SCONNESSA

Maia, ciao. Sarò molto molto sincero. E per nessun'altro motivo che non sia quello di difendere l'opera letteraria in sè - a prescindere dai contenuti. Dunque in quanto attività sincera dell'autore. Veniamo a noi. E consideriamo assieme ciò che sai e ciò che non sai. Cosa ti chiede il Filo: l'acquisto di 100 150 copie del tuo stesso libro. A prezzo pieno. Cosa ti dà il Filo: dieci minuti su una radio romana che non è esattamente RDS. venti minuti in una libreria romana del centro insieme ad altri quattro-cinque. Una pagina sul sito della casa editrice. Una buona prefazione che tenderà a fare di te un'astro nascente della letteratura (nel mio caso hanno scomodato Hegel). Un prezzo di copertina fuori dal mercato (cfr. il mio e poi chiediti sinceramente: "Io comprerei stò Mauro Savino qualunque a 12 euro per una raccolta di 40 testi quando la Feltrinelli edita l'opera omnia di Rimbaud a 10?" e ora risponditi da sola). Un assegno ogni 50 copie vendute. Inserimento in cataloghi librari (consultati dai librai per vedere cosa vendere. Coma sopra: domandati e risponditi da sola). Distribuzione presso la catena Mursia. E imparerai il significato dello stare sugli scaffali delle librerie sine die. Cosa non ti darà il Filo: La pubblicità sui giornali. Gli articoli che vedi sul sito sono di persone che pagano fior di milioni per un trafiletto su questo o quel quotidiano come contributo per il loro infinito genio. Il culo: nessuno andrà o scriverà in giro per diffondere il tuo lavoro. Ti invieranno giusto delle mail per concorsi le cui quote pagherai tu. Cosa tu puoi dare a te stessa: Una possibilità: partecipare a concorsi letterari e farti notare. e magari fare un pò di soldi. Cosa io posso darti:Una consapevolezza: siamo tanti. troppi. e moltissimi sono mezze tacche. rifletti prima di pubblicare. leggi e rileggi. e dopo rileggi ancora. e poi decidi. questo prima d'ogni altra cosa. Io ho scritto Benedizione Selvaggia. E credo che salvo alcune cose - nn essere scioccamente severa con te stessa - il resto non lo ripubblicherei mai. Un'esperienza: mi dicevi del fatto di altre case editrici: si ci sono editori nn a pagamento. Ma si chiamano Bompiani, Mondadori, Feltrinelli, Einaudi. Ciò significa che se sei una poetessa - e se dici di esserlo spero tu ti renda conto di quel che dici - dimenticateli. Non sono interessati alla poesia. Scrivi racconti? E' già qualcosa ma nn ti illudere. Il tuo è un romanzo? E credi che funzioni? Intendo: venderebbe? Allora mandalo per.es. a Bompiani. Elisabetta Sgarbi è una donna pratica ed ha naso. Se poi credi - nn so in base a quale ragionamento - che pubblicare col Filo ora, pagando, significhi pubblicare, dopo, senza pagare, sei in errore. Una nota: attraverso la mia raccolta ho vinto l'Anguillara Sabazia ed ho conosciuto Paolo Ruffilli. Una constatazione: a distanza di un anno e passa nn ho visto una lira. Questi i fatti. Ora rifletti bene su tutto e considera che a te potrebbe anche andar meglio. Ma se così sarà, sarà perchè TU ti sarai attivata. Quelli del Filo sn persone competenti. Ma vivono dell'ambizione altrui. E questo è un dilemma etico che a quanto pare non si curano di risolvere. Loro e tutta quanta l'editoria a pagamento. Quanto a te, se credi davvero in quel che hai fatto, il Filo può essere un buon inizio. Spero di essere stato chiaro. Se c'è altro sai come trovarmi. Passa quando vuoi. Ciao. m.s.