MAIDEN

A cinque giornate dalla fine del campionato di calcio faccio un resoconto di tutte le cose incredibili che stanno accadendo sui campi e fuori mettendo un po’ di pepe sulla lotta al titolo che appena ad inizio anno sembrava scontata. Infatti non mi aspettavo che la Roma potesse superare l'Inter di Mourinho il quale prima o poi avrebbe dato lo scossone decisivo ai suoi, e invece leggo la classifica e mi accorgo che se il campionato dovesse finire oggi, l'albo d'oro subirebbe una variazione netta rispetto al recentissimo passato. I nerazzurri hanno probabilmente abbassato la cresta troppo presto, e i punti portati a casa nel girone di ritorno ne sono la dimostrazione. La prestazione di Firenze è stata probabilmente la miglior gara in campionato da un paio di mesi a questa parte, ma l’eccessivo nervosismo ha consegnato il pareggio alla fu Florentia Viola, scatenando la gioia di un Claudio Ranieri mai visto così vispo e allegro. Il tecnico romano e romanista non si è lasciato scappare l'occasione, ci hanno pensato Vucinic e Cassetti a portare la macchina giallorossa davanti a Zanetti e soci. Nella giornata odierna si capirà molto di questo nuovo campionato perchè le due litiganti si ritroveranno a disputare derby "storici": quello della capitale i giallorossi, quello d'Italia i nerazzurri.

Non mi aspettavo che il Milan perdesse la seconda grandiosa occasione di rientrare prepotentemente nella corsa al titolo. Leonardo paga la non ottima partita di Ronaldinho e così col Catania non si va oltre il 2-2 interno: se non vinci partite così ghiotte, è giusto accomodarsi in poltrona a gustarsi il confronto finale. Le basi per costruire qualcosa di veramente positivo non mancano, ma c'è bisogno di un sostanzioso intervento della società. Nel frattempo, per concludere il capitolo riguardante il match di S.Siro, non mi aspettavo l'exploit di Maxi Lopez: gran bel giocatorino.

Non mi aspettavo che il Bologna venisse risucchiato nella zona retrocessione, anche se comunque sembra che il destino abbia già deciso chi condannare. Destino contro il quale si combatte con dignità, vedi Atalanta e Siena, e chi invece si è rassegnato, vedi Livorno.

Non mi aspettavo che il Cagliari inanellasse una serie di risultati negativi come quella avviata otto giornate fa; una sciagura che ha origini proprio nel momento in cui i tifosi isolani si erano permessi di cominciare a parlare di Europa.

Speriamo che continui anche contro il Napoli… di cui non mi aspettavo il crollo interno contro i parmigiani. Gira e rigira il problema è sempre lo stesso: non sappiamo gestire il risultato. E’ vero che gli azzurri sono stati più volte penalizzati dagli arbitri nel corso di questa stagione, ma quanto fatto da Quagliarella prima e Mazzarri dopo è inconcepibile, e il prezzo si è visto a fine partita: 2-3 col Parma, al quale tanto di cappello perché ha saputo sfruttare al meglio le occasioni avute.

Infine non mi aspettavo che dopo quattro anni, spuntino fuori nel processo di Calciopoli intercettazioni telefoniche tra Bergamo e Moratti che lasciano pensare che anche l’Inter fosse coinvolta in qualche modo. Mi viene allora in mente la classifica di quel 14 maggio 2006: Juventus 91, Milan 88, Inter 76, Fiorentina 74, Roma 69, Lazio 62, Chievo 54.

Penalizziamo Juve, Milan, Inter, Fiorentina e Lazio per illecito sportivo e la Roma per falso in bilancio, revochiamo quello scudetto di cartone all’Inter e diamo quello della correttezza al Chievo che quindi a distanza di 16 anni dalla Sampdoria diventa lei l’ultima “provinciale” a diventare campione d’Italia cosa che io non mi aspettavo.

Fabio M. Pelella