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Creato da maidirmai_2007 il 01/12/2007
Parole disilluse che si inseguono
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BASTA!
DONNA VIRTUALE
La mente vaga come impazzita
Sotto la pelle mille spilli
roventi
Sul corpo le carezze delle tue mani invadenti
Una sensualità riscoperta non
più sopita
Insegui sognante la passione atavica
di un amore ancestrale
L’isola deserta in cui lasciarti cullare
dal sole, dal vento e dalla bramosa frenesia
di un compagno dolce e brutale
Sogni affidati a parole in un mondo virtuale
La mano si alza a lenire l’ardore di un seno trascurato
La paura che la voglia possa essere esistenziale
Titubante ti guardi attorno
Orpelli e doni di un amore sfiorito
L’angoscia di non saper trovare
di non saper osare, di non poter rinunziare
L’ardore divampa, il desiderio
esplode
la mente cerca il coraggio
di saper provare
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Ad un'amica virtuale
Dita che si contorcono si tormentano in silenzio
I denti affondano sulle labbra a farti sentire vivo
le righe si susseguono nere su uno sfondo bianco
sai che lì dietro quello schermo informe la sua mente ansima
le sue labbra soffrono
tu non osi rompere il silenzio
la sua immagine danza dentro di te
« Qualcosa che vi invito a leggere | Il senso delle cose » |
Che strano mille immagini, mille pensieri e poi ti fermi a rimuginare sui soliti pensieri. Siamo ad una settimana più o meno dalle elezioni, una militanza se non di partito di voto ormai trentacinquennale, 15 anni dedicati alla politica attiva e oggi ti fermi a riflettere e ti chiedi se veramente non abbia ragione Peppe Grillo nonostante i 45 Euro che chiede per assistere a quello che dopo tutto è solo spettacolo e non vera e propria presa di posizione sociale. Ti suonano ancora nelle orecchie le frasi del " la casta", ti accorgi quanto sia lontano da questi signori il concetto di amministrare, di governare come rappresentanti di tutti, al di là ed al di sopra delle parti essi sanno solo che possono scegliersi tra di loro senza sottoporsi a nessun reale esame di gradimento da parte del popolo, che si autogiustificano, che trovano parole di comprensione e giustificazione per i propri simili e solo velenose esternazioni verso chiunque voglia loro ricordare che politica deriva da polis e alla fine da quel soggetto che è il popolo con tutte le sue sfaccettature. Hanno fatto del parlamento, delle istituzioni una grande insalata in cui pescano sempre qualcosa che interessa all'uno o all'altro. Dimendicano che la costituzione per garantire la democrazia aveva disegnato tre poteri distinti ed indipendenti. Che lotte per avere la possibilità di rendere gli altri poteri istituzionali succubi ed arrendevoli!!! Come dare a tutti questi che ormai non rappresentano più nè destra nè centro nè sinistra ma pantomime di teatranti e burattini schierati alla meno peggio solo per garantirsi privilegi fuor dal comune (stipendi da favola, immunità, sovvenzioni per collaboratori su cui si opera il pizzo, pensioni baby e senza contribuzione adeguata), un benservito che ricordi loro che esiste un popolo che vuole essere governato nel bene di tutti?
Facevo riflessioni meno confuse l'altro giorno e mi preoccupavo di ricordarmi che a scuola mi insegnarono che l'italia non ha risorse minerarie, non possiede foreste, ha cultura, campagne paesaggi storia. Poi continuai negli studi e mi pare che qualcuno mi spiegò che la ricchezza di un popolo si misura in funzione di quello che produce o dalla ricchezza che riesce a farsi trasferire da altri popoli rendendo a questi servizi, invece mi pare di assistere ad una corsa sfrenata degli italiani ad impoverirsi creando servizi che autoconsumano senza produrre realmente nulla. La nostra agricoltura è stata depauperata, le nostre spiagge vendute a privati (è quel ministro dalla R moscia che seguendo la spinta del suo boss che odiava che potessero turisti indesiderati calpestare quel che era del demanio dentro i suoi possedimenti inventò la vendita delle spiagge per recuperare il debito pubblico col risultato che le spiagge sono private ed il debito pubblico invece è immutato????), il nostro settore alberghiero lasciato arretrato all'uso del prendi il turista e spoglialo (anche gli italiani vanno in Spagna o in altri lidi: i servizi sono migliori e costano meno!?!), nessun aiuto all'industria di trasformazione, alla ricerca, svendiamo il poco che sappiamo fare perchè magari francesi ed americani vendono ciò che produce la loro industria e noi ciò che produce l'azienda che è lo Stato nella mente di qualcuno: fiction e format. Che grosso problema non esser neanche portavoci al soldo di lobbies (almeno ti resta una parte di coscenza e di interesse tuo) come avviene in tutti quei paesi in cui la lotta politica è sponsorizzata da interessi privati, ma alla luce del sole. In Italia negiamo le sovvenzioni ma portiamo le lobbies direttamente al potere senza far nulla per cercare di scindere gli ambiti.
Strano che oggi Veltroni ci ricordi che esiste una costituzione, dov'era quando avevamo la stessa età e frequentando il liceo io già tappavo le mie orecchie davanti all'urlo del diamo a tutti in modo uguale e cercavo di far capire che forse se davamo secondo i meriti e non secondo arroganza e clientelismo forse ci saremmo evitati i compromessi che alla fine paghiamo tutti. Quante casse integrazioni non reali e non dovute, quanti assegni di invalidità falsi, quanti permessi sindacali o politici immeritati ha pagato l'INPS nel momento in cui gli introiti sembravano superiori alle uscite? Quanti palazzi sono stati comprati e non curati sono stati svenduti al miglior offerente svendendo con essi i risparmi previdenziali di milioni di lavoratori?
Cerchiamo di non raccontare più frottole agli italiani. Non sono un popolo stupido che crede alle fandonie. E' solo un popolo che deve uscire dallo svilimento e dallo squallore di pensare che nulla possa farsi contro questo malcostume che cerca di far passare il danno fatto al pubblico (tutti) come danno fatto a nessuno. Utilizzare mezzi di stato per fini personali mi pare si chiami peculato e sia un reato e quindi merita un'azione giudiziaria non il plauso di altri parlamentari che a porta a porta trovano come giustificazione "lo fan tutti". Mi ricordo che un fil dal titolo simile lo girò un noto scabroso regista italiano e parlava del piacere di un particolare atto sessuale che mi pare non sia gradito ai soggetti passivi nella stragrande maggioranza
Altre esternazioni e riflessioni seguiranno ...
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Allegoria per un'eterea presenza
![](http://i167.photobucket.com/albums/u146/A_MiMee/Passion.gif)
Eterea presenza, un dolce broncio da bambina
A volte vicina sento la tua testa poggiarsi sulle mie dita
Poi fuggi quasi inorridita da un contatto cercato, bramato
Mille nuvole si addensano dietro i tuoi occhi
Il temporale dei sentimenti
La voglia di fuggire di rompere le sbarre
di questa gabbia che ami
di spezzare la catena che ti lega
Ti volti indietro, lo sguardo chino sul tuo nido
due implumi aspettano lamentosamente il frutto del tuo gozzo
Davanti a te l’azzurro del cielo, spazi infiniti
dispiegare le ali, lasciarsi cullare dal vento
Un sogno lungamente agognato, il cuore che batte in gola
reclini la testa sul petto immacolato
L’occhio si offusca
lentamente torni indietro
a beccare da una
mangiatoia che ormai odi
un pasto che ha sempre lo stesso sapore
Il trespolo occupato da un signore
che canta sempre la stessa canzone
un cinguettio allegro sul davanzale
un passero appare
sembra invitarti a volare
alzi la testa ti guardi attorno
uno sbattere d’ali
uno strappo al piede
un triste ritorno
un amico che vola via
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