Post n°2196 pubblicato il 13 Novembre 2008 da Maheo
Oceano Piove sull'oceano |
Post n°2195 pubblicato il 12 Novembre 2008 da Maheo
Messaggio N°1 07-11-2003 - 09:56
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Post n°2194 pubblicato il 18 Settembre 2008 da Maheo
Che sia tutto in vendita sembra da tempo oramai assodato. Difficile pensar a nobili intenti, quando poi le tasche sono vuote ed ancor più vuoto resta il piatto dove mangi o dove dovrebbero mangiare i tuoi pargoli. Che poi si stava meglio, quando si stava peggio, miodio sembra quasi vergognoso ripoporlo. Però ci sono altri modi per trattare se stessi e le proprie voglie. Che siano di un tipo piuttosto che di altro, che sia un desiderio fisico od un vuoto affettivo, che pesi 2 quintali o anche solo 100 grammi, poco importa, se il comune desiderio trova in questo antico scambio, l'ago in cui non far precipitare la bilancia, ma anzi l'equilibrio precario si stabilizza solidificandosi .... ... beh bengenga anche il Baratto anche se puzza un pelo di ricatto (seppur bonario e gaudiente). Io ho dato qualcosa a te e tu hai dato qualcosa a me ... mio Caro e Biricchino Amore. E a ricordar l'impegno rimanga qui traccia del sugellato patto che scinder or non è più possibile ... .... baci !!!! ![]() |
Post n°2193 pubblicato il 17 Settembre 2008 da Maheo
E' la Ruggine di Sale , quella che brucia maggiormente. Si accumula nel tempo, sedimentandosi, difficilmente si scioglie da se. Bisogna avere grandi capacità per espellerla all'esterno, per evitare che entri negli ingranaggi del tuo pensare, del tuo essere, perchè se e quando ciò accade, è inutile ogni tentativo diventa vano. La Ruggine di Sale, è conosciuta da pochi, sebbene tutti ne siano spesso colmi. La fregatura è che non conoscendola i più la scambiano per altro, e non vi prestano attenzione, o ancor peggio provano ad eliminarla nei modi più assurdi. In questo caso la cura è spesso peggio della "malattia". La Ruggine di Sale, e scusate quello che sembra solo un gioco di parole, in realtà mai sale, ma anzi è dall'alto che precipita come una sorte di fine ed invisibile nevicata, che sembra "non ne venga" ma al mattino quando ti alzi ti accorgi che tutto intorno a te è già "imbiancato". La Ruggine di per se non è grave, come non lo è il Sale se preso in giuste quantità, eppure e chi l'ha "toccata con mano" ne è ben conscio, la Ruggine di Sale è estremamente pericolosa. Esiste un modo, un po' empirico ma efficace di misurare quanta Ruggine di Sale ciascuno ha dentro di se. Non è una procedura ne dolorosa, ne particolarmente complicata .... ora a dire il vero mentre scrivo non so quale procedura inventarmi per concludere questa "cazzata" ma chissà che prima o poi non ci ritorni sopra e mi invento una bella cosa a chiosa di questo improponibile messaggio. (la fregatura è scrivere prima un titolo e poi volerlo riempire di, non tanto di contenuti, ma quanto piuttosto di .... parole) |
Post n°2192 pubblicato il 16 Settembre 2008 da Maheo
Ci sono infiniti modi di vivere, quasi ogni angolo della terra contiene "vita", non necessariamente umana, sebbene quell' "asino umano" spesso si è interstardito arrivando a colonizzare luoghi e spazi sempre più assurdi. Se potessimo vedere oltre i muri esterni di un palazzo, di un grattacielo, credo rimarremmo impressionati e sconvolti, per come in fondo il nostro vivere e in attigua primisquità (oltre che prossimità) con i vicini. Il nostro appartamento, che sembra un mondo a se, spesso non è altro che un'angusta cella, posta, sopra un'altra cella, affiancata ad altra ancora, con sopra forse ancora una. Una sorta di piccolo o grande alveare dove anche il nostro "essere- uomini" assomiglia sempre più ad un ronzare cupo ed indisponente che rimbalza sui calcinacci di cui ci siamo circondati, rimbalzandoci addosso rendendoci quindi ancor più cupi e sempre più indisponenti. E' di tutti, non crediate che chi ha i soldi, chi può permettersi intere ville con parchi immensi, ne sia salvo. No no a suo modo anche quello è un piccolo grande alveare dove qualcuno solo un po' più grasso, maledettamente più grasso, ha solo una cella più larga dove muoversi, ma sempre cella è. Quindi sembra non vi sia possibilità di uscita, che gira che ti rigira siamo tutti "infognati" in questo condensato di parole a muro. Siamo tutti a ben guardare ostaggi, di chi ci ha allevato con apperente amore, per poi mungergi senza ritegno, un po' come si fa con certe povere giumenche, che si ingravidano, le si fanno partorire e poi non solo gli si sottrae il figlio, per portarlo al macello o all'ingrasso, ma poi per mesi e mesi, le si munge e munge ancora finchè dopo qualche anno di questo stenuante lavoro, trovano riposo solo tra le gelidi pareti di un macello, dove un chiodo arruginito, le trapasserà il cranio,nella speranza che la morte sia veloce. Allora che fare, come uscire da questo "matrix" nel momento in cui ne prendi piena coscienza ? Non credo sia facile, ne credo sia indolore. Magari qualcuno riesce, anzi sicuramente qualcuno riesce (mai togliere la speranza di una possibile redenzione), e il sistema non mai univoco ma ciascuno ha il suo. Io a dire il vero, nel corso della mia vita ne ho provati diversi, non tutti mi hanno dato i risultati sperati, ma come si dice l'importante è provarci. Da un po' di tempo ho deciso di vivere su un acino di uva bianca, ho preferito questo rispetto al più angosto e scontato alveare. Certo forse l'universo vero si trova dentro all'acino di uva, ma per ora la scelta è quella di viverci sopra e godendo di ciò che questo porta, che spesso è pura e piena felicità. Sono infiniti è vero gli alveari che ci allettano, ma se avete voglia di essere felici, date retta a me, quardatevi intorno, aspettate che arrivi settembre e trovate anche voi il vostro grappolo su cui saltare ... ... il resto poi viene da se !!! |
Post n°2191 pubblicato il 10 Settembre 2008 da Maheo
Quando il tutto si concentra in poco spazio, quando l'intero alfabeto trova se stesso dentro le sole vocali, quando sembra essere oceano anche un singolo acquitrigno, certo sarebbe cosa buona che ci fosse ordine e chiarezza. Sarebbe cosa buona dico, essere almeno chiari, oltre ad eloquenti al modo giusto. Non perdersi cioè come sempre ho fatto io, in rivoli infiniti di parole, di frasi che dicono ma non spiegano, che spiegano senza dire. Una sorta di antico proverbio della serie "pane al pane e vino al vino" Perchè se scrivi tanto, poco importa se eccedi e dici tante inutil cose, vedrai che prima o poi in questo tanto, qualcosa di buono, e forse di saggio ti uscirà. Ma se parli poco e scrivi ancor meno, la volta che ti sovvien di farlo che ne valga almeno la pena, e che ciò che esca, dopo un tanto attendere sia almeno non simile al vacuo nulla. Sarebbe cosa buona, quindi usare con cura le parole. Come sarebbe semplice, se tutto fosse complicato. In questo caso basterebbe mettersi li a scrivere e le cose uscirebbe da se, i tormenti le paure, le speranze, le sepre presenti incomprensioni. Ma ora che invero è tutto molto semplice, (vita sana, fisico lavoro, e poco tempo per masturbarsi la mente ed i neuroni affini), ecco che tutto si complica. Si complica lo scrivere che per anni si è alimentato del tormento, della ricerca, della necessità di condivedere se stesso e la propria Anima. LA coltre quiete della presente serenità, rende il tutto meno creativo, tanto da annullare se stesso e l'energie che da esso dovrebbe alimentarsi. Sarebbe cosa buona, patinare se stessi e trovare nel gaudio e ludico rincorrersi, il giusto senso alla quotidiana favola. Guardo attorno, e vedo ciò che non vorrei vedere, ma amerei possedere, perchè e nel non possedere che cresce il desiderio. Il desiderio annulla se stesso nel possesso, ed il possesso non porta quasi mai il piacere idealizzato. Questa notte ho vestito i panni della massaia, pulito la cucina, lavato piatti & C., sistemato casa, tutto dietro i ferreo controllo di 8 occhi che mi scrutavano in attesa che pensassi anche a loro. Illusi. Sarebbe cosa buona se tutti pensassero a tutti, per me invece sarebbe cosa buona se riuscissi per una volta pensare solo a me stesso ed alle mie iervole colurnole. Illuso. |
Post n°2190 pubblicato il 05 Agosto 2008 da Maheo
... è che apparteniamo ad episodi. Poi un insieme di episodi, tracciano una trama, una trama che diventa film, che diventa vita. Poi chissà forse nemmeno film, forse semplicemente episodi di quelli che un tempo chiamavamo telefilm, e di cui ora confesso non conosco nome. Quindi siamo personaggi, dentro ad episodi, personaggi che forse recitano e lo fanno vivendo, o ancora e peggio, ma basta guardarsi attorno, vivono ... recitando. Il tempo traccia solchi, gli stessi solchi che il vento invece continua a riempire, perchè il tempo è "frazione" ha necessità di tracciare punti e linee su se stesso, mentre il vento, più idealista e per certi versi irrazionale, predilige la libertà che solo una superfice piana riesce ad offrire. Io credo di essere più tempo che vento, e spesso me ne rammarico, ma io traccio solchi, segno, appunto al terreno della mia vita tutto ciò che è e quasi mai riesco invece a sorvolarci sopra, quasi mai riesco a levigare il mondo che mi appartiene. Preferisco gli spigoli, gli stessi spigoli che poi feriscono, sebbene siano le linee armoniose e tondeggianti (non solo quelle di un nudo femminile) che mi attraggono di più. Mi manca la parola, mi manca la ricerca seppur godo a piene mani della fisicità ( e non solo quella sessuale) che la vita sembra volermi offrire in questo mio "Episodio". La sterilità di deserto di parole, trova ragione solo se questa sterilità è apparente, solo se magare non visibile agli occhi dei più, sotto la densa coltre del nulla, che si tramuta in sabbia, è possibile poi scorgere il seme che dona origine alla vita, al sentimento ... oso dire all' Amore. Mi sento di essere un navigatore che dopo aver solcato mari e visitato terre, ora goda del mare aperto, perchè è in esso che cmq ha/ho passato la maggior parte della mia vita. Essere in viaggio, ma non avere mete. Muovesi liberamente, seguendo la rotta, senza averne la percezione concreta, ma facendolo diligentemente, perchè l'oceano è immenso ed esso non ha piccoli sottoscala ove nascodersi. Perchè alla fine che uno sia tempo o vento, che sia film o sceneggiato, che stia in mare aperto piuttosto che in un malfamato porto francese ... alla fine dicevo l'unica cosa che ci riesce meglio ... a tutti, nessuno escluso ... e quello di nasconderci ... magari in un immaginario sottoscala buio e sporco fantasticando che quello sia il tutto ed il suo contorno. |
Post n°2189 pubblicato il 23 Luglio 2008 da Maheo
In questo mondo che non puoi capire |
Post n°2188 pubblicato il 29 Aprile 2008 da Maheo
Vasco Rossi Il Mondo Che Vorreii
Ed è proprio quello che non si potrebbe che vorrei ed è sempre quello che non si farebbe che farei ed è come quello che non si direbbe che direi quando dico che non è così il mondo che vorrei Non si può sorvolare le montagne non puoi andare dove vorresti andare. Sai cosa c'è ogni cosa resta qui. Qui si può solo piangere... ...e alla fine non si piange neanche più. Ed è proprio quando arrivo li che già ritornerei ed è sempre quando sono qui che io ripartirei ed è come quello che non c'è che io rimpiangerei quando penso che non è così il mondo che vorrei. Non si può fare quello che si vuole non si può spingere solo l'acceleratore. Guarda un pò ci si deve accontentare. Qui si può solo perdere... ....e alla fine non si perde neanche più E già alla fine, non si perde neanchè più. Rimane il silenzio sordo della caduta improvvisa, rimane la polvere sospesa a mezzaria, che ti entra dentro, mortificandoti. Si perde laddove si prova a giocare ad essere ed esserci, ma quando tutto ciò diventa o sembra inutile, si smette perfino di farlo ... così si evita di perdere di perdersi. Siamo lo specchio di noi stessi, e sebbene ci cingiamo il capo di alloro, incensandoci di gloria, sappiamo nel nostro intimo di non piacerci. Non ci piace il mondo che ci circonda, perchè non piaciamo a noi stessi. Detestiamo ciò che ci circonda, perchè "amarlo" ci renderebbe fragili, sapendo che comunque prima o poi un altro tonfo rialzerà nuova polvere intorno a noi. Allora sembra che qui si possa solo piangere, perchè ci viene persino negata la possibilità di sorvolare le montagne, di dire quello che "direi", di spingere sull'acceleratore. Sebbene alla fine non si piange nemmeno più ed alla fine ci viene da credere che veramente la Libertà si una mera utopia. Che sebbene è vero che siamo solo noi, è altrettanto vero che sempre e comunque siamo soli ... Perchè non solo genny è stanca e non sempre e comunque ogni nuova alba è chiara e pulita ... come il mondo che vorrei. |
Post n°2187 pubblicato il 22 Aprile 2008 da Maheo
Forse, prima o poi arriverà il caldo vento dell'Est. Il gelo che dal nord è sceso verrà lentamente spazzato via. Ci saranno parole quindi, parole vere. Ci saranno azioni e gesta, pulite e sincere. Sarà inutile negarsi al confronto, sarà stupido nascondersi dietro al nulla. Ci saranno responsabilità da sostenere e conti da fare. |
Post n°2186 pubblicato il 26 Marzo 2008 da Maheo
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Post n°2185 pubblicato il 19 Marzo 2008 da Maheo
Alle poche prersone che passano di tanto in tanto di qua vorrei chiedere un grosso favore personale. Che cerchino con google canile lager modena, tra i primi risultati ottenuti troveranno un bog nei quali sono stati inseriti alcuni filmati molto molto forti. Il favore che chiedo, e credo in tutti questi anni di averne davvero chiesti pochi, di andare a vederli questi video, di riflettere un attimo su che tipo di vita edi morte atroce avranno fatto questi poveri animali. Vorrei inolte chiedere a chi facesse questo atto di visionare i video, che qualora sentisse smuoversi qualcosa dentro, nella propria coscienza intima, si attivasse concretamete, fattivamente ed energicamente per diffondere quanto più possibile questa aghiacciante notizia. Un grazie a tutti. |
Post n°2184 pubblicato il 04 Marzo 2008 da Maheo
Capita di tanto in tanto d rifarlo, scorro idietro nel blog partendo a caso da un giorno, mese ed anno, e mi leggo. Forse in maniera eccessivamente narcisistica, provo un sottile ma acuto piacere nel farlo. Avere scritto tanto, averlo fatto in piena libertà ed onestà, mi consente ora a distanza di anni di avere realmente una sorta di diario personale di ciò che è stata la mia vita, o parte di essa negli ultimi anni. E' come possedere un album fotografico dell'Anima. Ho qui impresso le mie emozioni, le mie giie, i miei dolori, non solo qui li ho vissuti, elabrati, e condivisi con altre persone. Ora la mia vita, il mio Essere Oggi, mi porta a non setire più questa necessità, non ho più la sbrusia di esternare ciò che dentro mi appartiene. Nuovi pudori forse, o semplicemente una diversa esigenza espressiva pi intima e raccolta. Rileggo me stesso e me ne prendo il tempo, perchè di solito ho sempre scritto tanto e di corsa, senza avere troppa voglia per soppesare le cose. La mia vita ora si muove e mi commuove come in passato le onde del mare facevano quando arrivano alla spiaggia ed in essa si frantumano. Solo un Sogno è vero, ma pur sempre un Bellissimo Sogno ... La Vita !!! |
Post n°2183 pubblicato il 04 Marzo 2008 da Maheo
Messaggio N°100 05-02-2004 - 14:48
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Post n°2182 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da Maheo
Messaggio del 20/01/2005 Messaggio N°906 20-01-2005 - 09:05 |
Post n°2181 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Maheo
Artista: James Blunt |
Post n°2180 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da Maheo
The Last Goodnight ~ Pictures of you Immagini di te |
Post n°2179 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Maheo
“Apologize” di Timbaland
Sono appeso alla tua corda che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi ti darei un’altra possibilità, cadrei, prenderei colpi per te ti amavo con una passione rossa, troppo tardi per scusarsi , è troppo tardi è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi sono appeso alla tua corda |
Post n°2178 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da Maheo
Tutti hanno accanto ad un cuore vivo e pulsante un piccolo sgabuzzino più o meno ampio si tende ad ignorarlo perchè fa male si spera di non riaprirlo mai Tutti abbiamo calcinacci e polvere dentro Tutti abbiamo dentro
Immorale è quando i grandi disastri sono di un' intera Nazione o di un Popolo che vi sia silenzio e forse a volte per assurdo può bastare una musica per rompere il muro del silenzio tutto Living Darfur - Mattafix Vivere il Darfur |
Post n°2177 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da Maheo
Non importa quanti sbagli si fanno Non importa sapere se lo sono stati davvero Perchè è nella natura dell'uomo l'errore Come lo è l'errare spesso senza meta (apparente) Lo sbaglio più stupido è quello di
“Same Mistake” James Blunt Stesso Sbaglio Così mentre mi giro tra le mie lenzuola ciao,ciao non c’è posto in cui non posso andare e così ho inviato alcuni uomini a combattere non sto chiedendo una seconda possibilità e forse un giorno ci incontreremo non sto chiedendo una seconda possibilità così mentre mi giro tra le mie lenzuola |