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Tic... Tac... c'è un tempo per le treccine e un tempo per i capelli corti... |
In fondo ti trovo bene
"Come stai? Sai che in fondo ti trovo bene!" Ti guardo negli occhi e penso alla mia risposta, valuto in pochi istanti la possibilità di una bugia o la consistenza folle di una verità, quel "in fondo" contiene tutto il tuo pensiero, racchiude tutto il mio stato attraverso i tuoi occhi... opto per la verità, per quella verità negata, offesa, derisa, mai accettata. Come sto? In fondo mi trovi bene? In fondo a cosa? In fondo ai miei occhi scavati ed alla mia pelle tirata? In fondo a questo mio essere lontano dal mondo e da te? In fondo all'ultimo angolo che non ho il coraggio di voltare? Sei in imbarazzo lo so, stai valutando il senso della tua domanda, ti stai chiedendo se avrò davvero il coraggio di dirti la verità, stai pensando che forse era meglio fingere di non avermi vista e proseguire dall'altra parte della strada, il ché sarebbe stato uno dei tuoi comportamenti tipici... ma la tenerezza dei tempi passati e la voglia di essere rassicurato ti hanno fregato... Il tuo sguardo sta implorando pietà, i tuoi occhi mi stanno pregando di non affondare la lama nella tua carcassa d'uomo, mi dispiace hai scelto il giorno sbagliato, ma più che altro hai scelto la frase sbagliata, tu non avessi usato quel "in fondo" forse saresti stata un'anima salva... “Come sto? Guardami, guarda il colore della mia pelle che sta ingrigendo, guarda i miei capelli tagliati cortissimi, guarda le mie mani che tremano e non trovano un posto dove posarsi, guarda i miei occhi liquidi, guarda il mio corpo che è diventato quasi uno brutto ricordo di quello splendore che era, guardami e dimmelo tu come sto! Sto di merda, sto morendo e non voglio, sto perdendo giorno dopo giorno pezzi di me in questo male che mi divora da dentro senza darmi la possibilità di lottare, sto diventando furiosa, cattiva, arrabbiata, insensibile verso tutto e tutti e mi sto perdendo tutti quei pochi attimi di felicità che la vita mi pone comunque di fronte, sto allontanando tutti quanti da me perché non voglio mi vedano, sto allontanando tutti perché non voglio sguardi compassionevoli, con te non ce n’è stato bisogno sei scappato da solo. Guardami e dimmelo tu come sto! Praticamente non sto, il mio corpo non risponde agli stimoli della mia mente, sono mesi che non ho coraggio di guardare il mio ventre allo specchio per non vederci la morte danzare, sono mesi che non sopporto il suono della tua voce perché so che poi non esisterà più, e non me ne frega niente di chi dice che dopo ci sarà un posto nuovo dove io andrò, un posto dove troverò la pace, ma che posto??? Dopo ci sarà il nulla, ci sarà la mia carne morta brulicante di vermi, ci saranno i miei occhi svuotati dallo sguardo, ci saranno le mie mani che non stringeranno mai più altre mani, ci sarà il nulla! Come sto? Vuoi ancora saperlo, vuoi che vada avanti?” Non ti do il tempo di rispondere, vedo i tuoi occhi smarriti, supplicanti, ma il tempo per la pietà è finito, così come è finito il tempo dell’amore. “Sto come un’assetata nel deserto, sto come un naufrago in mezzo all’oceano in tempesta, sto come uno scalatore in bilico sulla cresta, sto come una formica che sta per essere schiacciata da un elefante, sto come un contenitore vuoto che sta per essere gettato via, ed invece vorrei le mani di un uomo ad accarezzarmi e farmi sentire ancora viva, vorrei il sapore delle labbra salate che mi respirano sul collo, vorrei la possanza fisica di un uomo che mi usa senza preoccuparsi di come sto, perché non ha bisogno di chiedermelo. Come sto? Guardami, sono viva, so che sono viva perché ancora respiro, ancora inghiotto qualcosa, ancora vado al bagno ed ancora sono in grado di reggermi in piedi, e sono viva perché ho ancora la capacità di diventare rabbiosa e furiosa per una stupida domanda del cazzo che tu mi hai fatto. Sono viva perché nonostante io mi stia consumando giorno dopo giorno ancora riesco a guardarti negli occhi ed a pensare che sì, ti ho amato, ti ho amato tanto che adesso ti odio, e ti odio talmente tanto che non morirò oggi, non dopo quella stupida domanda, non ora che ho finalmente capito che piccolo uomo sei. Come sto? Bene, mai stata meglio!!!” |
Siamo tutti bambini! C'è un bel sole, l'aria frizzante e i fiori già sbocciati in giardino, mattina di Pasqua, la tavola apparecchiata in modo ineccepibile, otto posti, ognuno perfetto, ognuno con il proprio segnaposto, tre bicchieri, sottopiatto, tre piatti, posate per gli antipasti, per il primo, per la carne, per il pesce, per il dolce e la frutta... centrotavola con fiori e frutta freschi fatto per l'occasione... uova colorate fatte da noi bambini ed ovviamente portate in chiesa a benedire... |
Post n°11 pubblicato il 04 Luglio 2007 da mai.esistita
spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a tutto ciò che li circonda... sola dinanzi a questo foglio lascio scivolare le dita, lascio scivolare i pensieri... spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a tutto ciò che li circonda... tornassi indietro aprirei gli occhi in una sera di febbraio e ti direi: resta con me... spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a tutto ciò che li circonda... ...e tu non sei mai contenta mi diceva mia mamma... e tu non sei mai contenta mi diceva mio padre... spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a ciò che un senso non avrà mai!!! |
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 05:54
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 05:12
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:38
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:35
Inviato da: oliviaspaghetti
il 15/01/2008 alle 22:08