Riflettendo e ...io

Riflessione ......


E' tanto che non accedo, quella che chiamiamo vita reale mi ha portato ad inseguire senza sosta obiettivi che si modificano, crescono, si moltiplicano, si sgonfiano, spariscono, riappaiono, lasciandoci sempre nell'affannosa ricerca di una stabilità che scompare. Ti risenti solo con te stesso e neanche chi sembra dipendere da te riesce a riportarti in un mondo che  non senti più tuo, dove il rifugiarsi sembra sempre più difficile e vano. Trovi un attimo di tregua, un minimo di consapevolezza del tuo esistere, ti riaffermi e ti guardi intorno e mille figurine ti danzano intorno. Vedi come si perdono di vista le cose essenziali, come l'apparire sia ormai il credo diffuso. Vecchi ideali, idee che avevi cullato fin da ragazzo diventano sorpassate , inusuali, quasi ridicole. Hai sempre creduto nella consapevolezza di se stessi e ti accorgi che anche chi sembrava dalla tua parte, che vedevi al tuo fianco in lunghe marce, sembra aver dimenticato quelle poche verità che ti accompagnano da quando adolescente scoprivi che il popolo non era nè bue nè somaro, ma polis e che un governo del popolo in una gestione democratica del potere prevedeva delle delege in cui erano certi delegante, delegato e oggetto della delega e non investiture più o meno divine. Un altro dubbio non proprio Amletico mi fa chiedere se non sia vera quell'affermazione per cui il bugiardo incallito finisce per credere alle proprie bugie e quindi si crea una verità virtuale? Allora abbiamo la via d'uscita facciamolo re di qualche blog e liberiamo gli italiani. Altro dubbio: sono gli altri migliori? o si sono talmente abituati così bene a giocare il ruolo delle parti, osannanti o finti avversari pronti a dichiararsi sconfitti dietro più o meno lauto compenso, su questo palcoscenico da farsa che se gli venisse mai tolto il capocomico si ritroverebbero come disperati personaggi in cerca d'autore?