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I Trenta Denari

Post n°170 pubblicato il 20 Febbraio 2010 da maiden.casoria
 

Questo è il prezzo pagato a Giuda dai sommi sacerdoti del tempio per farsi consegnare Gesù. Perdonate quindi l’accostamento, che potrà sembrare un po’ blasfemo, ma quello che si è consumato in Consiglio Comunale lunedì 15 febbraio ha tutti i tratti di uno spregevole tradimento. Ma al di là delle considerazioni personali, volendoci ragionare con calma si poterebbe anche argomentare che in politica non esistono tradimenti ma solo cambi di direzione ed è proprio aderendo a questa buonistica concezione che vorremo provare a spiegare quanto successo.

Premettiamo subito che questo non è solo un esercizio retorico ma un tentativo di indagare e spiegare la posizione dei due consiglieri Mauro Ferrara e Sergio D’Anna che, con il loro voto contrario alla mozione di sfiducia, hanno garantito al Sindaco Ferrara i numeri per poter continuare ad amministrare la nostra città.

La compagine dei 5 dissidenti, formata da Andrea Capano, Gennaro Casolaro, Sergio D’Anna, Mauro Ferrara e Fortunato Polizio, che fino a ieri avevano guidato la fronda contro il Sindaco ed il Presidente del Consiglio è da subito apparsa molto eterogenea, ad accomunarli c’era il malcontento nei confronti di questa amministrazione. Le ragioni del dissenso però erano tra le più varie: c’era chi si sentiva spinto dal risentimento personale, chi invece era mosso da un’insoddisfazione per una serie di pretese mai soddisfatte e chi invece faceva leva sulla mancata realizzazione del programma elettorale. Era chiaro da subito che quelli meno motivati avrebbero trovato un accomodamento, ed era ben noto, soprattutto a Gennaro Nocera, che si era sempre dimostrato sicuro della bocciatura della mozione di sfiducia, infatti non era stato mai intavolato un tavolo di trattativa unitario con tutti i dissidenti.

Venerdì 12 febbraio i 5 scissionisti, così come erano stati ribattezzati, si presentano in conferenza stampa dichiarando di essere decisi al voto di sfiducia, ritenendo fondamentali  anche le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio, corresponsabile della crisi per i modi poco istituzionali con cui ha ricoperto il suo ruolo.

Nella notte tra sabato e domenica si consuma una lunghissima riunione della maggioranza il cui risultato non ci è dato sapere perché non si è concretizzato in nessun documento o almeno non è stato portato all’attenzione della stampa e della cittadinanza. Dalla voce degli interessati apprendiamo che in quella sede è stata strappata un’intesa: la disponibilità alle dimissioni di Gennaro Nocera e un non meglio specificato rilancio dell’azione amministrativa. Le rassicurazioni sono ritenute sufficienti da 2 dei 5 dissidenti che decidono quindi di non votare più la sfiducia.

Questi i fatti per quanto riguarda le motivazioni tutti possono azzardare le più disparate ipotesi.

Giuda, quando tradì Gesù, immaginava che così facendo avrebbe scatenato una reazione dell’Onnipotente costringendolo una volta per tutte a scacciare i romani dalla Galilea. Vorremo prendere per buona questa ipotesi teorizzando che il ritorno di D’Anna e Ferrara sia un modo per stimolare quest’amministrazione a fare meglio, ma per il momento non ci sono elementi che possono suffragare questa tesi.

Emilio Polizio

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Antonio il 02/03/10 alle 18:17 via WEB
Ovviamente non potevi rispondere diversamente! Credo sia tuo fratello ad essere consigliere a Casoria, probabilmente anche tu vorrai fare lo stesso! Questo dimostra che spazio per altri non ce n'è! E' una casta cui solo i privilegiati possono partecipare. E' questo il motivo per cui parli di cambio di mentalità, per sottinntendere che il cambio di uomini non vi interessa, perchè per voi poco conveniente!
 
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