L’Associazione di Volontariato
“ANTEAS Mani Amiche”
in collaborazione con i Padri Agostiniani Scalzi e
con la Sopraintendenza alle Belle Arti :
( Dott. ssa Luciana Arbace) e (Dott.ssa Eliana Creazzo)
In occasione del Maggio dei Monumenti 2009.
È lieta di annunziare la riapertura al pubblico della Chiesa
di Sant’Agostino degli Scalzi
(ex Santa Maria della Verità) già S. Maria dell’Oliva,
per darela possibilità di effettuare visite guidate e
gratuite, ed ammirare la meravigliosa architettura
e i bellissimi dipinti in essa conservati ed ancora
in fase di restauro.
Si ringraziano tutti coloro che si sono prodigati e
continuano a prodigarsi per i restauri e per mettere
in ordine un cosi importante tassello di storia,
cultura,arte e religione Partenopea.
Chiesa di Santa Maria della Verità
(già S. Maria dell’Oliva)
.
Scorcio della facciata (in fase di ristrutturazione)
Scorcio dell'interno (in restauro), con le decorazioni
a stucco che ricoprono tutte le strutture portanti
La chiesa di Santa Maria della Verità, già S. Maria dell’Oliva
(comunemente detta Sant'Agostino degli Scalzi) è un luogo
di culto di interesse storico ed artistico di Napoli.Fu eretta
negli anni 1603-27 da Giovan Giacomo di Conforto (già
operativo nella vicinachiesa di Santa Teresa) e fu restaurata
nel 1688 da Arcangelo Guglielmelli e da Giuseppe Astarita
nella seconda metà del Settecento. Abbandonata per svariati
anni,intorno al 2000 sono iniziati i lavori di restauro
architettonico della struttura e di recupero artistico delle opere
in deposito.Nell'interno, un rivestimento di stucco del
XVII secolo copre tutte le strutture portanti dell'edificio;
la zona absidale è stata ridecorata sui disegni del Guglielmelli.
I dipinti furono affidati ad alcuni pittori napoletani, come:
Massimo Stanzione, Giacomo del Po, Andrea d'Aste,
Domenico Antonio Vaccaro, ma alcune opere, per motivi di
sicurezza sono state trasferite al Museo di Capodimonte,
come due tele diLuca Giordano e Mattia Preti.
Le opere scultoree in marmo e in stucco sono di
Bartolomeo Granucci e Nicola Mazzone, Giulio Mencaglia e
Bartolomeo Ghetti, che ha realizzato la balaustrae l'altare
maggiore su disegno del Guglielmelli. Di notevole interesse
è il pulpito condecorazioni realizzate da Giovanni Conte,
detto Il Nano.Nell'ipogeo della chiesa, vi è custodita una
cripta nella quale venivano sepolti i corpi dei religiosi.
La chiesa riapre al pubblico dopo vari decenni a causa del
terremoto del 1980 che la danneggiò in alcune sue parti e
ne provocò uno stato di quasi assoluto abbandonodi cui,
negli anni, approfittarono ladri e malviventi trafugando
paliotti d’altare, acquasantiere, suppellettili sacre.
Fondata nel 1592 dai padri Agostiniani si affacciava
anticamente su uno slargo, creando una quinta di notevole
effetto scenografico, completamente scomparsa dopo
lunghe e complesse vicende urbanistiche, che hanno
ridotto notevolmente il godimento della facciata.
All’interno l’edificio si presenta caratterizzato da pianta a
croce latina e navata unica fiancheggiata da tre cappelle
per lato, alternate a coppie di lesene, con cupola.
Tra le meraviglie di questa chiesa bisogna innanzitutto
elencare la volta interamentestuccata nel primo Settecento
grazie alla finissima opera di Domenico Antonio Vaccaro
che realizza qui forse il miglior saggio e testimonianza di
stucchi e decorazioni tardo-barocche nel napoletano.
L’altare monumentale, cosi come le sei cappelle della chiesa,
si può vantare di decorazioni marmoree da autentico
capogiro realizzate dal genio di Cosimo Fanzagoe dai suoi
allievi che combinando marmi dai più svariati colori hanno
creato composizioni floreali di unica cromaticità. Tra i maggiori
dipinti appartenenti alla chiesa ci sono due tele di
Mattia Preti e una di Luca Giordano custodite, si spera solo
per poco, al Museo di Capodimonte, nella zona dell’altare
spiccano le tele di Giacomo Del Po eseguite nel 1693 e
nel 1695 e di Andrea d’Aste, che completa nel 1710
una "Nascita di Gesù" ed una "Adorazione dei Magi" di
pregevole fattura. Per il resto sono ritornate, numerose
tele, accuratamente restaurate, di pittori ritenuti minori,al
cospetto di tanti grandi, che popolano il secolo d’oro;
sono opere di Agostino Beltrano, di Giuseppe Marullo,
di Francesco Di Maria.
Per concludere e’ doveroso citare altre due curiosità di
questa chiesa come il pulpitointeramente in radica di
noce sorretto da un maestoso grifone dagli occhi vitrei,
esempio unico in Campania e forse anche in Italia, e un
quadro raffigurante un crocifisso di notevoli dimensioni,
ancora non attribuito, ma di chiara scuola caravaggesca,
che è stato completamente recuperato attraverso uno
scrupoloso ed accurato restauro.
Testo di Ilario D’Amato
SI RINGRAZIANO TUTTI GLI ADDETTI AI LAVORI
R.U.P.---Direttore Lavori………Dott.ssa LUCIANA ARBACE
Dott.ssa ELIANA CREAZZO
Coordinatore Sicurezza …………Arch. CIRO COMPAGNONE
Impresa Esecutiva…………………DAFNE RESTAURI S.N.C.
Direttore Tecnico…………………Dott.ssa AGATA FINOCCHIARO
Il Presidente
“ANTEAS Mani Amiche” Il Superiore/Rettore dei
Salvatore Costigliola Padri Agostiniani Scalzi
P.Celestino Leonardo Iannilli
Si Consiglia di visitare il Blog: http://blog.libero.it/maniamiche
Inviato da: myway17
il 03/05/2009 alle 17:01
Inviato da: elly19700
il 11/04/2009 alle 13:22
Inviato da: myway17
il 04/03/2009 alle 10:56
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il 03/03/2009 alle 13:42
Inviato da: elly19700
il 03/03/2009 alle 07:19