Riflettendo e ...io

IL DIGITALE TERRESTRE


Stavo facendo delle riflessioni sul digitale terreste tanto sponsorizzato dal Ministero per lo sviluppo economico. La prima curiosità è che tipo di sviluppo ci sia nel fornire l'accesso a un centinaio di televisioni che basano l'80% della loro programmazione sul telemarketing o sulla pubblicità di siti hard o di hot line? Forse visto quello che sanno fare meglio i nostri politici (minorenni e trans) ognuno caldeggia e sponsorizza ciò che gli è affine. Non ho mai visto un venditore di frutta in un mercatino rionale vantare della merce che non aveva.
Poi mi è venuto un'altra domanda. La televisione è un servizio e visto che siamo obbligati a pagare un canone (RAI) e a sobbarcarci pubblicità in chiaro o a volte occulta, lo definirei un servizio a pagamento. Vi pare corretto che il prestatore del servizio cambi le regole ed obblighi il fruitore ad adeguarsi a proprie spese?Normalmente se uno di quelli che mi fornisce un servizio mi crea problemi o non mantiene gli standard promessi mi rimborsa il canone per il periodo di disservizio e non mi costringe ad adeguarmi a mie spese.Poi ripenso che siamo in Italia dove si fanno le leggi a favore di pochi e non della comunità e mi rendo conto che se non siamo in tanti a lamentarci ed a trovare una forma di protesta adeguata (mail di protesta al ministero?) non succederà mai niente