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Crisi di mezza età

Post n°208 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da maiden.casoria
 

Il 14 ottobre scorso il Consiglio Comunale di Casoria ha vissuto un momento importante con l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio dopo le dimissioni del predecessore, Gennaro Nocera. Il neo consigliere regionale, che da più parti era stato subissato da critiche, per una direzione del consesso civico definita, anche dalla stessa maggioranza, come poco incline al dialogo e soprattutto non rispettosa del regolamento, ha lasciato il suo incarico conquistato ad inizio della consiliatura per far posto al consigliere Emilia Navas eletta alla seconda votazione con una larghissima maggioranza. In un passaggio del suo discorso Nocera ha ammesso di avere non poche colpe dichiarando di non essere stato un presidente super partes, così come il regolamento richiederebbe a colui che deve garantire il regolare svolgimento dei lavori del Consiglio, perché espressione solo del centro destra. Infatti la sua elezione era arrivata dopo la terza votazione con una maggioranza semplice di 16 voti. L’avvicendamento è in linea con gli accordi prelettorali che hanno consentito a Nocera di occupare una poltrona nel Consiglio Regionale. Ma i conti comunque non tornano; i 22 voti raccolti dalla Navas sono comunque il frutto di una maggioranza che ormai si è allargata a dismisura accogliendo i numerosi transfughi dell’opposizione. L’ultimo in ordine di tempo ad effettuare il salto di barricata è stato il consigliere Francesco Blasotti che ha lasciato il PD per entrare a far parte del PdL. Si vocifera che anche gli altri 3 consiglieri ormai ex PD: Salvatore Graziuso, Antonio Verre e Francesco Russo stiano facendo passi di avvicinamento in direzione della casa delle libertà. Così la schiera dei fuoriusciti si allunga dopo gli ex PSE Giovanni Del Prete, Mauro Ferrara, Enzo Ramaglia, Andrea Capano e Gennaro Casolaro (proveniente dall’Idv) che hanno assottigliato il gruppo consiliare dei socialisti fino a farlo quasi estinguere, infatti girano voci di corridoio che danno per certo anche il cambio di bandiera di Ludovico Russo spinto da amorosi sensi verso il centro destra. Lo stesso Tommaso Casillo, leader del partito socialista, starebbe meditando il passaggio nell’Api, fondato da Rutelli. I rischi sono sicuramente per i partiti che si caricheranno il peso, ma soprattutto il prezzo, di questi passaggi. Possiamo scommettere che a breve fioccheranno incarichi e deleghe per ringraziare quanti mantengono in piedi la maggioranza. Ma con tutti questi nuovi innesti è ancora possibile parlare di una maggioranza così come voluta dalle urne? Per onore di cronaca ricordiamo ancora una volta che il centro destra a Casoria, alle scorse elezioni comunali non era riuscito ad ottenere la maggioranza dei consiglieri comunali. Oggi sono ben 5 i consiglieri che provengono dalle fila dell’opposizione. Chi potrebbe pensare che questo via vai abbia giovato all’amministrazione è prontamente smentito dai fatti. Il Sindaco Ferrara alla continua ricerca di un equilibrio instabile ha tralasciato i problemi della città rincorrendo i numeri più che i fatti. La corsa per accaparrarsi il proprio pezzettino di potere ha scontentato tutti, anche gli appartenenti all’originaria maggioranza, che si sono visti scavalcati nei loro privilegi dai nuovi venuti. La conferma che questa sia solo una maggioranza apparente che si tiene unita più per la volontà di occupare cariche piuttosto che per la seria attuazione di un programma di governo, ci arriva alla conclusione della riunione del Consiglio. Infatti l’ordine del giorno dell’assise prevedeva anche l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio. Ma appena si sono palesate le responsabilità di governo la pseudo maggioranza si è sciolta come neve al sole dimostrando tutta la sua fragilità. L’abbandono dell’aula da parte di molti consiglieri non fa che testimoniare l’insorgere di una  ennesima crisi come confermato dalle parole del consigliere Luca Scancariello. Noi ci chiediamo se questa volta veramente si aprirà una discussione seria sullo stato comatoso dell’amministrazione oppure nuovamente tutto verrà archiviato come una crisi di mezza età?

Emilio Polizio

 
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