Risentire il suono della tua voce è stato un tuffo nel passato...
In un passato mai dimenticato, mai divenuto futuro e soltanto per alcuni attimi infiniti reso presente dai nostri desideri più vivi e veri.
Ho chiuso gli occhi mentre mi parlavi e non ho sentito nemmeno il significato delle parole che dolcemente mi accarezzavano il viso...
C’eri soltanto tu che mi tenivi stretta per le vie di Bolzano...
C’eri soltanto tu che mi guardavi felice seduto di fronte a me al ristorante...
C’eri soltanto tu che mi porgevi una busta colorata piena di pacchetti e pacchettini e mi dicevi che erano i miei regali di natale...
C’eri soltanto tu che mi tiravi a forza dentro la gioielleria per farmi provare quell’anello che non volevo farmi comprare...
C’eri soltanto tu che mi portavi il caffè con i pasticcini a letto e poi mi tiravi via il vassoio senza farmi fare colazione per riempirmi di baci e finirmi di carezze...
C’eri soltanto tu che prendevi il sole in giardino con l’accappattoio bianco e tre gradi sottozero...
C’eri soltanto tu che non riuscivi a prender sonno perchè eri abituato a dormire da solo ed io non ti davo pace...
C’eri soltanto tu che mi riempivi il bicchiere di quel nettare degli dei con l’intento di farmi ubriacare...
C’eri soltanto tu che facevi il pavone con tutte le donne e che poi amavi solo me...
C’eri soltanto tu con il tuo mazzo di rose bianche ed il tuo sguardo sornione...
C’eri soltanto tu dietro di me allo specchio che mi dicevi: guardati, guarda quanto sei bella...
C’eri soltanto tu che giorno dopo giorno accarezzavi i miei sensi, il mio cuore e la mia mente...
Risentire il suono della mia voce è stato un tuffo nel passato...
In un passato che mai più diverrà presente e mai si proietterà verso il futuro
Hai chiuso gli occhi mentre ti parlavo e non hai sentito nemmeno il significato delle parole che dolcemente ti scompigliavano i pensieri...
C’ero soltanto io che ti abbracciavo e ti baciavo in Piazzale Michelangelo...
C’ero soltanto io che ti guardavo adorante mentre mi versavi da bere e mi facevi mangiare cose che non mi piacevano...
C’ero soltanto io che ti venivo incontro sorridente e ti dicevo: ma sei proprio tu?...
C’ero soltanto io che ti regalavo quel pavone pieno di brillantini per ricordarti quanto tu fossi egocentrico e pieno di te...
C’ero soltanto io che ti sussurravo parole dolci al telefono mentre tu andavi a giocare a pallone e mi dicevi: non mi basti mai...
C’ero soltanto io che ti tormentavo con la mia gelosia e mi facevo tormentare dalla tua...
C’ero soltanto io che davanti a te, seduto sulla poltrona, mi spogliavo lentamente per lasciarti ammirare ogni centimetro di me...
C’ero soltanto io ad un passo da casa tua, con le labbra incollate alle tue e gli occhi spaventati per quel che poteva succedere...
C’ero soltanto io sulla piazza della tua città, nel ristorante più conosciuto, con una coppia di tuoi amici a cui mi presentavi con lo sguardo imbarazzato, ma l’aria felice...
C’ero soltanto io che salivo sul treno che mi avrebbe portata per sempre lontano da te e ti facevo ciao con la mano...
Risentire il suono della nostra voce è stato un tuffo nel passato, in quel passato in cui la sola parola che aveva un senso era: NOI.
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 05:54
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 05:12
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:38
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:35
Inviato da: oliviaspaghetti
il 15/01/2008 alle 22:08