Creato da furia19781 il 10/01/2012

RITUALI D'AMORE

LE LETTURE VANNO BENE PER AVERE UN’IDEA SUL DA FARSI. MA CIÒ CHE CONTA È LA MESSA IN PRATICA, NEL FARE QUOTIDIANO, DI QUELLO CHE ABBIAMO COMPRESO E APPRESO. E ANCOR DI PIÙ RENDERE PARTECIPI GLI ALTRI DELLE NOSTRE CONQUISTE E DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI. UNA PRECISAZIONE: NON È CULTURA, È IL MIO VISSUTO QUOTIDIANO. VI RICORDO( A TUTTI ) CHE UNA MANGUSTA TIENE A BADA 7 SERPENTI !! NON SOLO IN SENSO LETTERALE..

 

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La Leggenda...♕

Post n°1815 pubblicato il 20 Giugno 2024 da furia19781
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Leggenda del Bosco Incantato

In un remoto angolo del mondo, celato tra alte montagne e fitte foreste,

esisteva un bosco incantato. Le sue fronde erano di un verde intenso,

e i raggi del sole filtravano attraverso le foglie creando giochi di luce magica.

Si diceva che chiunque vi entrasse non sarebbe più uscito come prima.

Una giovane ragazza di nome Isabella sentì parlare del bosco.

Aveva un cuore curioso e un'anima in cerca di meraviglie.

Decise di intraprendere il viaggio verso il Bosco Incantato,

ignorando gli avvertimenti dei villaggi circostanti.

Isabella attraversò radure e ruscelli, superò rocce e radici.

Quando finalmente giunse al limitare del bosco,

vide una figura avvolta in un mantello verde.

Era la Guardiana del Bosco,

una donna anziana con occhi profondi come pozzi senza fondo.

"Chi sei e cosa cerchi?" chiese la Guardiana.

Isabella raccontò la sua storia.

"Voglio scoprire i segreti del Bosco Incantato.

Voglio vedere le creature magiche e toccare la bellezza nascosta."

La Guardiana annuì. "Il Bosco concede solo a chi ha un cuore aperto.

Entra, ma ricorda: ogni passo ha un prezzo."

Isabella si addentrò nel Bosco Incantato.

Le foglie sembravano sussurrare, e gli alberi danzavano al suo passaggio.

Vide creature fatate, fiori che brillavano di luce propria

e sentì il canto di uccelli invisibili.

Ma ogni passo le toglieva qualcosa.

La sua memoria, la sua voce, i suoi sogni. Isabella si fermò e guardò indietro.

La Guardiana apparve di nuovo.

"Hai visto abbastanza?" chiese.

Isabella annuì. "Ho visto meraviglie, ma ho perso parte di me."

La Guardiana sorrise. "Il Bosco Incantato dona e prende.

Ora hai la scelta: restare qui per sempre o tornare al mondo

umano con ciò che hai imparato."

Isabella pensò alla sua famiglia, ai suoi amici, ai tramonti e alle risate.

"Voglio tornare," disse.

La Guardiana le porse una foglia d'argento.

"Tieni questa. Sarà il tuo ricordo del Bosco."

Isabella uscì dal Bosco Incantato.

Tornò al villaggio, ma non era più la stessa.

Aveva un sorriso misterioso

e occhi che vedevano oltre il visibile.

E così, la leggenda del Bosco Incantato continuò.

Chiunque vi entrasse doveva fare una scelta: la meraviglia o la perdita.

Ma Isabella sapeva che il vero tesoro era nel cuore di chi aveva visto

le meraviglie e aveva scelto di tornare.©

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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