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la Moda e l'Apocalisse

Post n°39 pubblicato il 26 Aprile 2006 da madamedumitru
 
Foto di madamedumitru

Quando vai a fare shopping, sii consapevole che l'economia di mercato sta cambiando velocemente e che ciò che era possibile fino a ventiquattro ore fa diventa di minuto in minuto superato, obsoleto, compromettente per l'assetto estetico e generale della perfetta Gentildonna. bisogna correre ai ripari e acquisire una nuova consapevolezza - (...) - dell'uso del denaro e della rappresentazione di sé nel teatro del mondo.

Vista la globalizzazione dei mercati in atto, il fatto più vistoso che contraddistinguerà i prossimi anni è la caduta del cosiddetto "valore aggiunto" delle merci, specialmente di quelle legate alle immagine, cioè alla moda, alla tendenza, all'esclusività. tutti dovranno ridimensionare la propria percentuale di spettanza nel costo finaledi un prodotto, dal creatore (la cui figura tenderà a scomparire fino a lasciare il posto a semplici tecnici del tutto anonimi: non si avranno più per esempio, i cosidetti stilisti, solo dei suoni di nomi di nomi di marchio) al facitore (l'industriale) al rivenditore (piccola e grande distribuzione) al venditore finale (negoziante, grandi magazzini ecc.).

(...) la vera moda del terzo millennio sarà imposta dalla non-immagine, dalla non-firma, dalla non-connotazione stilistico esclusiva. si compreranno, per quanto riguarda l'abbigliamento quei capi perfettamente buoni, di buone e non contaminanti materie prime, di taglio impeccabile che corrisponderanno al concetto di massa ( la massa e attenersi alla massa sarà il neoelitarismo dell'elegantissima quanto a praticità, benesssre, gusto.

(...) A nessuna gentildona importerà più di farsi  riconoscere come una creatura Versace, ferrè, Y.S.l., armani, dior e la vaca che t'ha cagà, poichè la vera moda sarà l'eleganza, e da sempre si sa che l'eleganza niente ha a che fare con il business della moda. La perfetta gentildonna, pertanto, andrà per boutique, oggi ancora firmatissime e come si suol dire imrpopriamente "esclusive" (...) chiedendo sconti assurdi (...) e protestando per la faica che le costa portare in giro come un attaccapanni l'immagine di qualcun altro, mettendo così a repentaglio la sua nuova, anonima, intimissima riconoscibilità.

Il tessuto più rivoluzionario e più prestigioso con cui farsi socialmente riconoscere nel duemila sia la tua pelle e il pensiero che la riveste.

O Perfettissima Di Te Intessuta: meglio immobile manichea che un mobile di manichino.

tratto da Aldo Busi, Manuale della perfetta Gentildonna, Oscar Mondadori, Milano 2000

 
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