secchi e pallidi, di un albero troppo giovane, cui l'inverno aveva strappato via la vita ed il calore.Mi nutrivo delle emozioni che la mia musica evocava. Il mio sangue, erano quelle note. I miei respiri, scanditi dalle pause tra una battuta e l'altra.
Ero io.
Ero fragile.
Ero condannata. Ma non era più tempo di paura, per me.
Non temevo più l'inevitabile.
Ero immersa in una quiete rassegnata, fredda, tagliata via.
E quella musica...sapeva consolarmi anche laddove non ce n'era più bisogno.
Alcuni l'avrebbero chiamata "follia", ribattezzando con quel meschino nome, i miei sentimenti, i miei coscienti vaneggiamenti. E sebbene non facessi alcunchè per impedire loro di credere ciò che volevano, dentro quel cuore che ancora indugiava in lenti battiti, sentivo una pena, un rammarico.
Sentivo un rimorso. Mi prendeva la gola, me la chiudeva in un nodo che poteva sciogliersi solo in lacrime. Avrei voluto essere più banale, di quanto in effetti non fossi. Avrei voluto essere come le persone che osservavo. Come le protagoniste di certi libri che avevo letto, negli interminabili pomeriggi che passavo in compagnia di un fuoco spento, mentre il gelo mi entrava nelle ossa rendendole rigide, quasi di ghiaccio...ed a volte, temevo che solo alzandomi in piedi, le avrei mandate in frantumi, insieme alla mia scarsa capacità di movimento.
Avrei voluto chiamare le cose con nomi comuni, senza mai lettere maiuscole all'inizio. Avrei voluto accontentarmi di conoscere anche le ridicolaggini, in grado di riempire tante vite...non la mia.
Ero io. Ero bianca. Ero in attesa, di ricominciare a vivere."
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Dagli errori si impara.
Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto, gustoso, succulento.
Sono pietanze raccapriccianti, eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative, quella nausea sembra...Appetitosa.
E non aspettiamo altro. Non facciam che inventarci nuovi modi per darci un senso, e nutrirci di quel putrido veleno.
Poi, quando per un po' siamo sazi, piangiamo. Ci abbandoniamo alla crisi d'astinenza che segue, con lacrimosa gioia.
Non ha senso, in effetti. Eppure è così che funziona.
E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia. Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.
Ma più fa male, più siamo contenti. O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.
Non è da capire.
E' da accettare.
E si. Sono una fottuta arrogante. Me lo posso permettere.
Ci sono volte in cui vorrei avere la forza di uccidere con le parole.
Non mi servirebbero armi.
No, non è per niente banale.
Ma tanto è solo questione di tempo. Imparo ogni giorno qualcosa di più.(A.D.G.)
Ed annebbiata,
confusa e vaga,
l'immagine di un saporesempre vivo
sempre immoto,
in quel vortice di cui è fulcro.
Moto rotante,
continuo, imperterrito...
Perfetto.
.
Non c'è nulla di sbagliato in te o nei tuoi pensieri quando, di risveglio da una notte ricca di ‘immagini', sei consapevole di aver fatto sogni bollenti, degni del miglior regista dell'eros! L'eccitazione fisiologica, durante il sonno, è assolutamente naturale poiché capita a tutti,uomini o donne, di scontrarsi con le proprie esigenze più nascoste, allegra gioiaspesso inconfessabili.allegra gioia
La nostra attività onirica, specialmente se riguarda una sessualità ‘repressa' o incanalata in una storia lineare e nella routine, è l'esatto proseguimento delle esperienze reali che viviamo durante la giornata che, a quanto pare, sono estremamente importanti per le loro proprietà liberatorie, perché permettono di individuare delle necessità o scoprire dei veri e propri ‘blocchi' superabili, da cui liberarsi.
Ciascun sogno e, di conseguenza, ciascun desiderio, nasconde un messaggio più o meno nascosto la cui comprensione è importantissima per l'analisi finale di una tendenza spesso imbarazzante da raccontare, ma assolutamente necessaria a farci comprendere meglio la nostra vera indole e le nostre reali necessità.allegra gioia
Tra gli uomini impossibili ce ne sono due che toccano le corde più nascoste della tua personalità e che, sognare nel proprio letto, è un chiaro indice di un messaggio che, da tempo,si tenti di reprimere.
A1
Il tempo passa..su..tutto di noi..
tra la pelle del viso..
tra le pieghe del corpo..ci appanna..lo sguardo..ci trascina verso..l'ignoto..verso il viaggio sconosciuto..Mentre..tutto cambia..attorno..nessun..tempo..silenzioso..rumoroso..può nulla contro i ricordi del cuore..le storie più cariche di passioni..il tempo..passa..l'amore no..Noi..rimaniamo..come ci ricordano..gli altri..Il tempo..fugge..lasciando dietro di se..i nostri passi..le parole..ascolta..questo tempo ora ti parla di me..
(da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Sono una maledizione i tuoi capelli
che mi avvolgono come lingue nere,
sono una maledizione i tuoi occhi
che mi lasciano affogare in un mare senza fondo,
ALLEGRA GIOIA
Il tempo passa..
su..tutto di noi..
tra la pelle del viso..
tra le pieghe del corpo..
ci appanna..lo sguardo..
ci trascina verso..l'ignoto..
verso il viaggio sconosciuto..
Mentre..tutto cambia..attorno..
nessun..tempo..silenzioso..rumoroso..
può nulla contro i ricordi del cuore..
le storie più cariche di passioni..
il tempo..passa..l'amore no..
Noi..rimaniamo..come ci ricordano..gli altri..
Il tempo..fugge..lasciando dietro di se..
i nostri passi..le parole..ascolta..
questo tempo ora ti parla di me..
(da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Tutti i germogli crescono, chi più e chi meno, ma quando diventano splendidi e ricchi di luce, qualcuno finisce per appassire, e si ha paura di perderlo per sempre, di non vedere più la sua luce... Se appassisce un germoglio della famiglia, la vita non cadrà, perché quei germogli sono numerosi e non ti lasceranno mai da solo... Se appassisce un germoglio dell'amicizia, non sempre tutti aiuteranno la vita a tenersi in piedi, ma non dovrai temere, perché subito nasceranno nuovi germogli... Se appassisce un germoglio dell'amore, non cadrà la vita, perché la famiglia e l'amicizia non ti lasceranno. Se appassisce un germoglio dell'amore, ne nascerà un altro, ma quello che hai perso non si cancellerà mai dalla vita ed il cuore ne porterà ricordo per sempre. Copyright ©
Ricordo bene quella paura infantile.
Scansavo le pozzanghere,
specie quelle recenti, dopo la pioggia.
Dopotutto qualcuna poteva non avere fondo,
benché sembrasse come le altre.
Farò un passo e d'improvviso sprofonderò tutta,
comincerò a volare verso il basso
e ancora più in giù verso il basso,
verso le nuvole riflesse
e forse anche oltre.
Poi la pozzanghera si asciugherà,
si chiuderà su di me,
ed eccomi rinchiusa per sempre
dove con un grido non arrivato in superficie.
Solo in seguito ho capito:
non tutte le brutte avventure
rientrano nelle regole del mondo
e se anche lo volessero,
non possono accadere."
(La pozzanghera - Wislawa Szymborska)
A.D.G. © Copyright 2013
* PS-Non -accetto-..
richieste di amicizia..
non cerco confidenti..
non cerco..amanti..
non cerco complicità..
Sono completamente
SAZIA..avvisati!
"Una ragazza dovrebbe essere due cose:. Classe e favolosa"
(Coco Chanel)
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*
Tocca..
saggia..la mia Anima..
accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell'insieme delle membrane dei miei muscoli ,
nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore
svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei...
ora sopra la mia pelle..
ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi...
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi...
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza,
acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi...
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all'Anima..dietro il cuore..
Io...
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia..
della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare...si fa forte,
ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
La gioia nasce da un sorriso...
Tu..
ne diventi schiavo..
perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l'unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l'istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In...un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti...chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
A.D.G. © Copyright 2013
@
allegra gioia © Copyright 2013
Eri..
vicino,troppo..
tanto da sentire il tuo odore scaldatodall'amore..
Mentre..
mi allontanavo da te, il tuo sguardo,sorpreso ferito,
mi seguiva..è bastato questo per riuscire a fidarmi completamente..
E..
ho iniziato..a spogliare la mia Anima..lasciandomi guidare dai tuoi occhi..
Ti..
ho lasciato avvicinare..certa ormai di quello che desideravi da me..
Mi..
soffiavi sul viso..mi donavi il tuo sorriso..mentre le tue mani..
Mi...
scivolavano sul seno..
lente..troppo lentamente..attimi..trasformati in minuti ..e io immobile in attesa
di udire,sentire, la voce del mio corpo..
tradurre i suoi messaggi confusi,per riuscire a fidarmi completamente ..
E...
divinire una femmina..e aprirmi al tuo sesso..trasformarmi..in quella
unica..porta..che si apre con un unica chiave..ed è in tuo possesso..
Tocca..
saggia..la mia Anima..accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell'insieme delle membrane dei miei muscoli ,nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei...
ora sopra la mia pelle..ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi...
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi...
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza, acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi...
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all'Anima..dietro il cuore..
Io...
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare...si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l'unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l'istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In...un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti...chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso...
Ho vagato nel campo minato e ho pensato all'amore
Non ho sentito nessuno urlare dietro di me.
Succede nei film di guerra o ho continuato a ferire
Ho pensato all'amore fino alla fine o eri con me !!
Entrai nel campo minato, mi alzai e amai
Ho attraversato un buco che non si è fermato nella rete metallica.
Non ho sentito il mio orecchio colpirmi tutti
Amore fino alla fine o solo creduto !!
Ho corso
Sono caduto
Mi sono alzato
Fare l'amore viene dall'amore
ho creduto
Mi fidavo di lui quando mi teneva la mano
Pensavo che non ci sarebbe successo niente
Ho sempre pensato !!
Ho amato un uomo nel campo minato, ho pensato all'amore
Sono stato derubato e senza paura nudo
Succede nei film d'amore, ed è così che alla fine l'ho adorato
Il mio corpo è intatto; il mio cuore è distrutto !!
In memoria del giorno buio ...
Vale anche ...
Passa anche ...
Ridere è tardi
Mittente Appena in tempo
.
esaminando esattamente quel che ero,
e vedendo che potevo fingere di non avere nessun corpo,
e che non ci fosse mondo né luogo alcuno in cui mi trovassi,
ma che non potevo fingere, perciò, di non esserci;
e che al contrario, dal fatto stesso
che pensavo di dubitare della verità delle altre cose,
seguiva con assoluta evidenza e certezza che esistevo;
mentre, appena avessi cessato di pensare,
ancorché fosse stato vero tutto il resto di quel che avevo
da sempre immaginato, non avrei avuto alcuna ragione
di credere ch'io esistessi: da tutto ciò conobbi che ero
una sostanza la cui essenza o natura sta solo nel pensare
e che per esistere non ha bisogno
di alcun luogo né dipende
da qualcosa di materiale.
Nero,
profumato e denso il caffè scorreva
dalla macchinetta nella tazzina.
Un lampo nella mente e quel nero ha preso forma.
Guardandomi tra le ciglia socchiuse hai sussurrato
"mi vuoi?"
poi, distesa sul divano e poggiata sui gomiti,
hai cominciato a muoverti lentamente,
facendo ondeggiare il ventre e i fianchi fino al seno,
in un osceno candore.
Sapevi che quel tuo ondeggiare mi ipnotizzava,
proprio come una serpe con la sua preda.
Ma sapevi anche che poi sarei stato io
a condurre il gioco e l' avrei fatto a modo mio .
Si ti voglio, ma ti voglio ...distesa su quel tavolo,
accanto alla tazzina di caffè fumante,
il caffè può aspettare.. io no.
Ho sentito quando con il fiato caldo
vicino all'orecchio hai sussurrato:
"bastardo che vuoi fare?".
Voglio che allarghi le gambe,
quel tanto che basta per accarezzare
l'interno delle cosce,
lisce, delicate e profumate.
Dal ginocchio fino al pube,
lentamente, prima con la guancia,
poi con il fiato, le labbra,
la lingua e infine con i denti,
aumentando ogni volta la pressione.
Voglio vedere le tue xxxxx aprirsi
come petali di un fiore
ad un raggio di sole
e mostrare il loro frutto segreto,
rosa e lucido... ora,
senza mai smettere di guardarmi negli occhi,
dimmi cosa vuoi che faccia,
vuoi che affondi il viso tra le tue xxxxx
per riempirmi e nutrirmi di quel frutto,
per poi lasciarti cogliere dalle mie labbra
il sapore e le tracce di te?
O vuoi che continui ad assaporare la tua pelle-
usando la bocca e i denti, le mani , le dita e le unghie -
alternando momenti di dolcezza a momenti di furia
quando il tuo corpo e le tue movenze urleranno
e chiederanno di farlo - , sul ventre,
sui fianchi, su quell' ombelico perfetto,
sui seni, sui capezzoli duri come olive,
sul collo e le spalle,
e solo allora xxxxtrare quel frutto
fino alla tua parte più profonda di donna
e cercare la tua bocca per respirarti fino a stordirmi,
mentre sento le labbra di quel frutto
chiudersi e serrarsi come una pianta carnivora
attorno alla sua preda per fonderla,
con le sue contrazioni sempre più forti e accelerate?
Dimmelo... adorabile bestia...
guardami negli occhi e dimmelo...
e mentre il tuo corpo obbediva sottomesso al mio,
ho visto in fondo a quella tazzina
la mia mente prigioniera della tua.
|------------(©G.)______________-/
Il Veleno della Passione..
Nidifica sui cuori spezzati..
Divora Carne,Muscoli,Tendini..
Divora il Respiro..
Ti viene violentato lo senti caldo, poi freddo..
Dentro nel mio profondo lo sento urlare..
Intrappolato tra le mie gambe..
lo posso sentire sulla mia bocca..
scivolare tra le mie dita..
Viene strisciando più velocemente..
Avvolgendo la mia mente
infondo ad un Labirinto senza fine..
In una misticità malata eppure irripetibile...
stringo nelle mie braccia in un oceano i miei peccati..
Nel dolore vivo che ne lacerano le membra
assimilandomi come ninfa di cicuta..
con sussurri taglienti..
in questo istante di Veleno eterno..
sotto la mia pelle..sognatrice e ribelle..
si strugge a doversi congedare..©
-©Continua-A.D.G.-2000-!--
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet*
Seppur "appartenente" a una sola persona
(allegra gioia),
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
(x WEB)
Donna torrida,
donna
di pelle infuocata
Radura d'acqua che s'allaga
Nascondi le pie mani e asciugale
Il mare che ti è sotto,
è cielo
Ascoltati le unghie
Nette forme d'onda perfino Graffi.
Tu che respiri piano in seno
Senti le tue bocche affamare
E travasa allora Il corpo,
la resa a raddoppiare
Il tuo pieno,
il movimento intorno della protezione
che ti ospita.
Lui è musica e
giunge
A farti
pasto,
grembo
di
raccolta.
Di modo che questo io,
e cioè la mente per cui sono quel che sono,
è interamente distinta dal corpo,
del quale è anche più facile a conoscersi;
e non cesserebbe di essere tutto quello che è anche se il corpo non esistesse..
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allegra gioia..infatti..
Post n°787 pubblicato il 19 Settembre 2019 da furia19781
Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini. Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose: "giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco". L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono? La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi. "UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole. L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!). La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove? Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi. Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino. Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida. Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la pazzia sempre lo accompagna...già..
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