Un blog creato da Echelonia il 01/09/2007

MaleduGATTO

Una incursione nel mondo felino

 
 
 
 
 
 

ALTRI 4ZAMPE BISOGNOSI

Rocky è un meticcetto pelosetto, piccino, 1 anno e mezzo, adottato insieme al fratellino in un canile della bergamasca.
La famiglia ora ha dei problemi molto seri, il proprietario è ammalato di tumore e la famiglia non riesce + a gestire i cani, per
il fratellino hanno trovato una soluzione, adottato da una figlia. Ora resta Rocky. Sinceramente con le sedute di chemio e tutto il resto il proprietario non ce la fa proprio più.
Non vorrei farlo andare in canile, ma non so fino a quando questa persona riuscirà a reggere.
Questo cagnolino non merita di restare senza famiglia e di essere portato in canile.... Gli si stanno chiudendo le porte di una casa!!!

Chi si offre di adottarlo e di dargli una casa per tutta la vita?
Adottabile nelle province di Milano, Bergamo, Pavia, Varese, Lecco, controlli post adozione e firma verbale
di affido.

Foto su: www.porgiunazampa.altervista.org
Per informazioni e Adozione:
luponuvola@yahoo.com  347-7558315

 
 
 
 
 
 
 

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FOTO DEI VOSTRI GATTINI

Se volete vedere la foto del vostro micino pubblicata su questo blog inviatela a sarakey@email.it specificando il nome del micino/a e il vostro.
Inizio io con la foto di una gattina meravigliosa e molto molto dolce, il suo nome e' Malu'

 
 
 
 
 
 
 

SPOON

Ecco a voi Spoon....anche se io preferisco chiamarlo Tarzanello (piccolo Tarzan) date le sue eccelse doti di "arrampicatore di tende"!
 
 
 
 
 
 
 

CHICCA

La gatta che da monella si è trasformò in coccolosa mammina adottiva
 
 
 
 
 
 
 

CHICCA E SPOON

quando nasce un amore....

 
 
 
 
 
 
 

LICIA TOPINA

Questa topina è Licia...e non credo che la foto abbia bisogno di commenti....


 
 
 
 
 
 
 

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L'olfatto del gatto

Post n°12 pubblicato il 11 Settembre 2007 da Echelonia
 
Tag: Cultura
Foto di Echelonia

di: Roberto Allegri
dal sito: www.micimiao.it


Vivendo con un gatto si finisce con l’ammirare tutto di lui. E’
infatti un animale affascinante, misterioso, dotato di straordinarie
qualità. Ci incantano la sua eleganza nei movimenti, fluida e quasi di
seta, la sua agilità, la vista eccezionale che gli permette di correre
anche al buio, l’udito finissimo a cui non sfugge nulla. E ancora il
suo carattere tranquillo, pacato e paziente, come quello di un vecchio
saggio che ormai conosce tutto sull’andamento del mondo.


C’è
però un aspetto del micio di cui si parla poco. Una caratteristica
fisica forse poco conosciuta e per questo un po’ sottovalutata, ma che
ha dell’incredibile. Il suo olfatto.


Per rendersi conto di
quanto il naso di un gatto sia fine quasi quanto quello di un cane, si
deve pensare che è formato da circa 200 milioni di cellule olfattive,
che paragonate ai 5 milioni presenti nel nostro, spiegano come sia
possibile che alcuni odori per noi “inesistenti” per lui siano invece
perfettamente chiari, nitidi come se li vedesse.


Vero
prodigio di ingegneria, il naso del gatto possiede al suo interno una
complicata struttura fatta di pieghe ossee che servono per tenere
intrappolata l’aria carica di odori e metterla poi a contatto con le
cellule sensoriali. Perciò quando il micio respira, una parte dell’aria
introdotta finisce nei polmoni e una parte, che contiene odori
particolari, rimane invece in queste speciali fosse nasali, ricchissime
di recettori, per essere riconosciuta.


Per chi sa
sfruttarlo, il fiuto felino rappresenta una straordinaria risorsa. Può
essere utilizzato per esempio in campi che per tradizione appartengono
ai cani, come il controllo dei bagagli all’aeroporto. Ci si è accorti
infatti che per alcune sostanze, il gatto si dimostra più attendibile
dei pastori tedeschi. E’ accaduto a Mosca dove due gatti, di nome
Vashka e Masha, sono diventati famosi per aver contribuito a dare un
duro colpo al traffico di caviale. Grazie al loro naso hanno permesso
alla polizia russa di sequestrare grossi quantitativi di uova di
storione in uscita illegalmente dal paese. L’odore del pesce, per
quanto nascosto o coperto da altre sostanze, non è sfuggito i due gatti
doganieri.


L’olfatto è un senso importantissimo per il
micio. Non solo gli serve per seguire le prede – non dimentichiamo che
ha un fortissimo istinto di predatore - ma anche per la vita di
relazione. Gli serve infatti per decifrare i messaggi odorosi lasciati
dagli altri gatti o dagli altri animali che vivono nel suo territorio.
Ed è indispensabile per l’alimentazione. Prima di assaggiare qualsiasi
cibo il micio deve prima annusarlo con cura. E’ capitato che gatti, che
a causa di qualche incidente avevano tragicamente perso l’olfatto, si
siano poi drasticamente rifiutati di mangiare.


Ma non è
finita. Il gatto riesce a sentire gli odori anche catturandoli con la
lingua, un po’ come fanno i serpenti. Quando un maschio si imbatte
nella traccia odorosa di un gatto rivale oppure in quella di una
femmina in calore, si comporta in modo strano. Apre la bocca come se
stesse sorridendo, scopre i denti, e si mette ad ansimare. Ciò non
significa che è agitato o spaventato e neppure che ha troppo caldo. Sta
invece facendo funzionare un sofisticatissimo strumento di
riconoscimento degli odori: l’organo di Jacobson, chiamato anche
“organo vomeronasale”. Si tratta di una particolare struttura
sensoriale che si trova nel palato e ha la forma di un piccolo sigaro.
Molto sviluppato nei rettili, è presente anche nei mammiferi anche se,
nel corso dell’evoluzione, è molto regredito. Ansimando in quel modo
strano, il micio pompa l’aria con gli odori sull’organo di Jacobson. Il
meccanismo è questo: arrotola la lingua, cattura le molecole odorose e
le mette a contatto con l’organo ricco di vasi sanguigni e nervi. Così
facendo, il gatto riesce a percepire contemporaneamente l’odore e il
sapore dei composti chimici sparsi nell’ambiente.



 
 
 
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