sconnesso

medium della memoria,goodbye

 
 
 
 
Da DRVR Radio Traffico Esplicito: Un ultimo aggiornamento dai ragazzi del vagone carne a proposito del ribaltamento fatale sulla 213. La canzone che stavano ascoltando quando sono morti era My Sharona degli Knack. E dunque il premio "Canzoni di Morte" oggi va a Brian Lambson...un saluto da Tina Qualcosa di Traffico Esplicito: perchè noi sappiamo cosa volete vedere...
 

OUI

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COSA STO LEGGENDO

 
"un posto carino",mormoro,sfogliando la rivista,con calma,senza avere la minima idea di dove sia esattamente Reseda.la testa mi gira mentre con gli occhi scorro pagine e pagine di pubblicità che mi mostrano la maniera migliore di vivere.
 
una notte sedevo sul letto nella mia camera d'albergo a bunker hill,nella parte centrale di los angeles.era una notte importante per la mia vita:dovevo prendere una decisione a proposito dell'albergo,o pagavo o me ne andavo,così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto l'uscio.un grosso problema che meritava molta attenzione.lo risolsi spegnendo le luci e mettendomi a dormire
 

….là dove c’erano la natura e la terra,la vita e l’acqua,ho visto una landa deserta senza fine,simile a una sorta di cratere,talmente priva di ragione e luce e spirito che la mente non riusciva ad afferrarla a livello consapevole,e avvicinandosi la mente arretrava,incapace di comprendere.era una visione cosi limpida e autentica e vitale,per me,che nella sua purezza era quasi astratta,Ecco cos’era che potevo capire,ecco com’era che vivevo la mia vita,ecco intorno a cosa mi muovevo,ecco come mi relazionavo al tangibile.Questa era la geografia intorno alla quale ruotava la mia vita:non mi era mai venuto in mente,MAI,che la gente fosse buona o che un uomo potesse cambiare o che il mondo sarebbe potuto essere un posto migliore grazie a un sentimento o a uno sguardo o a un gesto,o al fatto di accettare l’amore o la gentilezza d un'altra persona.Niente era positivo,l’espressione “generosità di spirito” non aveva senso,era un cliché,uno scherzo di cattivo gusto .il sesso è matematica.l’individualità non esiste più.che cosa significa l’intelligenza?come definire la ragione?Il desiderio-non ha senso.L’intelletto non è una medicina.La giustizia è morta..paura,recrminazioni,innocenza ,simpatia,colpa ,perdizione,fallimento,dolore,erano cose,emozioni,che nessuno più sentiva sul serio.Il pensiero è inutile,il mondo è privo di significato.il male è l’unica cosa permanente.dio non è vivo.l’amore non è degno di fiducia.la superficie,la superficie,la superficie,ecco l’unica cosa in cui ciascuno trovava un qualche significato…questa era la civiltà dal mio punto di vista,colossale e frastagliata…….

 
E se credi che siamo davvero dotati di libero arbitrio, allora sai che Dio non può controllarci veramente" dice Seth. Le mani di Seth si staccano dal volante e fluttuano intorno per spiegare il suo punto di vista. "E dal momento che Dio non può controllarci" dice "si limita a guardare e a cambiare canale quando si annoia"
Da qualche parte nei cieli, sei in diretta su un sito di video web perchè Dio ci navighi.
(...)
"Quello che voglio dire" dice Seth "è che forse la tv ti rende Dio." Seth dice: "E potrebbe essere che noi non siamo altro che la televisione di Dio."
 
 

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TIVOMITERòPERSEMPRE

Post n°188 pubblicato il 27 Giugno 2006 da lieon7

un apostrofo strappato tra una mutanda in fibra di carbonio e una lucertola semi pamperizzata in una notte di mezza estate.

preciso che lo stato di semi-pamperizzazione si divide in vari stadi che precedono l'inequivocabile tracollo etilico
a)alerazioni visivo-uditive,in sintesi,la mia voce esce ad almeno 20-30 decibel più alta del già noto elevato livello che può raggiungere(testimonianze oculari riportano anche tremori di palpebre e salivazione modello-monsoni indiani)
b)l'equilibrium precario diventa un motivo in più per andare a sbattere su superfici più o meno ruvide e/o più o meno bagnaticce
c)lo stato sputazzo:lo stamaco rifiuta,la volontà alcolica evidentemente non è abbastanza forte!
d)necessarie abluzioni al primo cesso disponibile,ove non disponibile ogni zona acquosa è valida,fiumi laghi,pozzanghere.........
e)lo stato cannuccia:è necessario,e dico necessario prendere in mano la situazione per intera ,ove possibile(evidentemente in un locale la cosa si fa ardua ammeno che lo stato di voglia di vegetare in un cesso discotecaro porti alla spesa per una bottiglia intera,cosa altamente sconsigliata visto l'euro,ma se,come dice la pubblicità tanto solerte siete a caracas non c'è problema!e per una volta l'economia serve a qualcosa oltre che al solito caro sole 24 ore usato in caso di tinteggiamento).
ricapitoliamo,una cannuccia di 40 cm vi porterà all'estasi da pampero,ogni bottiglia potrà vedere la sua degna fine,potrà entrare nell'olimpo della VOMITATIO REGALIS
e)vomitatio,preceduta solitamente da rantoli di tipo gatto-sputa pelo, consiglio:vomitare sempre contropendenza,motivi:se vomitate e poi vi coricate,cosa che spesso mi accade,il vomito in quanto liquido seguirà il suo padrone,e cosi siamo arrivati alla fisica per tutti,la teoria dei vasi comunicanti, il fattore G(gravità cazzo!!!)
f)disperati?nessuno vi vaga? solitudine da incomunicabilità?
soluzione:vomitate lungo una riva,possibilmente pendenze di almeno 18 gradi,fate in modo che il vomito sia il più liquido possibile,(inciso:e piantatela se volete vomitare di mangiare quelle orribili pizzette!vi allontanano dallo scopo!)quindi adagaiatevi sul suolo erboso e:ROTOLATE.rotolate con la vostra piccola vituzza,il vomito vi seguirà!

consigli:da caso a caso le quantità variano sensibilmente!
attenzione e rimedi:le dita in gola sono solo un supporto non possono essere una causa egregi discepoli!!!!!!!!!!!!!!!
e come disse il sacro filosofo:vomito ergo sum
io me medesimo.
basta sono stanco,torpore mistico esistenziale.

eventuulali racconti a spunto personale per non esperti sono altamente graditi!!!!!!
amen

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Commenti al Post:
ekeka.z
ekeka.z il 28/06/06 alle 09:35 via WEB
Ah,Lieon.. Sapessi quanti risultati gastrointestinali ho assistito, cosa difficile da evitare se l’attività principale della cerchia umana di cui facevo parte, era quella di massacrare quegli organi considerati vitali, anche perché bisognava assolutamente sodarne l’attendibilità per definirli come tali.. E come hai ben detto tu, deve essere cosa spontanea e non nata con l’aiuto di arti_fizi.. mille esempi ti potrei raccontare, ma ad esser sincera mi ci si stringe già lo stomaco al solo pensarli, e poi così di mattina.. no, scusami ma al momento non ci riesco.
 
 
lieon7
lieon7 il 29/06/06 alle 17:06 via WEB
in effetti per definirli vitali necessitano di una e/o più prove,eh cazz se non si applica un procedimento rigoroso e privo di arti-fizi non si arriverà mai a sapere un punto limite ti pare?se non conosci i limiti del tuo corpo cosa conosci?eh eh eh,i vertici del malessere gastro intestinale ti portano ad uno stato pre umano e un pèò più animale,mangia pelo vomita pelo.................:)
 
   
ekeka.z
ekeka.z il 29/06/06 alle 17:32 via WEB
come il gatto di mia mamma, lui si che ha fatto scuola.. è importante conoscere i propri limiti per potersi divertire, ma con questo non voglio essere fraintesa caro lieon, perchè il bello sta proprio nel toccarli e non oltrepassarli, il limite è lì, il centro non oltre. ;)
 
     
lieon7
lieon7 il 01/07/06 alle 13:07 via WEB
vero vero,ma l'uomo forse deve tendere a superare i propri limiti per conoscersi,se non ci arrivi mai non conosci un cazzo,perchè se non conosci un pò te stesso come puoi conoscere qualcosltro?
 
Velma_Kelly
Velma_Kelly il 28/06/06 alle 13:00 via WEB
Esilarante! Come quella volta che, grazie a bocce di vino bianco, ballai "Il cobra" della Rettore in mezzo a un salotto cercando di dare sfogo alle mie aspirazioni da ginnasta ed esibendomi in una serie di verticali e posizioni un poco sconce. Questo è l'effetto di vino+n.1 canna; a me l'alcol resta tutto dentro, sarà per questo che galleggio...o forse sarà per questo che sono vittima di nausee perenni?!
 
 
lieon7
lieon7 il 29/06/06 alle 17:09 via WEB
no no no,no no no,non va per niente bene mi stai contrariando!!!!!!!!!!tieni dentro,è un atto immorale il tuo,no anzi,visto che ammiro l'immoralità è un atto morale discutibilmente ributtante!non si tiente dentro l'alcol.è fatto per scorrere tra i tuoi piedi,è fatto per essere il tuo amichetto in rivoli di vita umidificata,e tieni le dita a posto,non provare a sbattere fuori le focaccine misto vin bianco misto stuzzichini infilandoti la carotide come se fosse uno spiedino!vergogna
 
back2thecommunity
back2thecommunity il 28/06/06 alle 17:00 via WEB
AHAHAHAHAHAHAH BEL POST!!!!!!!!!!!!manca un opzione: il vomito nel cesso al ritorno da una notte particolarmente alcolica con crollo conseguente e botta di sonno e rimanere con lA testa PENZOLONI e tutti i capelli nel cesso pieno di vomito.. e risvegliarsi a mattina inoltrata e non capire in che posto ci siamo accasciati!!!! ahahahahAHAHAH!!!!!! a me e' successo una volta a casa mia e al risveglio ero davvero coi capelli nel cesso..con ancora la borsetta a tracolla una scarpa si e l'altra no..ma non avevo bevuto RUM el pampero.. ma 5 birre doppio malto piu' varie ed eventuali :)ANZI CHE SONO RIUSCITA A VARCARE LA SOGLIA DI CASA!..MA NON CE L'HO FATTA AD ARRIVARE AL LETTO!!!!!!!!!
 
 
Velma_Kelly
Velma_Kelly il 28/06/06 alle 19:04 via WEB
Ecco perchè taglio sempre i capelli corti.
 
 
lieon7
lieon7 il 29/06/06 alle 17:11 via WEB
è un esperienze quasi mistica!varcare le soglie del che cazzo me ne frega di dove sto del fatto che puzzo che sono pieno di vomito che sono ributtante con le occhiaie che sto male che mi gira la testa che la mamma fa i gnocchi io li mangio e li rivomito!l'esperienzea di dormire nel cesso però....fantastica!ma il cesso era pulito o l'aveva già usato qualcuno prima?????questione di soglie
 
strangeskin
strangeskin il 30/06/06 alle 16:41 via WEB
consiglio per donne o uomini dai capelli lunghi: legarsi e/o reggere con la mano la chioma se dormite per strada e il giorno seguente dovete presentarvi in ufficio.
 
 
lieon7
lieon7 il 01/07/06 alle 13:08 via WEB
ahahaha,grande!effetivamente a volte la chioma fluente ti frega il giorno dopo,la vita rotolante non va daccrdo con l'ordine da ufficio!
 
   
strangeskin
strangeskin il 01/07/06 alle 13:21 via WEB
a volte la gente ti guarda con degli occhi, manco gli avessi vomitato in faccia a loro.mah!
 
     
lieon7
lieon7 il 01/07/06 alle 13:23 via WEB
a volte trovo che le persone farebbero meglio a guardarsi allo spechcio di continuo o al massimo di guardarsi i piedi,casomai vomitargli sulle scarpe,rovinategli tutto ma non le scarpe,peggio del breil
 
     
strangeskin
strangeskin il 01/07/06 alle 13:35 via WEB
concordo e conosco maniaci delle scarpe: prenderò ben la mira all'occasione! eheh
 
     
lieon7
lieon7 il 05/07/06 alle 13:23 via WEB
assolutamente,non posso che approvare l'attentato alla scarpa,a morte le mocasse.verrò alla recita del rosario
 
VETROoSPECCHIO
VETROoSPECCHIO il 03/07/06 alle 16:13 via WEB
ecco che stava accaadendo...rotolavo...
 
 
lieon7
lieon7 il 05/07/06 alle 13:25 via WEB
rotola,rotola e rirotola,ovunque tu sia puoi scegliere di rotolare giù,puoi scegliere di farti attacccare napolini margherite e spine al torace petto anima tette e cervello,e capirai qualcosa di nuovo qualcosa di stonato ma terribilmente attraente!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: lieon7
Data di creazione: 15/12/2004
 
 
 

[...]Una cosa è certa: il peggiore dei pompini sarà sempre meglio, per dire, della più profumata delle rose... del più fantastico dei tramonti. Delle risate dei bambini.
Io non credo che leggerò mai una poesia bella quanto uno di quegli orgasmi che ti mandano a fuoco, ti fanno venire i crampi al culo, ti inondano le budella.
Dipingere un quadro, comporre un'opera, sono tutte cose che fai per riempire il tempo tra una scopata e l'altra.[...]


[...]Poi accende la televisione e si mette a guardare una soap opera, avete presente, no? Gente vera che interpreta gente finta e con problemi inventati, a uso e consumo di gente vera che la guarda per dimenticare problemi veri.[...]

[...]A fingerti debole acquisisci potere. E al tempo stesso fai sentire le persone più forti. Lasciandoti salvare, tu salvi loro.
Devi solo mostrarti fragile e riconoscente. Perciò fai lo sfigato, sempre e comunque.
La gente ha tanto bisogno di sentirsi superiore a qualcuno. Perciò fai il sottomesso, sempre e comunque.
La gente ha bisogno di qualcuno a cui spedire un assegno a Natale. Perciò fai il povero, sempre e comunque.
"Elemosina" non è la parola esatta, ma è la prima che viene in mente.
Tu sei la prova del loro coraggio. La prova che sono stati degli eroi. Il segno tangibile del loro successo. Lo faccio perché a tutti piacerebbe salvare una vita umana sotto gli occhi di altre cento persone.[...]
Se non posso diventare un grande dottore che salva centinaia di pazienti, almeno in questo modo sono un grande paziente che crea centinaia di potenziali dottori.[...]
Soffocando, diventi una leggenda sul loro conto che queste persone alimenteranno e ripeteranno fino alla fine dei loro giorni. Crederanno di averti dato la vita. Potresti addirittura essere la buona azione di una vita, il ricordo che in punto di morte giustifica un'intera esistenza.
Perciò fai la vittima aggressiva, il grande perdente. Un professionista del fallimento.
La gente è pronta a fare i salti mortali se solo la fate sentire onnipotente.
E' il martirio di San Me Stesso.[...]

 

[...]Denny dice: «Perciò devi scegliere tra tua madre e il tuo primogenito?».
Sai che roba, dice la dottoressa Marshall. Lo facciamo tutti i giorni. Uccidiamo chi deve ancora nascere per salvare chi invecchia. Nella luce dorata della cappella, ansimandomi le sue ragioni all'orecchio, mi ha chiesto: ogni volta che bruciamo un litro di benzina o un ettaro di foresta tropicale non stiamo forse uccidendo il futuro per salvare il presente?
L'intera struttura piramidale della previdenza sociale.[...]


[...]Gli disse che quando un maschietto e una femminuccia copulano, la punta del pene di lui si gonfia, e i muscoli della vagina di lei si dilatano. Dopo aver fatto sesso i cani rimangono bloccati l'uno dentro l'altra, e per un tempo generalmente breve non possono fare altro se non restare in quella posizione infelice.
La Mamma disse che la descrizione poteva adattarsi perfettamente a buona parte dei matrimoni.[...]

 
La gente che lascia le porte aperte non ne può più di parlare del tempo. Non ne può più della sicurezza. E' gente che ha ristrutturato troppe case. Gente abbronzata che ha dato un taglio alle sigarette, allo zucchero bianco, al sale, ai grassi e alla carne rossa. Gente che ha visto i propri genitori lavorare e studiare per una vita, e alla fine perdere tutto. Spendere tutto per sopravvivere con un sondino nasogastrico. Dimenticarsi persino come si fa a masticare e deglutire.
«Mio padre faceva il medico» dice Tracy. «Adesso non ricorda nemmeno più come si chiama.»
Questi uomini e queste donne che lasciano le porte dei bagni aperte sanno che una casa più grande non è la soluzione.
Che un compagno più attraente, più soldi e una pelle liscia non sono la soluzione.
«Ogni cosa in più che possiedi» dice «è solo l'ennesima cosa che un giorno perderai.»
La soluzione è che non c'è soluzione.
Un momento davvero pesante, credetemi.
«No» dico, e la sfioro con un dito in mezzo alle cosce.«Dicevo questo. Perché ti depili il pube?» «Ah» dice lei, e sorride alzando gli occhi al cielo. Perché così posso mettermi il tanga.»
Mentre mi sistemo sulla tazza, Tracy si guarda allo specchio, ma distrattamente, giusto per controllare in che condizioni è il trucco, e con un dito umido si pulisce gli sbaffi di rossetto. Con le dita si strofina i segni dei morsi intorno ai capezzoli. Quelli che il Kamasutra chiamerebbe Ciuffi di Nuvole. Parlando con lo specchio dice: «Il motivo per cui io faccio il circuito è che, se ci pensi, non esistono buoni motivi per fare niente.»
Non c'è motivo.
Questa gente più che un orgasmo cerca l'oblio. Dimenticare. Tutto. Per due, dieci, venti minuti. Mezz'ora.
O forse è così che diventa la gente quando la trattano come bestiame. O forse anche questa è solo una scusa. Forse è solo perché si annoiano. Forse gli essere umani non sono fatti per passare un giorno intero seduti in scatole minuscole stipate di gente senza poter muovere un muscolo.
«Siamo persone giovani, sane, sveglie, vive» dice Tracy. «Se ci pensi, è difficile dire quale delle due cose sia più innaturale.»
Si sta rimettendo la camicetta, si tira su i collant.
«Cos'è che mi spinge a fare quello che faccio?» dice. «Ho studiato abbastanza da potermi sottrarre a qualsiasi schema. Smontare qualsiasi fantasia. Spiegare qualsiasi obbiettivo. Sono così intelligente che riesco addirittura a negare i miei sogni.»
Mentre ancora me ne sto seduto lì, nudo e stanco, l'equipaggio annuncia che abbiamo appena cominciato la discesa verso la grande area metropolitana di Los Angeles, ci dice che tempo fa a terra e che ore sono, e infine ci ragguaglia sulle coincidenze.
E per un istante, io e questa donna rimaniamo lì, in piedi e in silenzio, a issare il vuoto.
«Lo faccio perché mi piace» dice, e si abbottona la camicetta.
«O forse non so nemmeno io perché lo faccio. Se ci pensi, è proprio per questo che gli assassini li condannano a morte. Perché una volta oltrepassato un limite, è impossibile fermarsi.»
Con entrambe le mani dietro la schiena, tirandosi su la cerniera della gonna, lei dice: «La verità è che a me non interessa sapere perché faccio sesso con chi capita. Lo faccio e basta» dice, «perché appena uno trova una buona ragione per farle, le cose perdono il loro fascino.»
Infila i piedi nelle scarpe, si aggiusta i capelli ai lati del viso e dice: «E fammi un favore: non pensare che quello che abbiamo fatto sia stato qualcosa di speciale».
Girando la chiave della porta dice: «Rilassati». Dice: «Un giorno ci ripenserai con il trasporto con cui pensi a un sacchetto di patatine».
Tornando in cabina dice: «Oggi hai semplicemente oltrepassato questo limite per la prima volta». Mollandomi lì, nudo e solo, dice: «Mi raccomando, chiudi a chiave». Poi ride e dice: «Sempre che chiudere a chiave le porte ti interessi ancora».

 
 

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