manidicartone

Prima domenica di luglio, festa del porto, bancarelle che vendono di tutto e di più dai pizzi fatti a mano, alla musica e all’intimo. Nell’aria odore di cipolla, salsiccia ,,,,,e croccanti , camminando in mezzo alla folla direzione palata (molo) per assistere allo spettacolo che mi fa battere il cuore forte forte e stare col naso all’insù , fuochi d’artificio, un pensiero mi attraversa la mente e il mio corpo….le tue parole che mi dicono di raggiungerti a casa in quel tempo fuori tempo. Mi sono presentata a te con due bottiglie di birra e un testo di pizza multisapore, lo so lo so che devo starti a sentire, che vuoi venire con me a comperarla ma il desiderio di stringerti di entrarti dentro era talmente tanto che ogni secondo ogni minuto una eternità vicino a te….sei venuto incontro, e da cavaliere ti sei preso il tutto, ci sono le impalcature dei muratori , manutenzione del palazzo, mi fai strada ed iniziamo a salire sempre più su , le scali non finivano più, quarto o quinto piano fino in soffitta …un immenso terrazzo una vista mozzafiato, il tramonto uno spettacolo nello spettacolo, , cartoni sparsi per coprire il pavimento dagli schizzi di vernice, uno sgabello di legno tutto storto e macchiato che da subito si è trasformato in un preziosissimo tavolo, parlo parlo e mi giro non ci sei più sei sparito ti chiamo e riappari con due poltrone “papali” anni 60 e due cappelli di paglia un sombrero e una “schiacciatina”, sorrido, non aveva più la forma di cappello , I tuoi occhi erano incollati sui miei, anzi dentro i miei , la fame si faceva sentire e così iniziamo la danza dello stomaco, mentre ti ascoltavo ho preso un pezzo di pizza e l’ho messo in bocca, di colpo cala il silenzio, li immobile e senza dire una parola, tanto da sentirmi osservata tanto da chiederti che cosa sia successo e perché i tuoi occhi seguono il movimento delle mie labbra…..un filo di voce come per non rompere quel momento magico di adorazione (presuntuosa). e le poche consonanti e vocali erano .per dirmi che come mangio io la pizza non l’hai mai visto …….inutile dire e chiedersi dove in un battibaleno erano finite le nostre labbra e le nostre mani …….. ci baciamo appassionatamente come se il fuoco era penetrato dentro di noi il tuo calore, la tua mano che scivola lungo il mio ventre fino al sesso umido dove le dita mi penetrano con violenza come per accertarsi della mia eccitazione e le tue labbra sui miei capezzoli ,. tocco i tuoi capelli e ti attiro a me…come bello il desidero per te …scivoli tra le mie gambe accarezzandomi e leccandomi …chiudo gli occhi è un attimo mi prendi entri in me …un’ondata di piacere, i nostri corpi si fondano ti stringo per trattenerti ancora dentro di me per non fare svanire. Sensazione bellissima Vedo la bottiglia di birra , sdraiato accanto a me completamente rilassato e nudo, la prendo la verso sul tuo petto fai un salto e ridi fai per alzarti ma non ti do il tempo la mia lingua scivola sul tuo corpo, sono li che ti parlo con parole mute e il dialogo è chiaro ad entrambi. Sono li che ti abbraccio e tu cedi piacevolmente alla mia tenerezza mentre la voglia ti assale e piano piano ricomincia una danza fatta di piccoli movimenti che ritrovano in noi sospiri e gemiti di piacere. Occhi negli occhi e labbra sulle labbra... i miei seni contro il tuo petto e le mie cosce ti circondano, ti accompagnano e ritmano i colpi come un maestro d'una orchestra sinfonica. Avverti la mia voglia di sentirti e continui il tuo lento navigare nel mio caldo mare. Poi ti fermi e mi guardi: le tue pause aumentano il mio desiderio . Così raccogli l'invito le tue mani sulla mia schiena e ricomincia il veleggiare tra caldi e invitanti fluidi biancastri. Non ti fermi. Continui Ora continui senza tregua, fino a sentire il mio corpo vibrare di piacere sotto le tue ampie spinte!….uno sparo scuote l’aria , mi riporta al porto , il secondo e mille colori illuminano il cielo i fuochi d’artificio